"Alien vs. Predator 2", di Colin e Greg Strause

Le due nobili creature, catapultate nella tranquilla e anonima Gunnison, in Alien vs Predator 2 danno vita ad uno scontro contro tutto e tutti, i fratelli Colin e Greg Strause realizzano un film che dimostra che la storia, anche nell’immaginario, si ripete. Presentato fuori concorso al Future Film Festival

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C’è un senso di malinconia che assale lo spettatore di Alien vs. Predator 2 che non può essere cancellato dalla profusione di effetti speciali che costituiscono la parte preponderante del film. Il disagio nasce proprio dall’utilizzo dei personaggi all’interno di un contesto che esclude qualsiasi pre-testo alla vicenda del film. L’unico scopo, infatti è soltanto quello di spingere i personaggi, mostruosi, crudeli ed eccessivi, su un piano di iperbolica e ingiustificata furia devastatrice al solo fine di stupire lo spettatore che però, di certo, avrà avuto altre e ben più interessanti esperienze visive del genere. Si è in altre parole, in presenza di una riproposizione di un testo, qui figurativo e rappresentato dai due alieni, per uno spettacolo privo di originalità ma denso di inutile sfarzo visivo del tutto autorappresentativo.

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Cosa dire, infatti, delle due nobili (almeno uno lo è di certo) creature catapultate a combattersi, senza sapere neppure il perché (e, in verità, non lo sa neppure lo spettatore), nella sperduta e anonima cittadina di Gunnison dopo un passato così epico? Eppure Alien ha nobili discendenze, dal 1979 e nei successivi anni, ci aiutò a scoprire, dopo la metafisica kubrickiana, la paura dei profondi abissi siderali, ma anche a farci toccare con mano, ancora una volta, la forma labirintica del nostro inconscio portato a spasso per l’universo. Alien è stata la creatura che ci ha insegnato che se bellezza c’è, si trova anche nella protettività materna del mostruoso, Predator ci ha raccontato della paura che sedimenta incarnandosi dopo gli anni violenti di una tragedia collettiva, ma anche nei luoghi in cui altre tragedie, in quegli stessi anni si continuavano a consumare anche nel nome dell’alleanza occidentale, insomma uno dei posti migliori dove potere incontrare un alieno forte e cattivo, che fosse altro da se. Oggi queste due forme di vita, di lucida forza brutale create a dimostrazione di una perfezione della mostruosità, sono state costrette ad esibirsi nel circo creato dai fratelli Colin e Greg Strause, ricordando un po’ la fine ingloriosa di Buffalo Bill. La storia si ripete anche nel mondo dell’immaginario. Così Alien è costretto a perpetrare una serie di omicidi, nella ex tranquilla Gunnison, dove un amore inquieto sembra prendere le mosse tra i soliti giovani americani, belli e disinibiti, come un qualunque serial killer di sobborgo e Predator costretto ad utilizzare i suoi poteri visivi e le sue armi segrete per contrastare l’altra creatura, ma nel contempo per accrescere il terrore della pacifica provincia americana. Ma tutto questo non lo sapevamo già?

 

Titolo originale: Alien vs. Predator: Requiem

Regia: Colin e Greg Strause

Interpreti: John Ortiz, Steven Pasquale, Johnny Lewis, Reiko Aylesworth

Distribuzione: Twentieth Century Fox

Durata: 86’

Origine: Usa, 2007

 

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