#Cannes2019 – Les plus belles années d’une vie. Incontro con Lelouch e il cast
Grande accoglienza per il ritorno di Claude Lelouch a Cannes, con il film in concorso che prosegue, dopo 53 anni, le vicende dei personaggi di Un uomo, una donna. Ecco l’incontro con la stampa
Grande accoglienza per il ritorno di Claude Lelouch a Cannes, con il film in concorso Les plus belles années d’une vie che prosegue, dopo 53 anni, le vicende dei personaggi di Un uomo, una donna.
L’incontro in conferenza stampa è stato molto intenso, il regista francese, visibilmente commosso, ha raccontato il suo ritorno sulla Croisette, dopo tanti anni dalla Palma d’oro del ’66:
Io ho sempre creduto che Un uomo, una donna fosse molto di più che un semplice film… le persone si sono appropriate di questo film, si riconoscono tuttora nella storia e spesso, nel corso degli anni, mi son sentito dire: “grazie al film mi sono riconciliata con mio marito” ecc… Ecco, ha lasciato delle tracce in questi 53 anni… e per tutti questi anni noi tutti siamo andati avanti, io ho fatto molti altri film.
Ma poi il destino mi ha fatto un gioco bizzarro: una mattina, l’anno scorso, non riuscivo a dormire, mi sono svegliato molto molto presto e sono andato a prendere un caffè al bistrot… entro e trovo Jean-Louis (Trintingnant), e mi ha abbracciato fortemente. È stato emozionante, ho rivisto anche sua figlia Annie, che si ricordava di me ma allo stesso tempo non si ricordava di me… e da questo incontro si è rimessa in moto in me l’idea di fare questo film. È stato un miracolo. E tornare a Cannes per me è un miracolo.
Ho avuto la conferma che il film si poteva fare il primo giorno di girato: la prima scena è stata l’incontro di Anne e Jean-Louis. Alla fine della giornata ero convinto che sarebbe stato tutto magico.
E Anouk Aimée, attrice principale del film aggiunge:
Le scale di Cannes sono le più dure! È fantastico tornare qui, un’avventura eccezionale, Claude mi fa vivere sempre delle cose meravigliose, così difficili da spiegare con le parole. Vivo questo momento e queste emozioni e voglio ringraziare Claude. Ho sposato subito l’idea di lavorare a questo film, perché Claude è una persona magnifica, e lavorare con lui e con Jean-Louis è stato un privilegio e non avevo bisogno della sceneggiatura, mi bastava di sapere di stare con loro.
Presente in conferenza stampa anche il compositore del film, il cantante Calogero:
Quando Claude mi ha proposto questo progetto completamente folle, ho chiamato Francis Lai che aveva composto le musiche di Un uomo, una donna e che mi ha fatto riascoltare i suoi brani. E da lì abbiamo lavorato come se stessimo giocando a ping pong: abbiamo preso il tema principale composto da Francis e lo abbiamo riorchestrato e allo stesso tempo abbiamo composto questa nuova colonna sonora che abbiamo provato a casa di Francis, su un piccolo piccolo piano che aveva a casa sua. La cosa bellissima è che prima della sua morte Francis è venuto in studio a riascoltare tutto… era molto molto felice e qualche giorno dopo, ci ha lasciati.
Monica Bellucci, entusiasta di far parte di questo cast, rivela:
Un uomo, una donna è stato per me un film emblematico: l’incontro con il cinema francese. La bellezza, la femminilità e la timidezza di Anouk è eccezionale, un’ispirazione. Sapevo che un amico lavorava a questo film e io ho sempre stimato Claude Lelouch e mi sono proposta di andare sul set a portare tutte le mattine il caffè ad Anouk e Jean-Louis. Quando mi hanno detto che potevo far parte del cast per me è stato come sognare ad occhi aperti. Claude lavora molto sull’improvvisazione, per lui la sceneggiatura è solo una traccia. E così mi sono trovata ad improvvisare e ho scoperto che questa tecnica fa emergere tutta la bravura di un attore. È stata la prima volta che sono stata diretta in questo modo fantastico.
Sui progetti futuri Claude Lelouch risponde:
Questo è il mio lavoro e io sento tanto “sprint” dentro di me. Inoltre amo moltissimo tutte le possibilità offerte dalla tecnologia nel filmare. Con queste nuove tecniche e nuovi strumenti si possono fare cosse magiche. Io sono cresciuto con il cinema d’autore e ho contribuito agli anni del cinema d’oro francese. Mi sono relazionato tutta la vita a delle videocamere grosse, ingombranti e complicate da usare. E poi è arrivato il cellulare! E quello del cellulare è l’obiettivo più vicino all’occhio umano. Dunque il mio prossimo film è stato fatto tutto con il cellulare. Ormai lo stiamo completando ed uscirà entro la fine dell’anno.