Cam Girl – Incontro con Mirca Viola e il cast

Mirca Viola Cam Girl

Presso il cinema The Space Moderno di Roma si è tenuto questa mattina l'incontro per Cam Girl, opera seconda di Mirca Viola presente in sala accompagnata dal cast formato da Antonia Liskova, Sveva Alviti, Alessia Piovan e Ilaria Capponi. Il film è uno spaccato sulla vita di quattro camgirls, ragazze costrette a spogliarsi in webcam davanti a sconosciuti per far fronte alla disoccupazione. 

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Mirca Viola Cam GirlPresso il cinema The Space Moderno di Roma si è tenuto questa mattina l'incontro per Cam Girl, opera seconda di Mirca Viola (dopo L’Amore fa male), presente in sala accompagnata dal cast formato da Antonia Liskova, Sveva Alviti, Alessia Piovan e Ilaria Capponi. Presente in sala anche Silvia Tancredi, autrice del brano The Cage, parte della colonna sonora.

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Prodotto da Angelika Film Production, il film è uno spaccato sulla vita di quattro camgirls, ragazze costrette a spogliarsi in webcam davanti a sconosciuti per far fronte alla crescente disoccupazione e per arrotondare gli unici lavori part time a disposizione. Le tre protagoniste Alice, Rossella e Martina, a cui si unisce Gilda, al fine di non essere più sottopagate dall'agenzia di camgirl per la quale lavorano, decidono di mettersi in proprio e fondare la 'Cam together'. Partite con entusiasmo e spinte dai valori di non sfruttamento e giusta retribuzione per chi lavorerà per loro, finiscono inevitabilmente in un vortice distruttivo.

 

 

Che ci dici del film?

Mirca Viola: Oggi è difficile trovare risorse, sono contenta perchè volevo raccontare questo mondo sommerso. economicamente parlando, che invece sta venendo un po' alla luce con notizie che ogni tanto affiorano nel mondo reale fuori da internet, come di recente la storia delle ragazzine dei Parioli. In questi casi partono le denunce. Invece in rete è tutto all'oscuro. Mi stava a cuore raccontare di donne e ragazze che a causa della disoccupazione faticano a trovare un posto di lavoro. Mi chiedo, è questo che ci meritiamo? Nessuno si preoccupa di controllare questa situazione. Tutti i soldi che si muovono sono in nero, i siti si arricchiscono e le ragazze non sono pagate. Ma non mi interessava parlare di chi sceglie volontariamente questa professione quanto di chi ci finisce ed è costretto. Davvero non ci sono altre soluzioni? Abbiamo parlato con persone che davvero non hanno trovato altro. La maggior parte delle attrici erano alla loro prima esperienza da protagoniste, e non è stato facile anche perché c’erano scene di nudo non facili.

 

 

Mirca Viola Cam GirlHai incontrato vere camgirls per preparare il film? E quali sono le cifre in Italia?

Mirca Viola: In primissima fase abbiamo cercato di contattare persone coinvolte che ci raccontassero della loro esperienza. Molte lo fanno proprio per scelta, poi ci sono persone che invece ci hanno raccontato che, non avendo un lavoro o a causa delle tante spese, sono costrette a farlo, non certo per fare la bella vita. Lavorarci è facilissimo: basta iscriversi sul sito ed essere online. I soldi si muovono da Usa, Svizzera, Panama.. paradisi fiscali dove è tutto legalizzato.

I numeri che girano sono un po' vari, non sono società con bilanci e quindi non sono controllabili. C'era un sito che parlava di 75 mila ragazze, o un altro che diceva un milione e 800 mila. Di certo il numero è aumentato negli ultimi anni. Il business della prostituzione in Italia è di un miliardo e mezzo di euro. Per quanto riguarda i dati mondiali, nel 2006 era di 95 miliardi di dollari, in 4 anni è salito a 145 miliardi. Magari è dovuto al fatto che la crisi porta a incrementare questi mercati illegali. E’ arrivato il momento di fare qualcosa in questo senso, sono cifre troppo alte per essere ignorate.

 

 

Mirca Viola Cam GirlCom’è stato recitare nel film?

