Box Office USA 30 luglio 2013


The Wolverine
ha esordito direttamente al primo posto ma il suo debutto è stato inferiore alle attese: il nuovo capitolo delle sue avventure ha perso dieci milioni rispetto all'episodio precedente e ha replicato la fiacca prestazione di X-Men: First Class. L'effetto propulsivo di The Avengers ha spinto in alto Iron Man 3 ma non ha avuto gli stessi benefici sul superhero-movie di James Mangold: la sensazione è che la Marvel abbia meno appeal quando non ha tutte le fasi della produzione sotto la sua tutela…

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L'effetto propulsivo di The Avengers ha agevolato molto l'exploit di Iron Man 3 ma non ha influito sui personaggi esterni al franchise. Il debutto di The Wolverine ha replicato i numeri della sua saga senza nessun passo avanti: la cifra del primo week-end ha fatto segnare cinquantacinque milioni di dollari e non si è mossa dal precedente di X-Men: First Class. Il confronto con X-Men Origins: Wolverine è addirittura in perdita: il primo capitolo di Gavin Hood era stato il kick-off dell'estate del 2009 e aveva aperto con ottantacinque milioni. Una proiezione credibile del suo finale gli preclude subito la possibilità di raggiungere i duecento milioni e il successo della produzione dipende dal suo incasso internazionale. I primi numeri dall'estero sono incoraggianti e la credibilità dell'eroe ha salvato il budget: gli spin-off di X-Men sono rimasti fuori dal controllo della Marvel e non sono all'altezza degli altri marchi che sono passati sotto la tutela diretta della casa editrice. La notizia confortante del week-end è la buona resistenza di The Conjuring: il film di James Wan ha sfidato la scarsa longevità degli scary-movies e ha scalzato Mama di Andres Muschietti. Il titolo è diventato l'horror più ricco del 2013 ed ha ottime possibilità di raggiungere la cifra tabù dei cento milioni. Questa estate si è comportata discretamente ma non ha evitato un buon numero di fallimenti rovinosi: l'ultimo tonfo in ordine di tempo è R. I. P. D. della Universal: lo studio era così impegnato ad organizzare la sua consacrazione nel mondo dell'animazione da aver trascurato l'improbabile coppia formata da Jeff Bridges e da Ryan Reynolds. Il conto spese per i due poliziotti dell'aldilà è pesantissimo e irraggiungibile: il sacrficio almeno ha permesso a Despicable Me 2 di scavalcare anche il muro dei trecento milioni. Il film della Illumination ha vinto largamente su un avversario competitivo come Monsters University della Pixar e ha stracciato Turbo della Dreamworks. La fine del duopolio ha danneggiato soprattutto Jerry Katzenberg: le proporzioni di questo ultimo flop erano inattese ed era dai tempi del primo esperimento di Antz che il produttore non rischiava di agguantare il traguardo minimo dei cento milioni: la debacle lo riporta indietro di quindici anni… La Weinstein Company si sta avvantaggiando sulla lunga corsa promozionale per gli Oscar e la sua prima scommessa è Fruitvale Station di Ryan Coogler: il film ha fatto incetta di premi al Sundance Film Festival ed ha vinto come opera prima anche al Festival di Cannes. I due fratelli hanno giocato la carta di un lungometraggio d'esordio e l'ingresso in classifica ha fruttato sei milioni.

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