DVD – Il piccolo fuggitivo, di Morris Engel, Ruth Orkin e Ray Ashley

Il testamento del cinema indipendente americano che sfidò l’industria di Hollywood esce in dvd: Il piccolo fuggitivo di Morris Engel, Ruth Orkin e Ray Ashley arriva nella versione per il piccolo schermo, completamente restaurato in HD. Un DVD Ripley's Home Video

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Titolo originale: Little Fugitive
Durata: 75’
Distribuzione: Ripley’s Home Video
Genere: Commedia drammatica
Cast: Richie Andrusco, Richard Brewster, Winnifred Cushing, Jay Williams, Will Lee, Charlie Moss, Tommy de Caino.
Regia: Morris Engel, Ruth Orkin e Ray Ashley
Formato DVD/Video: 1,37:1
Audio: Italiano, inglese
Sottotitoli: italiano
Extra: Ruth Orkin: Frames of Life, regia e sceneggiatura Mary Engel. Material d’archivio: Morris Engel. Montaggio: Pierre Khan. Musiche: Donna Lee Weng. Con la partecipazione di: Mary Ellen Mark, Cornell Capa, Ninalee Craig, Morris Engel e Evelyne Daitz. Voce narrante: Julie Harris. Durata: 18’
 Morris Engel: The Indipendent, regia: Mary Engel. Sceneggiatura: Mary Engel e Joan Hattendorf. Montaggio: Joan Goldsmith. Collaborazione al montaggio: Linda Hattendorf. Musiche: Donna Lee Weng. Con la partecipazione di: Richie Andrusco, Howard Greenberg, Foster Hirsch, Richard Leacock, Albert Maysles, Anne Morra, D.A. Pennebaker. Voce narrante: Mary Engel. Durata: 29’.
                                                                                                     
 
 
 
 
 
IL FILM
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Il film Il piccolo fuggitivo che ispirò grandi cineasti come François Truffaut (egli stesso disse che senza questo film la Nouvelle Vague non sarebbe mai esistita) e Godard (che chiese in prestito l’innovativa camera 35mm, progettata dal regista Morris Engel) rappresenta l’alfa e l’omega del cinema americano  indipendente. Il film racconta la storia di un bambino di nome Joey (Richie Andrusco) che a soli sette anni si sporca la coscienza con un presunto omicidio: quello del fratello maggiore Lennie (Richard Brewster). In realtà il piccolo Joey è  vittima di uno scherzo messo a punto da Lennie e i suoi amici, liberi di passare del  tempo insieme senza mocciosi tra i piedi. Terrorizzato dalle ripercussioni e sconvolto dal senso di colpa, Joey si da alla fuga verso Coney Island, un  parco giochi tra cielo e mare, dove il piccolo muove i primi passi verso il mondo degli adulti, imparando a pagarsi da solo “il vizio delle corse ai cavalli” e il pane (o meglio l’hot dog) quotidiano. Prodotto con un budget ridottissimo, con attori non professionisti (tranne l’attrice Winnifred Cushing nel ruolo della madre) e con moltissime comparse non retribuite, il film dei fotografi visionari Morris Engel  e Ruth Orkin assieme a Ray Ashley nasce come un esperimento di commistione fra la passione per l’arte della fotografia e la sua naturale evoluzione filmica. Passaggio concepito sulla filosofia della “sincerità delle intenzioni” in cui la strada si rivela contenuto e contenitore perfetto per una sceneggiatura "semplice", priva di sbavature che non necessita di molte parole per esprimere la grandezza di un’avventura nel mondo dell’ordinario, vissuta da un bambino dotato di grande talento. La maestria fotografica di Morris Engel capace di trasformare ogni inquadratura in opera d’arte, si unisce alle potenzialità della sua 35 mm (costruita ad hoc  dall’amico ingegnere Charlie Woodruff) mettendo in scena un inseguimento che cattura la spettacolarità del cinema di intrattenimento, mitigato e avvalorato da una cosciente riflessione sulla realtà. Ogni luogo, dalla periferia di New York fino al Luna Park di Coney Island, ci appare filtrato dagli occhi del bambino che lo restituisce allo spettatore nella sua autenticità (la stessa che anni dopo il giovane Antoine de Les Quatre Cents Coups dimostrerà nel raccontare la sua solitudine). Il piccolo fuggitivo si libera dalla concezione del cinema bigger than life per mostrare la grandezza della vita stessa. Vincitore del Leone d’Argento a Venezia nel 1953 e candidato all’Oscar per la migliore sceneggiatura l’anno seguente, il film di Engel, Orkin e Ashley fece scoprire a grandi cineasti indipendenti come Cassavetes i possibili orizzonti della settima arte, incoraggiando un cinema originale, innovativo e lontano dalle meccaniche dell’industria Hollywoodiana.    
 
 
IL DVD
Il testamento del cinema indipendente americano che sfidò l’industria di Hollywood esce in dvd: Il piccolo fuggitivo di Morris Engel, Ruth Orkin e Ray Ashley arriva nella versione per il piccolo schermo, completamente restaurato in HD. Nel cofanetto distribuito dalla Ripley’s Home Video sono presenti due cd: il primo in versione theatrical, visibile in italiano o in inglese con sottotitoli in italiano (si differenziano anche per la voce fuori campo che presenta i giovani protagonisti all’inizio del film, nella versione in italiano è Lennie a parlare mentre nella versione in lingua originale è la madre) accompagnato dal trailer originale. Nel secondo cd è visibile la versione integrale con l’opzione del commento di Morris Engel al film (un’occasione preziosa per conoscere più da vicino le sperimentazioni di questo grande artista) e i contenuti extra realizzati da Mary Engel, figlia di Morris Engel e Ruth Orkin che raccontano l’evolversi del loro processo creativo, del rapporto con Paul Strand (pioniere della “Street photography”) di cui Morris Engel era discepolo, il lavoro di montaggio eseguito da Ruth Orkin e le testimonianze di grandi registi e fotografi (da Mary Ellen Mark a Cornell Capa, fino ad arrivare ad Albert Maysles). Il primo dei due filmati, intitolato Ruth Orkin: Frames of Life mostra la vita artistica e familiare della fotografa (narrato dalla voce dell’attrice Julie Harris) ed ha una durata di 18.’ Il secondo intitolato Morris Engel:The Indipendent racconta il suo esordio alla Photo Legue, il passaggio al cinema da Il piccolo fuggitivoWedding and Babies, fino alla mostra personale inaugurata il 12 gennaio del 2000 alla Howard Greenberg Gallery di New York, per una durata di 29’. All’interno è presente un libricino di dieci pagine con le foto di scena del film, frammenti dell’intervista a Morris Engel curata da Giulia D’Agnolo Vallan e tratta dal saggio di Emanuela Martini Innamorati e lecca lecca. Indipendenti americani Anni '60, Lindau, 1991 e i testi originali del pressbook del film, presentato in occasione della Mostra del Cinema di Venezia del 1953.
 
 
 
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