"A/R Andata + Ritorno", di Marco Ponti

Cinema spottistico, videoclippistico, d'ipercinetiche e folli schegge ma di spumeggiante vuoto quello di Marco Ponti, allievo di Baricco e fan vampiresco di Tarantino, in sala con "A/R Andata+Ritorno", le cui armi migliori si chiamano ritmo, vaporosa levità, estro straniante e soda caustica in quantità industriali a insaporire dialoghi e situazioni

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------


Parafrasando Il trionfo della volontà, nibelungico e wagneriano documentario della "regista del Fuhrer" Leni Riefenstahl, Il trionfo della volontà di fare cinema col nulla potrebbe essere il miglior sottotitolo-sintesi dell'ultimo, delizioso, film di Marco Ponti A/R Andata+Ritorno. E le prime immagini sono già programmatiche dell'andatura raffinatamente sgangherata della pellicola: quando vedi un carrello in avanti su Libero de Rienzo vestito da Babbo Natale in un negozio di giocattoli col bambino di rito sulle ginocchia, intristito e inacidito dallo squallore di un lavoro non lontano da quello del mimo/Giovanni in Chiedimi se sono felice, già ti si dipinge sul volto il ghigno succoso di chi sa che si farà qualche sghignazzata di cuore e di testa. Perché de Rienzo cavalca ancora il suo cavallo di battaglia del passivo-aggressivo scettico e schivo dopo il folgorante, simpsoniano Bart(olomeo) dell'opera prima di Ponti, Santa Maradona. Qui, con la medesima location (una Torino melting pot), è un pony-express in mountain-bike, tale Dante Cruciani (l'omonimia col Totò de I soliti ignoti non è casuale), che strappa a una banda di strozzini da strapazzo una somma a 5 cifre per un' "andata" che è fuga da un mondo asfittico, alla quale si addiziona (+, appunto) un "ritorno" subitaneo e forzato che, grazie all'ospitalità dell'amico Tolstoj (Kabir "Sandokan" Bedi), farà scattare il "non necessario amore" con "l'hostess tra le nuvole" ispanica Nina (Vanessa Incontrada) e la "necessaria rapina" per pagare quel debito che Dante credeva di poter lasciare insoluto. Cinema spottistico, videoclippistico, d'ipercinetiche e folli schegge ma di spumeggiante vuoto quello del regista piemontese, allievo di Baricco e fan vampiresco di Tarantino, le cui armi migliori si chiamano ritmo, vaporosa levità, estro straniante e soda caustica in quantità industriali a farcire dialoghi e situazioni (una per tutte l'arrivo del fratello di Dante con Alfetta cappottata!). Ma se nella precedente pellicola de Rienzo, sovrastante spalla di Accorsi, dominava incontrastato, qui trova pane (surreale, demenziale, stralunato e corrosivo) per i suoi denti: dall'esilarante "duro" Skorpio (Michele di Mauro) che ha il nerbo di una melanzana al portinaio con voce asfittica che tenta di piegare ai suoi voleri gl'inquilini con presunti poteri ipnotici, dall'amico Smeg (Fabio Troiano) che pone le domande più fuori-contesto che si possano immaginare al tassista (Giovanni Carretta Pontone) che offre canne ai clienti per il massimo comfort e ha scoppi d'ira incontrollabile quando pensa alla politica berlusconiana. Anche l'Incontrada ha "la giusta leggerezza" per il ruolo e conferma con la sua silhouette in contro-luce, assieme al logo del film, la strizzatina d'occhi al luccicante e stilizzato décor del capolavoro spielberghiano Prova a prendermi. Un'andata+ritorno verso lo schermo che vale il prezzo del biglietto.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Regia: Marco Ponti


Soggetto e Sceneggiatura: Marco Ponti


Fotografia: Marcello Montarsi


Montaggio: Walter Fasano


Musiche: Motel Connection


Scenografia: Roberto de Angelis


Costumi: Alessandro Lai


Interpreti: Libero de Rienzo (Dante), Nina (Vanessa Incontrada), Tolstoj (Kabir Bedi), Remo Girone (Padre di Dante), Massimo de Santis (Mohammed, fratello di Dante), Michele di Mauro (Skorpio), Gianni Carretta Pontone (Tassista), Fabio Troiano (Smeg), Giuseppe Loconsole (Stampella), Renzo Lori (Portinaio), Eugenio Allegri (Babbo Natale), Ugo Conti (Uomo in bianco), Mandala Tayde (Cameriera bar Pinotxo)


Produzione: Roberto Buttafarro per Rai Cinema – Harold & Motion – Mikado


Distribuzione: 01 Distribution


Durata: 96'


Origine: Italia, 2004


 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative