#Cannes2018 – Shoplifters. Incontro con Hirokazu Kore-eda e il cast

Per la settima volta alla Croisette il regista giapponese ha raccontato di quanto Cannes sia per lui sempre un’emozione fortissima e di come ami la famiglia di borseggiatori del suo film in concorso

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La famiglia di Osamu Shibata, è una famiglia molto povera che per arrotondare deruba e taccheggia. Un giorno Osamu, insieme al figlioletto Shota, trovano per strada Yuri, una piccola bambina infreddolita e decidono di portarla a casa con loro. Presentato in concorso a Cannes, Shoplifters (Manbiki kazoku in originale) è l’ultimo film di Hirokazu Kore-eda, presente alla Croisette per la settima volta, dopo la prima nel 2001 con il film Distance. “Ogni volta che torno a Cannes in un certo senso è come se fosse la prima volta. Molti pensano che dopo sette inviti smetti di sentirti emozionato o felice, ma non è così perché ogni volta è diverso, sono diversi gli attori, sei diverso tu e quindi non è mai la stessa esperienza. Ogni volta che vengo  voglio concorrere con film di cui vado fiero, con film di cui non mi vergogno e quindi  mi impegno sempre al massimo. Sono venuto la prima volta a trent’anni e ora ne ho cinquanta, molte cose sono cambiate, io sono cambiato e quindi ogni volta è una nuova esperienza.”

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Così dopo After the storm presentato a Cannes nel 2016, il regista giapponese ritorna con la storia della famiglia Shibata: “Non so se per parlare della società va sempre bene raccontare la storia del singolo, in questo caso della famiglia che è, su una scala più piccola, una sorta di modello sociale. Io però volevo  parlare della frazione che si viene a creare fra società e famiglia, e non concentrarmi a fondo su entrambe. La famiglia che mostro è una famiglia di piccoli criminali, ma a me interessava mostrare il lato povero ma anche il calore, le emozioni, i sentimenti che si condividono nella casa. Certo la soluzione che il padre offre alla famiglia non è delle più giuste, ma non è davvero questo il punto, non ho mai voluto dare un messaggio morale, assolutamente no. Perché in realtà Shoplifter è davvero un film su delle persone che condividono qualcosa, una condizione: un fallimento con la società. Sono personaggi estremamente diversi che hanno fallito rispetto ai doveri che la società gli impone, come ad esempio il matrimonio, un buon lavoro etc etc e allora hanno messo su questo loro nucleo familiare e volevo raccontare di questo.

La famiglia di Kore-eda è una famiglia numerosa, dove prima dell’arrivo della piccolissima Yuri, il più piccolino è il figlio Shota interpretato dal giovanissimo attore Jyo Kairi: “È stato bellissimo girare questo film e anche fuori del set abbiamo creato una famiglia calorosa”, che all’unisono con la piccolissima Miyu Sasaki (Yuri nel film) definisce una nuova famiglia per entrambi. Le bellissime attrici Sakura Andô e Mayu Matsuoka, rispettivamente la madre Nobuyo e la sorella minore Shibata, a differenza di Kore-eda sono per la prima volta a Cannes. Sakura Andô, figlia d’arte racconta di come il sogno della sua famiglia si sia avverato: “Mio padre e mia sorella sono entrambi nel campo del cinema, e Cannes è sempre stato il grande sogno, anche il mio, da quando sono piccola. Mio padre è stato molto orgoglioso di me e io sono davvero grata a Kore-eda per questa possibilità. Ieri alla proiezione del film ho detto a me stessa che questa è stata un’esperienza meravigliosa e che spero che si ripeta molte altre volte”
“Io” racconta invece Matsuoka Mayo “ho una sorella più piccola che all’inizio voleva fare la mia stessa professione che poi invece ha trovato un’altra strada. Kore-eda sapeva di questa situazione, anche conflittuale a tratti, e quindi non mi ha scelto per la parte della sorella minore a caso. Comunque stare qui è un’opportunità davvero meravigliosa

Tutt’altro che novellino al festival è l’attore Lily Franky, amatissimo dal regista.Abbiamo lavorato moltissimo insieme, ed è ogni volta un’esperienza eccezionale. Io non sono una persona che si esalta facilemente ma ieri con la standing ovation per il film mi sono davvero emozionato. Amo lavorare con Hirokazu, dona calore alla mia vita.
Io e Lily lavoriamo tanto insieme e ci capiamo naturalmente, abbiamo gli stessi valori, a volte non ci serve affatto parlare, c’è una sintonia perfetta. Devo dire che con tutti gli attori e le attrici, grandi e piccole, c’è stata subito una fortissima intesa” ha concluso Kore-eda.

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