DVD – "La conversa di Belfort" di Robert Bresson

Le immagini di Bresson sono di una essenzialità che ha gettato via tutto ciò che è inutile per far vedere e far sentire la singolarità di una presenza inseguita nel tempo dell'esserci, ma anche dall'esterno di una visione che ci risveglia e ci riconsegna il vedere come un avere a distanza. Il DVD è distribuito dalla San Paolo Video

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Titolo originale: Les Anges du peché
Anno: 1943
Durata: 86'
Distribuzione: San Paolo Video
Genere: Drammatico
Cast: Renée Faure, Jany Holt, Louise Sylvie, Marie-Hélène Dasté
Regia: Robert Bresson
Formato: 1.33:1 (4:3)
Audio: 2.0 mono in italiano e in francese
Sottotitoli: italiano, italiano per non udenti
Extra: Il restauro; Scheda critica di Pino Farinotti; Robert Bresson di Pino Farinotti; Scene eliminate nella versione italiana

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IL FILM

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Un'irrevocabile lacerazione. Il film di Robert Bresson (La conversa di Belfort 1943) sogna un eden infranto, aprendo una distanza tra l'esistere e l'essere nel cuore della vita; un eden che non può non essere sognato da noi in quella intima carnalità, in quella prensile materialità di corpi e di sentimenti, in quel pallore che screzia le segrete cure dell'animo di Anne-Marie e di Thérèse il cui errare è un tendere verso il centro della propria segretezza dove è la verità da (ri)portare alla luce. La conversa di Belfort è un film che prende vita davanti agli occhi nella sua consistente trasparenza fatta di fughe e di ritorni, di gioie e di dolori, di slanci e di cadute, di apprensioni dello sguardo che convivono in un gesto, nelle pieghe di un volto, in una presenza. Bresson dipinge con delicatezza gli incarnati di questi "angeli del peccato", velando i loro volti di un fremito malinconico e nostalgico, di un'ansia di redenzione e di pace acuta e struggente, in un tessuto di immagini in cui l'intimità si fa superficie, incarnata nella solitudine claustrale di una lacerazione che è distanza "esule" per lo sguardo che deve testimoniarne l'esistenza. Le immagini di Bresson sono di una essenzialità che ha gettato via tutto ciò che è inutile per far vedere e far sentire la singolarità di una presenza inseguita nel tempo dell'esserci, ma anche dall'esterno di una visione che ci risveglia e ci riconsegna il vedere come un avere a distanza (Merleau-Ponty). Quella di Bresson è una meravigliosa supplica alla notte, interrotta da squarci di luce, da quei miracolosi spiragli aperti nell'oscurità del vivere. Il velato prezioso sorriso di un volto, lo sfiorarsi di due mani che si incontrano, una lunga lenta passeggiata (come quella di Thérèse, tra le suore inginocchiate, nella sequenza finale del film) sono i segni di un sincerità irrevocabile, come irrevocabile è la lacerazione che il film reca con sé, espressa nella breve e intensa sequenza di un cielo lacerato sulla terra, quando, sotto una pioggia scrosciante, Anne-Marie non riesce a fermare Thérèse che, uscita di prigione, è decisa e determinata a compiere la propria vendetta: l'atto, ancora irrevocabile, di essere destinati a vivere la (propria) vita come condanna… e riscatto.

IL DVD


 


Il DVD è distribuito dalla San Paolo video come altri titoli del regista francese Robert Bresson (Il processo di Giovanna d'Arco, Un condannato a morte è fuggito, Il diavolo probabilmente, Mouchette, L'Argent e Pickpocket). La riproduzione del film ha un aspect ratio di 1.33:1 (formato TV): standard per uno schermo con un aspect ratio di 4:3 (TV); di buona qualità il riversamento in video, grazie ad un restauro che conferisce al bianco e nero della pellicola una nitidezza che addolcisce le ombre ed elimina le imperfezioni e le sgranature della versione originale; anche l'audio è di buona qualità, pur essendo solo mono sia nella versione in italiano sia in quella originale (in francese). Interessanti i contenuti speciali che offrono la possibilità di vedere il film passando ciclicamente dalla versione originale (non restaurata) alla versione restaurata, ma anche di vedere le due versioni in comparazione, nonché di confrontare le due tracce audio (quella originale e quella restaurata). Gli extra comprendono inoltre due ricche schede del critico Pino Farinotti: una introduttiva al film e l'altra sul regista, oltre ad una rassegna di scene eliminate nella versione italiana. I sottotitoli sono solo in italiano e in italiano per non udenti.


 


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