Motel, di David Grovic

john cusack in motel

Più che un Motel, una casa di riposo per vecchie celebrità (Cusack col pilota automatico, De Niro gigione). Dove tra asettiche citazioni e confusionarie scene d'azione, si è ospiti di una prigione creativa in cui il grottesco e il goffo illuminano con luci al neon un b-movie da tarda notte. Da un racconto di Marie Louise Von Franz

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john cusack in motelJack (John Cusack), uno spietato killer di professione, viene assunto per un lavoro dal leggendario boss della malavita Dragna (Robert De Niro), con il compito, apparentemente semplice, di trasportare una borsa da viaggio senza guardarne il contenuto. In attesa degli ordini di Dragna, Jack porta la borsa nel luogo scelto per lo scambio, la stanza 13 di un anonimo motel, imbattendosi nella prostituta Rivka (Rebecca Da Costa) e nello strano mondo che le gravita attorno.

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Da un racconto di Marie Louise Von Franz, l'esordiente David Grovic costruisce un accumulo di stereotipi del cinema thriller e neo-noir statunitense. Tra tensione e umorismo, attraverso il flirt con l'assurdo e il bizzarro, nel nulla della Louisiana Motel è un (non) luogo simbolico dove far ruotare a vuoto i suoi personaggi, persi in una lunghissima notte-limbo che puzza di vecchio. Come se le lezioni di Tarantino, dei Coen, di Sam Raimi di Soldi Sporchi, fossero ancora oggi materia di interrogazione. E non c'è nulla di strano in questo. Ma per tentare un'operazione del genere, bisogna essere o molto bravi, o molto auto-ironici, e Grovic purtroppo non sembra né l'una né l'altra cosa.

robert de niro e rebecca da costa in motelE mentre il “nuovo” e tirato a lucido John Cusack, con i suoi difetti e le sue mancanze, si muove inerzialmente col pilota automatico di chi ha avuto un mestiere consolidato ma un po' buttato via, è il buon vecchio De Niro a gigioneggiare tra monologhi d'effetto e paroloni colmi di auto-celebrazione. Come a volersi distaccare volutamente dallo stereotipo legato al tipo di ruolo che interpreta. Quasi come se provasse una certa fascinazione per personaggi con tali caratteri, visivamente brillanti, interiormente vuoti.

Così un anonimo motel diviene un anonimo film-trappola atto ad accogliere anime perdute, figlie di un secolo (e oltre) di tradizione cinematografica e letteraria, ma incapace di andare oltre il guizzo estemporaneo, l'ammiccamento ad altre pellicole, la battuta da due soldi che punta a un'aura da cult. Giungendo decisamente fuori tempo massimo col suo bagaglio di violenza, sarcasmo, sensualità, goffaggine e postmodernismo mal scopiazzato. No vacancy, no vacancy.

 

 

Titolo originale: The Bag Man

Regia: David Grovic

Interpreti: John Cusack, Rebecca Da Costa, Robert De Niro, Crispin Glover, Dominic Purcell

Distribuzione: Barter Entertainment

Durata: 108'

Origine: Usa 2014

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