Calcolo infinitesimale, di Enzo Papetti e Roberto Minimi Meròt

Uno scrittore isolato dal mondo riceve una giornalista per l’intervista dell’anno. Nulla è come sembra. Il calcolo infinitesimale, in fondo, è privazione e riduzione dell’idea di finito

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Roberto Pistis (Luca Lionello) è uno scrittore di 58 anni di fama internazionale e al suo primo romanzo, che da il titolo al film, scritto a 25 anni, ottiene un grande successo. Dopo il successo, non riesce più a scrivere e decide di allontanarsi dal mondo, andando a vivere sull’isola di Stromboli, dove è appunto ambientata la storia. Pistis scrive adesso solo per importanti testate, facendo l’opinionista e non ne vuole sapere più di ritrovare e riprendere i contatti con l’esterno. La giornalista Valeria Hostis, incaricata da altrettante autorevoli riviste internazionali, riesce ad ottenere un’intervista dallo scrittore e lo raggiunge nella sua casa isolata, in mezzo alla lava incandescente, le spiagge vulcaniche e panorami mozzafiato. Doveva essere l’intervista dell’anno, ma si rivela qualcosa di diverso. Lui le racconta il romanzo segreto su cui sta lavorando e le confessa di essere stato arruolato nei servizi segreti. Coinvolto in una vicenda torbida, è stato l’involontario responsabile di un grave fatto di cronaca: il peso di quella vicenda ancora oggi lo angoscia. Da quel momento in poi, anche Valeria rivela lentamente aspetti della sua persona impensabili.

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calcolo infinitesimaleLa storia si mescola lentamente con i personaggi e gli intrecci letterari di Pistis, attraverso anche alcune escursioni nel grafic novel e accompagnate dalla musica di Paolo Fresu (Roberto Minimi Meròt, uno dei registi, nel 2014 ha diretto il documentario 365 –Paolo Fresu, un viaggio dentro la musica). I due protagonisti si studiano, si spiano, si seducono, si confondono con altre storie, danno vita anche ad una sorta di giallo, di mistero , non totalmente svelato. Ovvia l’intenzione dei registi di sovrapporre realtà e finzione; letteratura, immaginazione e la vita di tutti i giorni. Identità reali e fittizie, niente è come appare. Alle evidenti semplificazioni di sceneggiatura, si contrappone comunque un interessante sguardo sulla natura circostante, elemento essenziale e fondamentale per lo svelamento dei personaggi e le rispettive caratterizzazioni. Ad un certo punto sembra di essere immersi in un fotoromanzo , anche per la scelta del bianco e nero, di alcuni dialoghi e alcune scelte interpretative, altrettanto “leggere”. Il calcolo infinitesimale, in fondo, è privazione e riduzione dell’idea di finito, lo spazio, il tempo e la durata di una storia, non sono infiniti reali. Così si giustifica anche la frase iniziale sui titoli di testa: “Essere sinceri è una virtù, mentire un’arte”.

Regia: Enzo Papetti, Roberto Minimi Meròt
Interpreti: Luca Lionello, Stefania Rocca, Nino “Cicero” Utano, Giulio Taranto, Andrea Fabbricino
Distribuzione: Mariposa Cinematografica
Durata: 90’
Origine: Italia 2015

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