Le evidenti lacune di That Awkward Moment non dipendono soltanto dalla firma di un regista all'inizio della sua carriera: la mano malferma di Tom Gormican riflette l'incerta collocazione di Zac Efron. L'atttore non ha capitalizzato la grande occasione delle varie stagioni di High School Musical e l'enorme credito che aveva accumulato con il serial della Disney si è bruciato in pochi anni. La sua faccia era appesa nelle camerette delle adolescenti di mezzo mondo e rapidamente è finita in mezzo ad una commedia sentimentale dalle ambizioni limitate. Il suo ultimo film conferma che la sua personalità non è ancora stata messa a fuoco e che non è facile cucirgli un ruolo addosso. L'unica certezza è che il cinema non si accontenta di quegli sguardi zuccherosi che facevano colpo su Vanessa Hudgens: il dubbio è capire se quella sia la sua unica risorsa. La grande occasione della sua carriera era arrivata con The Lucky One di Scott Hicks ma la destinazione naturale del valentine's movie non è stata all'altezza delle aspettative: il traino del best-seller di Nicholas Sparks non ha funzionato e l'idolo delle teen-ager si è fatto sorpassare da Channing Tatum in quello che doveva essere il suo terreno. L'idea di fargli fare il protagonista di un'opera prima non è stata molto fortunata e i suoi impacci sono rimasti senza soluzione.

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That Awkward Moment soffre dell'ingenuità autoriale di Tom Gormican e la sua sceneggiatura è un patchwork di esperienze personali e di malcelati riferimenti cinematografici. La storia dei tre ragazzi che si innamorano anche se hanno giurato di restare single per solidarietà reciproca ha l'unico pregio dello sfondo fotogenico di New York. La location del parco privato di Gramercy Park è troppo esclusiva per non essere un desiderio realizzato: quello di ambientare la propria scena d'amore in un posto da sogno e inaccessibile. Lo spunto della dichiarazione sulla panchina è l'unica traccia di originalità in una storia che prende in prestito molti elementi da altri film: il contesto dei professionisti che cercano di sfuggire al destino dell'egoismo prova a mettere insieme la verve dei dialoghi di Friends con il pessimismo sociologico dei love-affairs di John Hughes. Tom Gormican non fa un'operazione differente da quella di Will Gluck e della sua brillante apologia della commedia romantica che era Friends with Benefits ma la sua lettura arriva sempre di seconda mano e non ha nulla da aggiungere. L'alchimia tra queste diverse tendenze del genere avrebbe potuto funzionare se la sceneggiatura avesse trovato il mood adatto ma le responsabilità di questa mancanza gravano soprattutto su un cast che non ha il carisma necessario.

Le storie dei personaggi possono essere anche riconoscibili dallo spettatore ma nessuno vorrebbe viverle in quei panni: i tre attori non sollecitano l'empatia e nemmeno l'immedesimazione. Imogen Poots potrebbe scatenare l'invidia del pubblico femminile ma la voce over dell'eroe taglia il film su misura per la platea maschile e invoca la complicità di una confessione tra uomini: un'impresa di condivisione che sprofonda nel cattivo gusto quando consiglia dei rimedi per gli inconvenienti del viagra. Zac Efron è troppo bello per stabilire un contatto con un trentenne medio e il suo sguardo che faceva strage di cuori sta appassendo in fretta: la stanca progressione dei suoi tormenti sentimentali sono la prova lampante che non bastano per fare un film.

Titolo originale That Awkward Moment 

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