Addio ad Andrzej Żuławski
Se ne va uno dei cineasti più controversi e ambigui della seconda metà del secolo scorso. Tra le sue opere ricordiamo Possession, L’amour braque e il recente Cosmos.
È morto oggi Andrzej Żuławski, uno dei cineasti più controversi e ambigui della seconda metà del secolo scorso. Nato in Polonia nel 1940 e figlio di un ambasciatore, trascorse gran parte della giovinezza a Parigi, dove affinò la sua cultura cinematografica. Esordì dietro la macchina da presa nel 1971 con La terza parte della notte, ambientato nella terra natale durante l’occupazione nazista. Il successo arrivò nei primi anni ’80 con Possession, interpretato da Isabelle Adjani, e L’amour braque – L’amore balordo, tratto da L’idiota di Dostoevskij con Sophie Marceau. L’attrice divenne anche la compagna del regista per 17 anni. Żuławski è stato anche uno scrittore di romanzi autobiografici e testi di cinema. L’ossessione amorosa, il corpo, la violenza e il doppio sono alcuni dei temi più frequenti nella sua filmografia, spesso contrassegnata dai divieti della censura e da un esplicito formalismo. Lo scorso agosto aveva presentato al Festival di Locarno la sua ultima fatica, Cosmos.