Atonia Liskova: Il mio personaggio è una donna come tante che non riesce a far valere le proprie qualità: ha studiato, è laureata, combatte davvero per trovare lavoro ma alla fine non ci sono alternative. Arriva a dire che non c'è più posto per i sogni e quando si arriva a toccare i sogni la situazione è veramente grave. Questo film non darà una mano ai giovani ma speriamo possa essere un piccolo contributo. 

Sveva Alviti: Il mio personaggio è molto tosto, fa una scelta di vita pensando di aiutare il proprio fidanzato. È stato un ruolo difficile ma Mirca mi ha aiutato anche grazie ad un set privato e professionale. 

Alessia Piovan: Rossella è quella più sognatrice, ci crede fino in fondo, non ha studiato, cerca un riscatto e spera di trovarlo nel ragazzo di buona famiglia ma si inganna. Poteva essere il personaggio più superficiale in realtà è una ragazza che sogna, mi piaceva il suo aspetto intimo. 

Ilaria Capponi: È la mia prima esperienza da attrice in un ruolo che mi appartiene poichè sono ex giocatrice di serie A di basket. Mi è piaciuto del film il fatto che fosse analizzato da una donna, si toccano aspetti molto profondi. Io sono una sportiva con i piedi per terra più delle altre, nello sport le scorciatoie non valgono.

 

 

Mirca Viola Cam GirlCi parli di questa scelta di lasciare un finale sospeso?

Mirca Viola: E’ stata una scelta perché ho voluto concludere con il personaggio principale che apre e chiude tutta la storia. La morte di uno dei personaggi è la morte della dignità e dei sogni. Il finale aperto serve per far pensare che ognuna potesse cercare un'altra soluzione, senza lasciare l'Italia. Molti giovani vanno via ma l’Italia è un paese fantastico, bisogna lottare per avere quello che ci spetta, non ripiegare.

 

 

E’ difficile farsi valere nel cinema per una ex Miss Italia?

Mirca Viola: È difficilissimo. Tutti dicono “lei che c'entra”. Io lavoro nel cinema da quando avevo vent'anni e non lo sa nessuno, ho fatto la gavetta. Bisogna lavorare tanto per arrivare a un obiettivo. È un paese ricco di pregiudizi. C'è chi non sa che venivo già da tante esperienze di set dove facevo la volontaria. Lì mi sono fatta le ossa, non mi interessava fare l’attrice o la modella ma mi interessava la regia, sono contenta perchè l'ho fatto.

 

 

Anche tua figlia ha firmato la sceneggiatura. Com’è lavorare con i figli?

Mirca Viola: Essere genitori è difficile, molto più che fare film. Cerco di coinvolgere i miei figli perchè amano farlo e hanno studiato per questo. Spesso i giovani sono amareggiati. Finchè lo siamo noi adulti non è un problema ma per loro.. i giovani in questo momento non sono molto fortunati. In più volevo avere il parere di una persona giovane cresciuta nell’era di internet a differenza mia.

 

 

Mirca Viola Cam GirlTu hai realizzato un brano della colonna sonora. Ce ne parli?

Silvia Tancredi: La canzone è The Cage. Parla dell’illusione di trovarsi in una gabbia dorata inconsapevoli che sia una gabbia e di rimanere bloccati quando arriva il desiderio di prendere il volo e non poterlo fare. Sono stata orgogliosa di aderire a questo progetto femminile con tematiche giovanili. La mia canzone alla fine lascia una possibilità, un po' più del film.

 

 

Cosa pensi dei talent show che sono un po' le “camgirl” della musica?

Silvia Tancredi: È una macchina che fagocita quotidianamente la musica, è primo l'interesse televisivo che quello musicale. Condivide con il film la tematica dell’illusione e della delusione. Io non ho scelto questa strada. Forse se avessi 20 anni ne sarei molto attratta. Io lavoro con adolescenti e molti pensano che quella è l’unica opportunità. Io dico che è una delle tante.

 

 

Che distribuzione avrà il film?

Mirca Viola: In Italia sarà distribuito in circa 70 copie ma il film era presente al film market di Berlino dove è stato acquistato da alcuni stati, in particolare la Corea è stata molto interessata e infatti andremo presto lì a presentarlo.

 

 

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