Prima immagine per Hele sa Hiwagang Hapis, il nuovo film di Lav Diaz

Dopo il successo internazionale di Norte, the End of History a Cannes e l’anno dopo del Pardo d’oro a From what is Before a Locarno, il cinema di Lav Diaz ha ottenuto per la prima volta un ampio riconoscimento anche in patria, nonostante da più di quindici anni il regista filippino perseveri nel suo cinema di resistenza senza compromessi. Sarà interessante quindi vedere il risultato del suo nuovo progetto, in lavorazione in questi giorni, dal titolo Hele sa Hiwagang Hapis (traducibile come Ninna nanna dei misteri dolorosi).

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Il film coinvolgerà infatti due nomi di punta del cinema filippino, sia mainstream che indie: Piolo Pascual e John Lloyd Cruz, entrambi tra gli attori più premiati nelle filippine. Il primo ha preso parte a numerosi film indipendenti, tra cui Manila (Adolfo Alix Jr., Raya Martin, 2009), mentre il secondo è attivo nel cinema commerciale e televisivo. Nel cast saranno presenti attori legati da anni di collaborazione con Diaz, come Hazel Orencio (la splendida protagonista di Florentina Hubaldo, CTE e della maggior parte degli ultimi titoli del regista), Sid Lucero (Heremias, Norte),  Ronnie Lazaro (Hesus Rebolusyonario, Evolution of a Filipino Family) e Angel Aquino (Century of Birthing). Il film sarà prodotto da Paul Soriano (Ten17P), Epicmedia e Sine Olivia Pilipinas, la casa di produzione dello stesso Diaz e supportato dall’Hubert Bals Fund di Rotterdam e l’Asian Project Market di Busan. Nonostante i nomi coinvolti, il film non si discosterà dallo stile che ha reso famoso Diaz nei festival internazionali, abbandonato temporaneamente con Norte e subito recuperato con From what is before. Anche Hele sa Hiwagang Hapis sarà quindi girato in bianco e nero, e secondo le previsioni non durerà meno di quattro ore.

 

Gli attori Pascual e Cruz, il regista Diaz e il produttore SorianoLa trama, fitta e complessa come nei migliori film della sua carriera, mostrerà la ricerca dei capitoli mancanti del celebre El Filibusterismo, libro di José Rizal, che insieme al precedente Noli me Tangere costituisce uno dei fondamentali protagonisti della letteratura filippina. Primi libri apertamente anti-ispanici, essi ispirarono la rivoluzione del 1896, guidata da Andreas Bonifacio (figura trattata anche da Raya Martin nel bellissimo Autohystoria), il cui cadavere, anch’esso scomparso, sarà un ulteriore elemento della trama, o meglio la ricerca di trenta giorni condotta dalla moglie Oryang (già vista nel mediometraggio Prologue to the Great Desaparecido, progetto probabilmente confluito in questo film). A questo intreccio si aggiunge la mitologia e il folklore: parte della trama sarà infatti la figura del Tikbalang, un mostro a metà strada tra l’umano e l’equino che popola le foreste di montagna (il folklore compare spesso nel cinema di Diaz, dai Moriones di Butterfly have no memories al kapre di From what is Before fino alla principessa lucertola di Heremias). Il film è attualmente in lavorazione, e le riprese si svolgono nella provincia di Sorsogon.

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