Nomi e cognomi, di Sebastiano Rizzo

Le avventure di un eroe moderno, il giornalista Domenico Riva, alla ricerca di una verità che diventerà la sua missione di vita. Un film amaro nel ricordo di Peppino Impastato e Pippo Riva

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Una piccola redazione di un settimanale di provincia composta da giovani affaccendati e alle prese con gli abili consigli del proprio direttore. Domenico Riva (Enrico Lo Verso) è un marito, un padre ma soprattutto un giornalista animato dalla volontà di far luce sui loschi traffici del paese dove è tornato vivere, come la costruzione di una discarica che potrebbe gettare nelle campagne dei rifiuti tossici. Domenico si scontra con l’omertà del paese ma anche con la moglie Anna (Maria Grazia Cucinotta) che lo ha sempre appoggiato ma che inizia a sentirsi messa da parte dall’uomo, troppo proiettato sul suo lavoro. La donna teme per la vita del marito e delle sue figlie, arrivando così a fare una dolorosa scelta. La vita di Riva si interseca con quella dei suoi collaboratori che lo chiamano “Direttore” ma verso i quali ha un atteggiamento paterno e che vuole preparare a combattere al meglio contro i soprusi quando il suo destino, già scritto, si compirà.

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Sebastiano Rizzo dipana in 100 minuti circa il percorso di un moderno eroe tragico che con le parole colpisce più che con le armi. Domenico Riva rappresenta la speranza utopistica di un giornalismo scevro di condizionamenti esterni e da compromessi e si erge come portatore di verità in un contesto fatto di corruzione e malaffare dal quale sembra impossibile fuggire. Le scene del film si svolgono spesso in ambienti claustrofobici come la piccola redazione, lo studio di Domenico, la cucina e la camera da letto che sembrano sottolineare un senso di soffocamento e di condanna che attanaglia il protagonista e che lo spettatore percepisce anche grazie alle telefonate mute che riceve e dai rombi delle automobili subito dopo gli squilli. Anche Lorenzo (Marco Rossetti) amico e stretto collaboratore di Riva si ritroverà ad essere impotente, percependo il pericolo ma non riuscendo a far deviare il suo capo dalla sua missione. La musica, come conferma lo stesso regista, serve da raccordo per i passaggi tra stati d’animo discordanti dovuti a tagli di montaggio che rendono il film essenziale e diretto. Enrico Lo Verso e Maria Grazia Cucinotta spiccano per intensità, espressa da forti primi piani.

Un monito in ricordo di tutti quei personaggi che per la libertà di parola hanno perso la propria libertà individuale, ma che non si sono fermati di fronte a minacce, pagando spesso un prezzo molto alto. Nomi e cognomi è un film amaro ma con un dramma mai portato all’eccesso, reso in modo semplice e pacato, spesso sotteso. Dedica finale a Peppino Impastato e Pippo Riva, tra gli altri.

 

Regia: Sebastiano Rizzo
Interpreti: Enrico Lo Verso, Maria Grazia Cucinotta, Marco Rossetti, con la partecipazione di Ninni Bruschetta e Dino Abbrescia, Antonio Stornaiolo, Totò Onnis, Mingo De Pasquale, Barbara Tabita, Aurelio D’Amore, Giorgia Masseroni, Marco Pezzella, Paolo Strippoli, Titti Cerrone, Sabino Bartoli
Durata: 99′
Distribuzione: Draka
Origine: Italia, 2015

 

 

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