DVD – "Ho vinto la lotteria di Capodanno", di Neri Parenti

Ispirato a "Il mistero delle dodici sedie" di Mel Brooks, il film dissemina omaggi e citazioni che richiamano l'autore statunitense. Neri Parenti è il regista giusto per Paolo Villaggio. Comicità meccanica e specchio della disfatta: papà e figlio al cinema, amaramente e spensieratamente, si guardano e forse ridono. Distribuito dalla Cecchi Gori

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Titolo originale: id.

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Anno: 1989


Durata: 90'


Distribuzione: Cecchi Gori Home Video


Genere: Commedia


Cast: Paolo Villaggio, Camillo Milli, Antonio Allocca, Giampaolo Saccarola


Regia: Neri Parenti


Formato DVD/video: 1,33:1


Audio: Dolby Digital 2.0 in italiano


Sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: testimonianza dello sceneggiatore Domenico Saverni; intervista a Neri Parenti; biografia del regista e degli attori principali

IL FILM



Paolo Ciottoli (Paolo Villaggio), giornalista fallito, perseguitato dai colleghi di lavoro e dai debiti, tenta in ogni modo il suicidio ma non ci riesce; anzi provoca danni alla sfortunata famiglia Rossi del piano di sotto. Proprio mentre sta mandando giù un intruglio a base di detersivo e medicine si accorge di avere vinto alla lotteria cinque miliardi. Felice, ma con forti dolori allo stomaco chiama l'ambulanza e in ospedale prima della lavanda gastrica sente due infermieri che dicono che avrebbero conservato il biglietto vincente in un posto molto sicuro. Tornato a casa sceglie di mettere il prezioso biglietto all' interno di una Taurus, una vecchia macchina per scrivere. Il giorno dopo al giornale fa federe al capo la fotocopia del biglietto per vendicarsi delle offese subite. La notizia si sparge ma tornato a casa si accorge di essere stato sfrattato: gli viene pignorato tutto compresa la macchina per scrivere. Disperato, si reca ad un'asta giudiziaria per ricomprarla: ci riuscirà ma facendosi concorrenza da solo la pagherà un prezzo esagerato. Purtroppo il tagliando vincente non si trova lì ma in una di altre cinque macchine uguali anch'esse vendute all'asta. Ciottoli si fa una fotocopia della lista degli acquirenti e parte alla ricerca del biglietto perduto. Va in un istituto per ciechi ma non trova niente. Successivamente, passandone di tutti i colori, va anche dagli altri ma invano. Distrutto tenta il suicidio ma gli unici danneggiati sono i Signori Rossi. Un bel giorno si accorge che l'istituto per ciechi ha cambiato sede ed era più bello: il biglietto era ancora lì e in onore del misterioso benefattore il direttore ha fatto fare un busto. Commedia atipicamente d'azione più che di caratteri, non ha l'amarezza di fondo dei vari Fantozzi. È di una comicità fine a sé stessa, pur conservando il taglio catastrofico, la struttura a catena di gag, i principi della ripetizione e dell'iperbole. Ispirato a Il mistero delle dodici sedie di Mel Brooks, il film è chiaramente un omaggio al grande autore statunitense, in cui si riscoprono alcune gag memorabili, come quella girata nell'Istituto per cechi, che tanto rievoca Frankenstein Junior. Neri Parenti (regista, tra gli altri, di Fantozzi alla riscossa, Fantozzi contro tutti, Superfantozzi, ma anche di Le Comiche, Fracchia contro Dracula, Sogni mostruosamente proibiti) è l'autore giusto, insieme a Luciano Salce, per Paolo Villaggio, perchè cinico, intelligente, divertente. Comicità meccanica e specchio della disfatta: papà e figlio al cinema, amaramente e spensieratamente, insieme si ritrovano a ridere.

IL DVD


 


Buono ma non ricchissimo il livello tecnico del dvd. Al formato 1,33:1 si affianca il dolby digital 2.0 in italiano e i sottotitoli per non udenti. Tra i contenuti speciali, oltre alle biografie del regista, di Paolo Villaggio e di Antonio Allocca e a 16 scene selezionabili dal menù interattivo, ci sono altri due inserti. Il primo è un'intervista di circa quindici minuti a Neri Parenti. Il regista racconta il suo rapporto professionale con Paolo Villaggio, attore dal carattere non docilissimo. Confessa quanto fosse difficile incontrare Villaggio per poter discutere della sceneggiatura e quanto spesso non riuscisse a trovare gli giusti stimoli per lavorare. Il regista trova anche il tempo per parlare del suo cinema e del suo modo di concepire il lavoro sul set. In appendice a questa intervista sono state inserite delle sequenze del film in cui si svelano particolari effetti speciali e trucchi cinematografici che hanno permesso di girare alcune scene "spettacolari". L'altro extra riguarda una breve testimonianza (di circa cinque minuti) dello sceneggiatore Domenico Saverni. Lo sceneggiatore spiega come nascevano e nascono ancora oggi determinati film che devono seguire un consolidato canovaccio.


 

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