Butch Cassidy, di George Roy Hill

Paul Newman e Robert Redford per uno dei western che danno una forte spallata al genere classico. 4 Premi Oscar e grande successo di pubblico. Lunedì 15 maggio, ore 21.20, Rai Movie

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Ci sono due libertà – quella falsa, dove un uomo è libero di fare ciò che gli piace; quella vera, dove è libero di fare ciò che deve.
(Charles Kingsley)

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Più che un western un film sulla libertà, e sul prezzo per ottenerla. George Roy Hill rivisita la leggenda di Butch Cassidy e del fido allievo Sundance Kid affidando il ruolo a due attori come Paul Newman e Robert Redford, capaci di produrre una alchimia esplosiva. Entrambi, qualche anno dopo, sempre con lo stesso regista, daranno vita al capolavoro La stangata (1973), il film di culto per tutti gli amanti del poker e delle scommesse, dai tavoli verdi a quelli virtuali come Online Casino Bluebook.

I filmati color seppia che scorrono coi titoli di testa dovrebbero indicarci che è una storia vera: in realtà il romanzo prende il sopravvento sul documentario e il triangolo sentimentale tra Butch, Sundance ed Etta (Katharine Ross proveniente da Il laureato) viene contaminato dalle salutari influenze truffautiane di Jules e Jim (1962).

butch cassidy robert redford katharine ross paul newmanPur essendo un remake de I tre fuorilegge (1956), della leggenda rimane solo un’ombra indistinta e le battute comiche tra Redford e Newman rivelano una lucida autocoscienza del totale fallimento delle proprie vite. L’aria sovversiva del ’68 penetra nei fotogrammi sia nella prima parte delle rapine al treno della Union Pacific che nella seconda, quella dell’inseguimento infinito della “super-Posse” dello sceriffo Rey che bracca i due banditi per centinaia di chilometri ricordando loro che la fine è vicina. Questa promessa di morte viene in parte disinnescata dal romantico furore dei due fuorilegge che non si fermano davanti al pericolo: messi alle strette i due hanno il coraggio di compiere il grande salto e di cercare una seconda possibilità in Bolivia insieme alla maestrina Etta, indecisa tra l’immaturità di Sundance e l’esperienza di Butch.

C’è una scena che rivela la confusione di questo triangolo di amicizia-amore-libertà: accompagnata dalle inconfondibili e memorabili note di Raindrops keep fallin’on my head di Burt Bacharach, Etta, fidanzata di Sundance, fa un giro sul biciclo di Butch scorrazzando tra colli e pianure. Sembra un inserto pubblicitario New Age ma in realtà la nuova invenzione a due ruote che sostituirà muli e cavalli, è un segno indiretto che il tempo di questi romantici sognatori sta per scadere. Pur schierandosi dalla parte dei due simpatici banditi, lo spettatore avverte uno scarto sempre più crescente tra il dialogare scanzonato di Butch e Sundance (che fantasticano di viaggi in Australia e poi inciampano nella lingua spagnola) e il cappio della realtà che sta facendosi sempre più stretto.

butch cassidy robert redford paul newmanChe le figure classiche stessero perdendo l’aura eroica dei western di Ford e Hawks ce lo avevano già preannunciato Furia selvaggia (1958) di Arthur Penn e Hud il selvaggio (1963) di Martin Ritt. Per non parlare di Gangster Story (1967) che ha influenzato pesantemente toni e temi di Butch Cassidy soprattutto nel controcanto buffonesco e nell’epilogo.

Vincitore di quattro premi Oscar (miglior canzone e migliore colonna sonora a Burt Bacharach, migliore fotografia a Conrad Hall, migliore sceneggiatura a William Goldman) Butch Cassidy dà una pesante spallata alle strutture portanti del western classico seguito a ruota dall’iperrealismo anarchico del Peckinpah de Il mucchio selvaggio (1969) e di Pat Garrett e Billy The Kid (1973). All’uscita nonostante il grande successo di pubblico, la critica mostrò più di una perplessità mancando clamorosamente l’autoriflessione di George Roy Hill sul tramonto del genere. In fondo il gesto “politico” di Roy Hill risiede non certo nel documento storico ma in uno sguardo che parte dalle macerie del reale per creare una poetica moderna. Il canto di libertà di Butch e Sundance non si ferma davanti alle pallottole della polizia boliviana e viene congelato in un freeze frame truffautiano che regala ai due antieroi il momento di immortalità. Non fanno più quello che piace loro, fanno quello che devono.

Titolo originale: Butch Cassidy and the Sundance Kid

Regia: George Roy Hill

Interpreti: Paul Newman, Robert Redford, Katharine Ross, Strother Martin

Durata: 100′

Origine: usa 1968

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