#Berlinale2016 – Adolescenze inquiete. Incontro con André Téchiné e il cast

Il regista francese ha presentato oggi pomeriggio in concorso Quand on a 17 ans assieme ai protagonisti Sandrine Kiberlain, Corentin Fila, Kacey Mottet Klein e la sceneggiatrice Céline Sciamma

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Oggi pomeriggio André Téchiné ha presentato in concorso alla Berlinale il suo nuovo film, Quand on a 17 ans. Con lui sono stati presenti anche i protagonisti Sandrine Kiberlain, Corentin Fila, Kacey Mottet Klein e la sceneggiatrice Céline Sciamma.

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Al centro della vicenda ci sono due diciassettenni. Damien è figlio di una donna che è medico del paese mentre il pare è in missione. Tom invece vive in campagna e quando la madre adottiva è malata e incinta viene ospitato a casa di Damien. Tra i due ragazzi, almeno all’inizio, non corre buon sangue…

Il paesaggio e le stagioni segnano in maniera decisa il lavoro del cineasta francese: “Il film – dice il regista – sembra passare dalla violenza dell’inverno all’amore dell’estate. E ho deciso di scegliere questo villaggio di montagna nei Pirenei  perché mi interessava mostrare un posto perduto della Francia che non ha molta visibilità al cinema. In questa montagna maestosa poi ci volevo far convivere il mondo magico dell’adolescnza con quello più pratico dell’età adulta”.

corentin fila sandrine kiberlain quand on a 17 ansIl regista e Céline Sciamma poi parlano della loro prima collaborazione “Avevo ammirato molto l’opera di Céline – dice Téchiné – soprattutto nel modo in cui ha rappresentato gli adolescenti. E con lei siamo stati d’accordo nel non voler fare un film di dialoghi e abbiamo invece puntato sulla fisicità, visto che i due ragazzi non avrebbero potuto verbalizzare quello che stavano provano”. E per la Sciamma la chiamata del regista è stata “emozionante. Téchiné ha caratterizzato tutta la mia cinefilia e non solo quella adolescenziale. Avevo già un dialogo col suo cinema già prima di conoscere lui”.

Sandrine Kiberlain definisce il suo personaggio come “il prototipo di madre che ama il figlio. E’ felice in inverno e triste in estate ed è molto fisico”. Per Céline Sciamma “è lei il motore della storia”.

Uno degli scopi del cinea di Téchiné, e non solo in Quand on a 17 ans “è la ricerca di leggereza. Quella di non caricare troppo i toni è uno dei miei obiettivi ogni volta che comincio un film”. E infine, sulla relazione tra i due ragazzi: “Volevo mostrare il contrario di un ‘colpo di fumine’ alla Romeo e Giulietta. Ho fatto prendere ai personaggi il loro tempo per fargli comprendere la reale natura dei loro sentimenti. Cercando di rispettare al massimo il movimento della vita e la scoperta dell’adolescenza”.

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