Chi m’ha visto?, di Alessandro Pondi

Opera prima di Alessandro Pondi che mette in scena una commedia leggera, contaminata di formule da manuale televisivo moderno. Il vero protagonista e catalizzatore di sguardi è Favino

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Martino (Beppe Fiorello) è un chitarrista talentuoso che gira spesso in tournée con i più famosi cantanti italiani. Finora, però, non è riuscito a emergere dall’anonimato. Per questo, durante l’ennesimo ritorno al paesino natale, decide di architettare con la complicità dell’amico Peppino (Pierfrancesco Favino) la sua scomparsa, sperando che finalmente i riflettori si accendano su di lui.
Chi m’ha visto? è l’opera prima di Alessandro Pondi che mette in scena una commedia leggera con uno sguardo sul presente. La ricerca del successo a tutti i costi, che deve inevitabilmente passare per una promozione massiccia della propria immagine; i meccanismi perversi e morbosi di una televisione di stampo dursiano che galvanizzano questo tipo di processi finendo per inquinarsi a vicenda sono riflessioni stimolanti e necessarie; inserite in un contesto tradizionale che facilita il percorso di assimilazione: si ride con garbo, senza tuttavia che l’umorismo diventi l’ingranaggio portante della narrazione. Per fortuna, infatti, la musica diventa un personaggio del film e si apprezza molto il lavoro da parte del regista e degli sceneggiatori di concepire alcune scene di assolo (Martino che si esibisce di fronte a una platea immaginaria quanto reale).

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Note dolciamare a parte, il vero protagonista e catalizzatore di sguardi è Favino che con un accento molto credibile interpreta un rozzo ragazzone di campagna, dal cuore sincero e amante delle donne. Fino a qui tutto bene. I problemi iniziano con l’avanzare della storia, che già circa a metà del suo svolgimento non lascia sbocchi per sorprese, cambi di rotta un minimo improvvisi, finali inaspettati; questo apre le porte a cliché (la prostituta che vuole innamorarsi e ricominciare da capo), inquadrature prevedibili o da fiction italiana, situazioni intuibili alla prima occhiata (la brava Mariolina De Fano che piange davanti alla tv) e in generale un appiattimento delle intenzioni iniziali.
Una risposta può essere data dall’esperienza di Pondi, che se da una parte si distacca da alcuni suoi lavori cinepanettosi (è bello coniare ogni tanto nuovi aggettivi), dall’altra sembra contaminare il film di formule da manuale televisivo moderno creando un ibrido pilotato.

Regia: Alessandro Pondi
Interpreti: Pierfrancesco Favino, Beppe Fiorello, Mariela Garriga, Dino Abbrescia, Mariolina De Fano, Sabrina Impacciatore
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 105′
Origine: Italia, 2017

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