Skylight, di Stephen Daldry

bill nighy e carey mulligan in skylight

Due forme di spettacolo. Un unico palco. E se in passato il teatrale in TV risultava astratto ed impalpabile dalla ripresa analogica, oggi il mezzo è cambiato. Vero teatro in un vero cinema, narrazione frontale in una molteplicità di punti di vista. Oggi in sala

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

bill nighy e carey mulligan in skylightEast London, periferia di Londra. La maestra di scuola Kyra Hollis (Carey Mulligan), durante un inaspettato incontro notturno con l'ex amante Tom Sargeant (Bill Nighy), riassapora la complessa e drammatica relazione avvenuta anni prima. Tra i due si riaccenderanno sia la passione erotica di un tempo che le differenze ideologiche, unite ad un senso di colpa schiacciante, che li porterà ancora una volta ad una inevitabile separazione. Originariamente prodotto dal National Theatre nel 1995, e vincitore dell'Olivier Award come Miglior Testo Drammatico, è l'opera più concisa ed assiomatica di David Hare, scrittore di teatro di successo, e già nel mondo del cinema come sceneggiatore de Il danno, di Louis Malle, oltre che adattatore di The Reader-A voce alta e The Hours, proprio con la regia di Stephen Daldry.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Il risultato è davvero interessante, perché nonostante la longevità del testo, il tutto si rivela più che mai attuale, creando un divario tra due aliene scuole di pensiero: la Mulligan incarna “necessariamente” una sinistra militante, il caratterista Nighy “crea ricchezza”, e in breve riflette la tipologia più dinamica di una nuova classe impreditorial-conservatrice. Ciò che un tempo avremmo potuto definire thatcheriano, ed oggi browniano senza che praticamente nulla sia cambiato. In apertura ed in finale di testo, Hare immette anche un terzo polo dialettico vagamente liberatorio. È il diciottenne figlio di Tom (Matthew Beard), mediazione tra le solitudini di due ex intimi ora così concettualmente distanti. Curioso e significativo che non sia mai in gioco, in questo inquisitorio faccia a faccia tra due separati e memori amanti. Come se Hare voglia privare al giovane, l'assillo del dover o meno classificare politically correct, un sostanzioso divario di età dei partners.

bill nighy e carey mulligan in skylight

E se la scrittura è poco dedita all'abuso di psicologie private, la regia di Daldry è altrettanto refrattaria a una cultura sbilanciata nel sociale (“sulla scena avrebbe un effetto irreale”). Scavando sui gesti e sulle espressioni degli attori, il regista inglese crea così un teatro digitale impastato di realismo visionario. Con la consapevolezza che il mezzo cinematografico consente quella molteplicità dei punti di vista, che la poltroncina in pelle rossa non può permettere. Skylight sembra quasi lo spettacolo che il Birdman di Iñàritu non ci fa mai vedere. Una vecchia arte in un mezzo oggi altamente definito. Solo un caso l'uscita ravvicinata dei due?.

 

TItolo originale: Id.

Regia: Stephen Daldry

Interpreti: Carey Mulligan, Bill Nighy, Matthew Beard

Distribuzione: Nexo Digital

Durata: 165'

Origine: Gran Bretagna 2015

 

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative