C'è un momento preciso in cui Pat si stacca in modo decisivo dal garbato postino della serie d'animazione inglese nata nel 1981 e realizzata in stop-motion. Si tratta del provino per il talent. Scorrono più mondi. Lui canta sullo sfondo di una luna che potrebbe essere quella di Méliès filtrata attraverso lo stratosferico Luhrmann di Moulin Rouge. Il cielo stellato, il ballo con la moglie, le immagini del matrimonio, tutta la vita che scorre. Anche da un punto di vista tecnico, c'è uno sbalzo visivo. Come se l'illusione del 'passo uno' si sfosse sgretolata e avesse rivelato definitivamente la natura della computer grafica. E' forse la scena più viva ma paradossalmente la stessa dove il film sembra aver esaurito tutta l'inventiva.

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La parte iniziale riprende il personaggio originale. Pat fa il postino nel paesino di Greendale. E' sempre gentile e disponibile con tutti. Gioca a calcio con il figlio, è amato dalla moglie, dagli abitanti del luogo ed è stimato dai colleghi. E ogni giorno fa le consegne col suo furgoncino insieme all'inseparabilegatto Jess. Le cose cambiano quando nella società postale per cui lavora arriva il perfido supervisore che vuole sostituire gli umani con dei robot. Inoltre vede in pericolo il viaggio in Italia che aveva promesso alla moglie. Così, per non rinunciare a questo sogno, partecipa al talent. La sua popolarità però lo mette nei guai.

Trasmesso in Italia nella programmazione di Rai Yo Yo, Postino Pat. Il film cerca di uscire dal tradizionale personaggio a cui è ispirato. Non viene creato solo un suo doppio – quasi una specie di Jekyll & Hyde, l'umano e il robot – ma la sua sagoma si moltiplica, quasi fosse un riaggiornamento di Cops di Buster Keaton, dove stavolta a rigenerarsi sullo schermo sono i postini al posto dei poliziotti. L'effetto però è quello di un videogioco impazzito. E il cambio di velocità con le consegne del robot sulle note di Big Time di Peter Gabriel mostra che il film che è diventato lui stesso un gadget. Che tenta anche confusamente la strada del fanta-horror pur padroneggiandola in modo assai incerto e che rischia solo di creare confusione nel pubblico dei bambini a cui è destinato. E la parodia di X Factor, con il conduttore Simon Cowbell che fa il verso a Simon Cowell è talmente esile da apparire inutile.

Titolo originale: Postman Pat: The Movie

Regia: Mike Disa

Distribuzione: Moviemax

Durata: 88'

Origine: Gb 2014

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