CANNES 66 – Incontro con Sofia Coppola ed Emma Watson per "The Bling Ring"

Sofia Coppola sul set

Eccole, le “ragazze cattive” protagoniste del film della regista di Lost in Translation e Somewhere. Giovani, belle, alla moda. Ma con la voglia irresistibile di andare a rubare nelle case dei vip, delle persone più glamour: Lindsay Lohan, Paris Hilton. Per rubare, insieme a scarpe e gioielli, il loro stile di vita. La versione lipstick di Spring Breakers. O, se si vuole, il giardino delle vergini ladruncole.

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Sofia Coppola sul setEccole, le “ragazze cattive” di Sofia Coppola. Le protagoniste di The Bling Ring. Giovani, belle, alla moda. Ma con la voglia irresistibile di andare a rubare nelle case dei vip, delle persone più glamour: Lindsay Lohan, Paris Hilton. Per rubare, insieme a scarpe e gioielli, il loro stile di vita. La versione lipstick di Spring Breakers. O, se si vuole, il giardino delle vergini ladruncole.

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Eccole lì, con Sofia Coppola, habituée di Cannes, a guidare il gruppetto, nel quale vive di luce propria Emma Watson, unica famosa nel cast giovane, carino e debuttante.

 

In questo film prende spunto da un fatto reale, e da un articolo giornalistico. Come è andata?

Sofia Coppola: Ero in aereo, e ho letto un articolo su ‘Vanity Fair’ che parlava di un gruppo di teenager che rubava nelle case dei vip. Conoscevo la storia, ma non ci avevo fatto caso. Ma leggendolo quella volta, mi sono detta: ‘sarebbe una grande storia da film’. Ho pensato che quell’episodio dice molto sulla cultura di oggi, su come viviamo e pensiamo.

 

Come ha affrontato il suo personaggio? Che tipo di ricerca ha fatto?

Emma Watson: Soprattutto, volevo che il mio personaggio non fosse una parodia. Era facile giudicare questi personaggi: non abbiamo voluto farlo. Se mi sono ispirata a qualcosa, l’ho fatto guardando alcuni reality, come I Kardashian

 

I teenagers che lei racconta riescono a entrare nelle ville dei vip, eludendo i sistemi di sorveglianza, ma non pensano mai a coprirsi il volto. Eppure ci sono, ovviamente, le telecamere dappertutto. Come mai?

Sofia Coppola: Erano ragazzi, non si rendevano conto delle possibili conseguenze dei loro gesti. Le ragazze della banda erano così sconsiderate da mettere la refurtiva nelle loro foto su Facebook.

 

Emma Watson e Leslie Mann in una scena di The Bling RingChe cosa volevano fare davvero, secondo lei?

Sofia Coppola: Diventare le persone di cui rubavano gli oggetti. Volevano impossessarsi di uno stile di vita che non poteva essere il loro.

 

“Harry Potter” è ormai una pagina passata?

Emma Watson: Sì, ho l’impressione che faccia parte del mio passato. Lavoro con altri registi, interpreto altri personaggi. ma ‘Harry Potter’ continua a rimanere tra la gente, e io non scappo da quel film. Sono orgogliosa di quello che ho fatto.

 

I social media contano molto, nella storia del film…

Sofia Coppola: Sì. I ragazzi del film sapevano tutto dei vip tramite le loro pagine Facebook. Tracciavano i loro movimenti così. In pratica, la privacy è completamente annullata. Dieci anni fa, non sarebbe potuto accadere.

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