Una nuova amica, di François Ozon

una nuova amicaFrançois Ozon sceglie un tema di stretta attualità, ma calca troppo la mano, rendendo i sui personaggi caricaturali, finendo per stereotipare quei protagonisti che dovrebbero invece farsi veicolo di denuncia delle stesse etichette sociali che rifuggono, immergendoli in un'atmosfera fiabesca che fa perdere al film l'equilibrio narrativo

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Una nuova amicaLa macchina da presa di François Ozon, nelle prime immagini di Una nuova amica, accompagnata dalle note della marcia nuziale, indugia sui dettagli dell'apparente vestizione di una sposa, tra rimmel e orecchini preziosi, fino alla coroncina di fiori che incornicia il suo volto per mostrarci che si tratta in realtà di una giovane donna deceduta. Questo lutto si rivela ben presto essere però portatore di vita. La morte della migliore amica simboleggia per Claire, protagonista femminile del film, oltre un profondo dolore, anche la possibilità di uscire dal raggio d'ombra di un rapporto che l'aveva intrappolata per anni e la possibilità di mettere allo scoperto una parte di sé repressa tutta la vita. A spingerla verso il suo vero io contribuisce anche lo stretto legame che Claire crea con David, marito della defunta, del quale scopre il più intimo segreto, quello cioè di amare vestirsi da donna, senza però essere attratto dagli uomini. La loro complicità, un sentimento che nasce lentamente e al quale cercano di resistere, porta i due verso una sofferta consapevolezza individuale che muta le loro vite.

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Adattamento cinematografico di un racconto di Ruth Rendell, Una nuova amica, si concentra su argomenti di stretta attualità, daiUna nuova amica pregiudizi sociali fino all'amore e alla famiglia non concepiti più in senso tradizionale, con un chiaro omaggio, in parte tradito nella sua accezione di thriller psicologico, alle atmosfere di Vertigo – La donna che visse due volte, capolavoro hitchcockiano basato sul tema del doppio, qui al centro della narrazione, e un'eco al cinema di Pedro Almodovar. François Ozon tende però a calcare troppo la mano, rendendo i sui personaggi caricaturali, finendo per stereotipare i protagonisti che dovrebbero invece farsi veicolo di denuncia delle stesse etichette sociali che rifuggono, finendo inoltre, in più di un'occasione per risultare involontariamente comico anche in sequenze drammatiche. L'evoluzione del personaggio di Claire, giovane donna reclusasi volontariamente in una vita ordinaria che lentamente inclina le sbarre della sua gabbia dorata per affermare la sua vera natura, rappresenta il percorso più interessate e riuscito di un film nel quale la componente fiabesca impressa dal regista fa perdere ad Ozon l'equilibrio narrativo, mostrando lievi crepe nel suo cinema che si erano già accennate con il precedente Giovane e bella.

 

Titolo originale: Une nouvelle amie
Regia: François Ozon
 

Interpreti: Romain Duris, Anaïs Demoustier, Raphaël Personnaz, Isild Le Besco, Aurore Clément

Distribuzione: Officine UBU

Durata: 107'
Origine: Francia, 2014

 

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