Cuccioli – Il paese del vento. Incontro con Sergio e Francesco Manfio

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Cuccioli – Il paese del vento, secondo lungometraggio tratto dall'omonima serie d'animazione italiana, è stato presentato questa mattina alla Casa del Cinema di Roma, alla presenza del regista, Sergio Manfio, e del produttore del film, Francesco Manfio. In sala dal 27 marzo in oltre 200 copie

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Cuccioli – Il Paese del Vento, secondo lungometraggio tratto dall'omonima serie d'animazione italiana, è stato presentato questa mattina alla Casa del Cinema, alla presenza del regista e del produttore del film, rispettivamente Sergio e Francesco Manfio. Presenti, inoltre, Philippe Pypaert, responsabile dei programmi ambientali dell'Unesco in Italia, e Vania Rinaldi, Corporate Communications e PR Manager del gruppo COIN. In sala dal 27 marzo in oltre 200 copie

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Quella di Cuccioli è una storia produttiva interessante che si fonde con la presenza di temi educativi. Come è nato il progetto?

Sergio Manfio: Cuccioli nasce dallo studio, dalla tanta attività alle spalle del progetto. La serie, dalla quale è tratto il film, è trasmessa su Rai 2 e Rai YOYO. Ogni personaggio rappresenta le varie tipologie dei caratteri dei bambini. Da Senzanome, un pulcino timido a Olly, la gattina dal carattere deciso, passando per Diva, la papera vanitosa o Cilindro, il coniglio maldestro. Quello che li accomuna è la voglia di stare insieme. Un altro elemento fondamentale è la mancanza di violenza di questi personaggi che riescono a risolvere ogni problema con l'ingegno e l'intuito. Nel film abbiamo inoltre portato avanti l'idea della partecipazione dei bambini che si lasciano coinvolgere emotivamente e gestualmente durante la visione della pellicola. Chi produce prodotti per bambini ha il dovere di non renderli passivi. Un atteggiamento meno inattivo permette di far assimilare meglio il messaggio che il cartone veicola.

 

Francesco Manfio: Noi produciamo serie tv d'animazione coprendo il budget e la distribuzione di Cuccioli nel mondo, in oltre 36 Paesi. Fare un film però è molto più difficile. L'abbiamo realizzato per investire e produrre in un progetto italiano. La nostra è stata una sfida. Abbiamo voluto valorizzare il gruppo di creatori e collaboratori, tutti tra i 25 e 30 anni, che lavora con noi da tempo in una sorta di bottega artigianale.

 

 

Come gruppo cosa vi ha convinto a partecipare al progetto?

Vania Rinaldi: Noi, come Oviesse, abbiamo un ruolo di primo piano nel settore dell'infanzia. In passato abbiamo già intrapreso un percorso Educational lavorando con la fondazione Guggenheim di Venezia chiedendo ai bambini di costruire installazioni che sarebbero successivamente state esposte al pubblico. Anche qui abbiamo lavorato sulla creatività chiedendo ad una classe di prima media di Alessandria di disegnare lo storyboard di un corto, proiettato alla fine di Cuccioli, che avesse come temi principali la salvaguardia della natura e l'importanza del riciclo.

 

 

L'UNESCO come si è inserito in questa produzione?

Philippe Pypaert: L'UNESCO ha una lunga storia di collaborazioni con il Gruppo Alcuni. Mi viene in mente H2Ooooh!, cartone incentrato sulla tutela del patrimonio idrico mondiale. Anche grazie a Cuccioli abbiamo un mezzo attraverso il quale comunicare al mondo temi importanti. Indubbiamente il mercato è saturo di progetti per bambini ma non sono molti quelli che parlano di sostenibilità. Sui valori trasmessi dal film noi ci ritroviamo completamente. Anche la modalità di racconto pensiamo sia ottima. Tramite la partecipazione diretta dei bambini, il cambiamento dei comportamenti nel consumo o nell'attenzione quotidiana per diventare piccoli cittadini consapevoli, è fondamentale.

 

Ci sono differenze tra la regia di una serie o un film d'animazione?

Sergio Manfio: Senza dubbio il film ha bisogno di una struttura narrativa più articolata. Inoltre questo film è stato girato per essere proiettato anche in 3D. Per noi era la prima volta e l'entusiasmo di affrontare qualcosa che non conoscevamo è stato notevole. Con la tecnica del 3D stereoscopico, dal punto di vista registico, le inquadrature cambiano molto, sono necessariamente più lente.

 

 

Quali sono i vostri progetti per il futuro? Pensate già ad un nuovo film?

Francesco Manfio: Abbiamo una storia sulla quale stiamo lavorando ma non avrà i Cuccioli come protagonisti. Per ora però siamo molto curiosi di sapere come andrà questo film, concentrandoci sulla realizzazione di altri episodi della serie.

 

 

 

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