Biografia di un amore, di Samuele Rossi

Se il filo della memoria si spezza, dove finisce allora la nostra identità? Davvero non siamo più nessuno? Questi gli interrogativi dell’opera. Presentato ieri al 23° Visioni Italiane a Bologna

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Il regista, scrittore, produttore Samuele Rossi, autore di cortometraggi e di Indro. L’uomo che scriveva sull’acqua e La memoria degli ultimi, torna a concentrarsi sul tema della memoria, attraverso una storia d’amore eterna, durata quasi 70 anni e oltre, tra l’artista, pittore e scultore, Germano Pacelli e Neliana Barchi, moglie, morta nel 2015, dopo tre anni di Alzheimer, malattia degenerativa che chiude in una gabbia la propria mente, ma non la consapevolezza di una progressiva assenza, un inesorabile abbandono. Tre anni di lavoro, tra documentario, fiction, repertorio, animazione. Pacelli, ex-partigiano, a 90 anni decide di costruire a tutti i costi un monumento per la Solidarietà , nella piazza del suo paese Maresca, sull’appennino toscano, provincia di Pistoia. Attraverso il diario di Neliana (con la voce dell’attrice di teatro e cinema Lucia Poli), sfogliato dal respiro del cinema, e i disegni di una vita trascorsa sempre insieme, la perdita della memoria rappresenta il riscatto di una relazione che cambia, si trasforma, diventa qualcosa di diverso, commovente, paradossalmente anche divertente.

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Le passeggiate nella natura, la ricerca del contatto, la tentazione forte di voler raccontare una relazione privata, microcosmica, che riconsegni al nostro sguardo l’essenza della vita, la potenza assoluta di una vita vissuta che si intreccia inevitabilmente con la storia del nostro paese dagli anni ’70 ai giorni nostri. Samuele Rossi: “La realizzazione di questo film è diventata un’avventura intensa e faticosa durata quasi 3 anni. Si è sovrapposta totalmente alla mia vita, come una sorta di parallelo dove elaborare insieme a Germano la perdita di un amore. Nel film c’è la vita di Germano, ma in qualche modo è come se ci fosse anche la mia. La profondità del legame che ho percepito ha così lasciato in me il desiderio di esplorare la forza di questo sentimento e ho così deciso di girare questo documentario che vuole essere testimone della loro esistenza, il tentativo di salvare una storia, o tutte le storie. Quello che credo sia in definitiva il compito del cinema: salvare storie. Per questo credo che “Biografia di un amore” si ponga esattamente alla fine di un percorso che ho iniziato ormai 4 anni fai: dalla storia con la S maiuscola dei precedenti documentari alla storia nascosta tra le pieghe del mondo perchè in qualche modo è la storia di tutti noi a scorrere nel mondo e permetterne una narrazione. Personalmente ritengo che sia il mio film più personale, il più intimo che ho fatto”.

Germano-Pacelli-1024x567Le pagine scritte si confondono con altre lasciate in bianco, l’immaterialità e lo smarrimento della parola trovano conforto nella narrazione liquida per immagine, una lenta e inesorabile discesa nel Maelstrom, per parafrasare E.A. Poe. Come scendere una scala a spirale nelle viscere del terreno, ad ogni gradino della quale alcune facoltà sono irrimediabilmente perdute, sempre più in profondità e sempre più nel buio… anche quando si è perso quasi tutto, resta l’essenziale, alzando i suoi occhi pieni di altrove Pacelli sembra rispondere: “Questo non me lo hanno ancora portato via”. Ecco un modo progressivo di assentarsi dalla vita, per non dover affrontare l’avvicinarsi inesorabile della morte. Se il filo della memoria si spezza, dove finisce allora la nostra identità? Davvero non siamo più nessuno? Sono questi gli interrogativi di Samuele Rossi, invischiato nella provincia italiana, dove ha potuto scegliere anche di pedinare il silenzio. Insperati attimi di incoscienza, senza memoria di alcun luogo e di alcun tempo. Ma lo spazio non esiste e il tempo non ha senso per chi, come Neliana, ha dialogato con l’eterno e si è persa nell’infinito.

Presentato ieri alla 23° edizione di Visioni Italiane a Bologna

 

Regia: Samuele Rossi
Interpreti: Germano Pacelli, Neliana Barchi
Distribuzione: EchiVisivi
Durata: 67’
Origine: Italia, 2017

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