#Venezia72 – Johnny Depp criminale nella Boston degli anni ’70 in Black Mass

Grande attesa dei fan da stamattina per l’arrivo della star statunitense che oggi ha presentato, fuori concorso, Black Mass, con Joel Edgerton, Dakota Johnso e il regista Scott Cooper

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C’è già attesa da stamattina davanti alla Sala Grande. Un numeroso gruppo di fans sta stazionando stabilmente in zona in attesa di Johnny Depp, presente alla proiezione di questa sera di Black Mass alle 19.15, che sarà presentato fuori concorso. La star, giacca verde, è venuto oggi al Lido per presentare il film assieme ad altri due protagonisti, Joel Edgerton e Dakota Johnson, e il regista Scott Cooper.

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A Johnny Depp però non piace chiamarli fans. “Non è un termine che mi piace – ha detto l’attore – piuttosto sono delle persone molto devote che aspettano lì davanti anche solo per dirmi ciao o ‘benvenuto in Italia’. Per me, più che fan, sono i capi che vogliono andare al cinema e metterci il cuore. E’ sempre bello essere accolti così. Grazie capi”. L’attore è in gran forma e ha voglia di scherzare. A chi gli chiede se a Venezia è venuto accompagnato dai suoi cani , ha risposto: “No, li ho uccisi e li ho mangiati su ordine di un grassone australiano”.

scott cooper e johnny depp sul setPoi inizia a parlare del film e del suo personaggio, James “Whitey” Bulger, un criminale irlandese della zona sud di Boston a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 che decide di collaborare con l’FBI per eliminare il nemico comune: la mafia italiana.

“Avevo chiesto di incontrare il vero Bulger – ha sottolineato Depp – ma lui ha gentilmente rifiutato. Ma sul set è venuto comunque un suo vecchio amico che mi ha aiutato molto e indicato anche le cose che non dovevo dire”. Per Scott Cooper, regista d’attori che ha fatto vincere l’Oscar a Jeff Bridges per Crazy Heart e ha diretto anche star come Christian Bale e Woody Harrelson in Il fuoco della vendetta, lavorare con Depp è stato un privilegio: “Conosco Johnny da alcuni anni ed è una delle persone con più anima e dal cuore gentile. Inoltre corre dei rischi che altri colleghi si rifiutano di fare”.

joel edgerton e johnny depp in black massDepp poi si sofferma sul trasformismo che caratterizza alcuni suoi personaggi. “Tra i miei punti di riferimento ci sono attori come John Barrymore, Lon Chaney, Marlon Brando, John Garfield e Tim Curry. Per me recitare significa anche trasformarsi in qualcun’altro e non essere il ragazzino da poster come volevano che apparissi soprattutto all’inizio. Ma questa è una storia di tanti anni fa. Come attore per me è importante sfidarsi e mettersi alla prova ogni volta”. Sulla natura di Bulger ha poi aggiunto di “aver trovato il malvagio che è in me molto tempo fa e l’ho accettato. Con Bulger ci sono quindi diventato quai amico. A caratterizzarlo non era solo la violenza, che faceva parte del suo lavoro, ma il business che mandava avanti”.

Joel Edgerton ha raccontato come ha lavorato sulla figura corrotta del FBI John Connolly e la ricerca per trovare la verità del suo personaggio non è stata facile: “Quando si va nella parte sud di Boston per farsi raccontare questa storia, ognuno ne da una versione diversa. Quindi è difficile raggiungere la verità assoluta”.

Prima di Bulger, Johnny Depp aveva anche incarnato Dillinger in Nemico pubblico di Michael Mann: “Dillinger era una sorta di Robin Hood. Portare sullo schermo Bulger è stato più complesso perché non c’era molto materiale a disposizione. Ho potuto accedere solo a qualche filmato del FBI o a delle registrazioni”.

Chiude infine Scott Cooper mettendo in evidenza che quella di Black Mass “è una storia vera è complessa. A Boston, alla fine degli anni ’70, i criminali non si distinguevano da coloro che dovevano applicare la legge”.

Il film, tratto dal libro di Dick Lehr Writer e Gerard O’Neill, uscirà nelle sale ialiane il prossimo 1° ottobre.

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