DVD – "Il medico della mutua", di Luigi Zampa

Sordi mette su il camice e dà vita al personaggio assolutamente più spaventoso della sua filmografia – versione diabolica di uno spregiudicato dottorucolo in carriera – calandosi con glaciale distacco nel girone infernale dei furbi clientelismi e nella bagarre famelica di una micidiale caccia al malato. Distribuisce Minerva Classic

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Titolo: Il medico della mutua
Produzione: Italia, 1968
Regia: Luigi Zampa
Principali interpreti: Alberto Sordi; Evelyn Stewart; Bice Valori; Sara Franchetti; Leopoldo Trieste
Genere: Commedia
Produzione: Medusa Home Entertainment, 2007
Durata: 96 min.
Video: 2.35:1 Anamorfico
Audio: Italiano, Dolby Digital 1.0 – mono
Contenuti Extra: Interviste

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IL FILM
Uscito nelle sale nel 1968 il film chiude metaforicamente un decennio straordinario tanto per la carriera di Sordi che per l'intero sistema cinematografico italiano, nel pieno di un'accelerazione industriale senza eguali e abbondantemente nutrito da un numero sempre maggiore di talenti e di idee.
Poi, da lì a qualche anno, avrebbe ripreso a rallentare.  
"Il medico della mutua" nasce dall'inedito incontro tra Zampa – regista fino a quel momento assorbito da un cinema di appassionate velleità civili – ed il colossale mattatore della commedia all'italiana, qui nella triplice veste di produttore, co-sceneggiatore e protagonista.
Risultato ne è un film che denuncia sfottendo, assorbendo la tenacia dell'indagine sociale del regista e, contemporaneamente, il gusto tutto sordiano per lo sberleffo caustico ed il grottesco della maschera.
Si tratta forse della più feroce ed implacabile commedia satirica mai girata in Italia  – uno dei manifesti dell'intero, fertilissimo, filone – la spietata messa in scena di tutto l'avido cinismo di cui certo Paese è capace. Autentico affresco di superbia arrampicatrice, venalità cieca ed egoismo arrivista.
Zampa sfodera uno sguardo sorprendentemente kafkiano e lo punta dritto sui paradossi della mutua medica all'italiana, realizzando un'analisi lucidissima di un gigantesco meccanismo che gira a vuoto su se stesso: una sorta di cortocircuito collettivo che produce forsennatamente sempre più malati e che macina sempre più soldi spremendo sempre più ricette.
Sordi, dal canto suo, mette su il camice e da vita al personaggio assolutamente più spaventoso della sua filmografia – versione diabolica di uno spregiudicato dottorucolo in carriera – calandosi con glaciale distacco nel girone infernale dei furbi clientelismi e nella bagarre famelica di una micidiale caccia al malato. Da qui partirà un'agguerrita arrampicata sociale tra reparti ospedalieri, studi privati e malati immaginari, un'ascesa scandita dalle ormai celebri marcette di Piero Piccioni e comodamente tracciata nelle corsie – ampie, spianate, affollatissime – del folle assistenzialismo sanitario di casa nostra.

IL DVD
La categoria "extra" uno generalmente se la immagina al plurale e quando – come in questo caso – dentro ci trovi un solo contenuto, un po' ci resti male.
Per fortuna si tratta comunque di un contributo senza dubbio interessante: Orio Caldiron, ordinario di cinema all' Università La Sapienza di Roma, illustra in una lunga intervista la genesi, i retroscena e le ragioni del grandissimo successo del film, aggiungendo inoltre ulteriori curiosità sul processo di trasposizione dal romanzo originario di Giuseppe D'Agata e sull'incontro umano e professionale tra Sordi e Zampa.
Per il resto la qualità audio/video è ottima: luminosità pulita, formato idoneo, ambiente sonoro ben asciutto. Ma da questo punto di vista per l'ambiziosa collana Minerva Classic – così ambiziosa da scegliersi uno slogan come "La memoria del cinema italiano", addirittura – si tratta dell'ennesima felice conferma. Adesso non resta che lavorare un po' sui contributi speciali: magari qualche intervista in più, le obbligatorie versioni commentate, alcuni testi informativi, le biografie. Cose sul cinema che alla fine tornano utili, per chi vuole custodirne la memoria.

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