Survivor, di James McTeigue

Sembra un thriller metà anni ’90 di un regista già stanco. Che indovina l’inizio e la fine, ma ha a che fare con dialoghi pesanti e un cast (Pierce Brosnan e Milla Jovovich) di seconda mano

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Non c’è più la V, ma la vendetta attraversa ancora il cinema di James McTeigue dopo Ninja Assassins. Tra Kandahar (il potente inizio con il soldato bruciato vivo) Londra e New York, una fuga in uno spazio che diventa uno stretto labirinto.

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L’agente Kate Abbott viene mandata all’ambasciata degli Stati Uniti a Londra per svolgere un delicato compito: impedire ai terroristi di entrare negli Stati Uniti. La donna però ben presto si accorge che alcune cose non funzionano. Poi, una bomba in un ristorante dove doveva esserci anche lei, causa la morte di alcuni suoi colleghi. La polizia e l’ambasciatrice la ritengono responsabile dell’attentato. In più, il killer più ricercato al mondo cerca poi di farla fuori in tutti i modi. Intanto c’è un piano per una strage a Capodanno a New York a Times Square che l’agente deve sventare.

pierce brosnan in survivorSembra un thriller metà anni ’90 di un regista già stanco. Che indovina la parte iniziale e il finale, ma che non mantiene la tensione necessaria in tutta la parte della fuga dell’agente e soprattutto quell’accerchiamento dove ognuno potrebbe essere il suo nemico. La sua immagine è dappertutto. I telefonini la riprendono, le telecamere la spiano. Il rifugio dall’immagine onnipresente potrebbe essere il disegno teorico distintivo. Il tempo, con il ticchettio dell’orologio, appartiene all’estetica di McTeigue, che sembra seguire anche Poe e il detective nella caccia al serial killer in The Raven.

Ma non è un problema di un’azione a tratti esaltante a tratti scoordinata che comunque è efficace. Ma è il fatto che McTeigue non sembra sfidarsi di se stesso, smussando le scene delle esplosioni, affidandosi a dialoghi troppo spesso non necessari e soprattutto a un cast di seconda mano. Pierce Brosnan sta spesso col grugno, Milla Jovovich normalizza, anzi addormenta un personaggio troppo bello per essere vero. Il dettaglio sui suoi occhi potrebbe rimettere in moto tutto un flash della sua vita. Restano soltanto invece le foto e pallide immagini sulle Torri Gemelle. Forse vuole andare sulle tracce di Robert Redford di I tre giorni del Condor. Ma prende la direzione sbagliata. E il meno colpevole di un film che poteva essere azione pura mentre ne restano solo i brandelli dopo l’esplosione, è proprio McTeigue.

 

Titolo originale: id.

Regia: James McTeigue

Interpreti: Pierce Brosnan, Milla Jovovich, Dylan McDermott, Angela Bassett, Robert Forster, James D’Arcy

Distribuzione: M2Pictures

Durata: 96′

Origine: Usa 2015

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