"Appaloosa", di Ed Harris

 

appaloosa

L'Harris regista costringe due perfetti topoi del pistolero coriaceo e tutto d'un pezzo loro malgrado al confronto inaspettato e imprevedibile con un personaggio femminile completamente emancipato: ed ecco che i due fantastici duri di Mortensen e Harris attore diventano all'improvviso irresistibilmente buffi, goffi e ridicoli: balbettano, sorridono, si imbarazzano, arrossiscono. E attraversano così tutte le fasi classiche dell'epopea western

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

appaloosaI western contemporanei paiono non voler rinunciare alla presenza di una casa in costruzione. Come John Wayne che nel superbo Fiume Rosso di Hawks scendeva ogni tanto da cavallo per assaggiare l'erba e decidere che quello – e non un altro – fosse il posto dove concludere il proprio viaggio e costruire il proprio ranch, le ultime sortite dei cowboy al Cinema continuano a ribadire la necessità finale di fermarsi, stanziarsi, trovarsi un rifugio caldo che possa essere chiamato “casa” (“Non ne ho mai posseduta una”, dice lo strepitoso Virgil Cole di Harris, alle prese con la scelta del colore delle tende da appendere…): dal tetto della costruzione di Little Bill/Gene Hackman ne Gli Spietati, al ranch sul Lago di Robert Duvall nel finale dell'immenso Broken Trail di Walter Hill, attraverso le quattro assi tirate su che costituiscono la cittadina di Contention in Quel treno per Yuma versione Mangold. La variante di Appaloosa è la casa in cui si vogliono trasferire a vivere l'infallibile e mortale pistolero interpretato da Harris – sceriffo della cittadina di Appaloosa chiamato dai possidenti del luogo per arginare lo strapotere dell'allevatore di bestiame installatosi fuori villaggio, Randall Bragg (Jeremy Irons su toni danieldaylewisiani) – e la donna di cui si è innamorato, la suonatrice di piano Allison French (Renée Zellweger). Ed è qui, tra queste strutture di legno che formano l'ossatura di quella che poi sarebbe diventata l'abitazione dei due amanti, che Allison prova a baciare Everett Hitch (Viggo Mortensen, magnificente), l'ombroso e silente – ma non meno micidiale – vice-sceriffo di Appaloosa, spalla e compagno di ventura di Virgil Cole da 12 anni, e sua fattiva estensione (è attraverso i suoi occhi che vediamo il primo bacio tra Virgil e Allison, tiene il centro dell'inquadratura quando Harris ne è molto spesso ai lati, e sarà lui a risolvere gran parte degli imprevisti, compresa la soluzione alla vicenda che chiude il film): oltre che nell'azione, è solito completare per l'amico le frasi con parole troppo difficili da pronunciare, che Virgil non è in grado di esprimere (“Che cosa avevo in mente di dire?”). Everett rifiuta le avances di Allison (“Noi due non stiamo insieme. Stiamo entrambi insieme a lui”). Eppure sta tutta qui la potenza di questo meraviglioso western dagli echi pesantemente 'costneriani' (non a caso la funzionale fotografia è opera di Dean Semler, lo stesso di Balla coi Lupi, ma anche Young Guns, Scappo dalla Città, Alamo), e dalla struttura ultraclassica: il potente e presuntuoso arricchito che spadroneggia nel paese; il viaggio alla ricerca della donna rapita dai banditi; la minaccia pellerossa; il villaggio alla fine di un'epoca che muta e si ammoderna lasciandosi dietro i relitti del passato come Virgil e Everett. Ovvero due perfetti topoi del pistolero coriaceo e tutto d'un pezzo, costretti loro malgrado al confronto inaspettato e imprevedibile con un personaggio femminile completamente emancipato. Allie French, vedova, è infatti una donna incontrollabile, per due tipi del genere (“Non ricordo di aver mai parlato con una donna”, dirà sempre Virgil Cole): si prende la libertà di andare a letto con chiunque le aggradi, frequenta gli uomini che di volta in volta assumono la posizione di comando (“Ho fatto quello che dovevo fare”, si giustificherà per essersi concessa al capo dei banditi che l'hanno rapita, il sempre inappagabile Lance Henriksen), non si fa problemi a bere e a mentire. Al suo cospetto, i fantastici duri di Mortensen e Harris diventano all'improvviso irresistibilmente buffi, goffi e ridicoli: balbettano, sorridono, si imbarazzano, arrossiscono. Everett regalerà a loro la possibilità di una vita insieme, e Virgil una buona volta troverà un posto dove stare, e appendere la sua pistola leggendaria – d'altra parte, non gli era mai capitata prima di Appaloosa una donna che “fa il bagno ogni sera prima di andare a dormire”…

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Titolo originale: id.

Regia: Ed Harris

Interpreti: Ed Harris, Viggo Mortensen, Renée Zellweger, Jeremy Irons, Timothy Spall, Lance Henriksen
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 116’

Origine: USA, 2008

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative