DVD – “Marcia nuziale”, di Marco Ferreri

Marcia nuziale dvdMuovendo dall’idea che in una società oppressa dalle convenzioni, specie se di matrice cattolica, il matrimonio si risolve in un’istituzione a valenza puramente socioeconomica, e dunque nello svilimento del rapporto che dovrebbe esserne alla base, Ferreri rivisita i temi della mortificazione del desiderio e della reificazione del corpo attraverso l’osservazione della ritualità totalmente svuotata di eros che lentamente si impone nell’unione coniugale. Da Eagle Pictures e Videa CDE
 
 
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Marcia nuziale dvd

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Anno: 1966
Durata: 80’
Distribuzione: Eagle Pictures – Videa CDE
Genere: commedia
Cast: Ugo Tognazzi, Gaia Germani, Alexandra Stewart, Shirley Anne Field, Tecla Scarano
Regia: Marco Ferreri
Formato DVD/video: 1.78:1
Audio: italiano Dolby Digital 1.0 – mono
Sottotitoli: italiano per non udenti
Extra: 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL FILM
Dalle ansie di due coppie che sanciscono con il matrimonio l’accoppiamento dei rispettivi cagnolini alla triste routine serale di una famiglia qualunque, dalla ricerca del “coito perfetto” attraverso la pianificazione scientifica del rapporto Marcia nuzialesessuale al futuristico scenario di una sessualità meccanica consumata con bambole gonfiabili: quattro capitoli sulle aberrazioni provocate dalla decadenza di un istituto, il matrimonio, di cui nessuno sembra più in grado di comprendere, e realizzare, il fine. Muovendo dall’idea che in una società oppressa dalle convenzioni, specie se di matrice cattolica, il matrimonio si risolve in un’istituzione a valenza puramente socioeconomica, e dunque nello svilimento del rapporto che dovrebbe esserne alla base, Ferreri rivisita i temi della mortificazione del desiderio e della reificazione del corpo attraverso l’osservazione della ritualità totalmente svuotata di eros che lentamente si impone nell’unione coniugale. Già le fotografie sgranate su cui scorrono i titoli di testa mostrano immagini di gente comune colta durante la celebrazione di un rito: reliquie di un vecchio album di famiglia da cui, come quattro variazioni sul tema, prendono vita nuovi cerimoniali. Ferreri pedina il corpo ora stanco, ora eccitato, ora innaturalmente disciplinato di Ugo Tognazzi sui diversi palcoscenici in cui quei cerimoniali si compiono. Dal salotto borghese dove la studiata e fredda amabilità tra i coniugi, depurata di ogni sensualità, è imposta anche all’accoppiamento carnale tra i due cani (che la macchina da presa, ugualmente pudica, non mostra), alla routine familiare in cui il l’approccio sessuale del marito, rifiutato per la propria animalità, diviene uno dei tanti gesti stanchi del quotidiano, e il dialogo impossibile tra i corpi si risolve nel monologo dell’uomo, alla camera da letto dove la coppia moderna mette in scena l’artificiale costruzione dell’atmosfera erotica (il disco appropriato, il velo sulla lampada, il calcolo della durata). Fino alla visione futuristica che immagina la creazione di uomini e donne artificiali fabbricati unicamente per il matrimonio; un ipotetico 1999 dove uno scenario senza tempo (le rovine sulla spiaggia e le tuniche e le acconciature classicheggianti dei bagnanti) accoglie le presenze inorganiche della modernità: il soliloquio di Tognazzi alla moglie-automa scivola finalmente su un feticcio muto, termine ultimo di una sessualità ormai priva di ogni valore di scambio.
 
 
 
Menù principale dvdIL DVD
L’edizione fa parte della collana “Ritratti d’Italia” pensata da Eagle Pictures e Videa CDE e dedicata soprattutto a commedie degli anni Cinquanta e Sessanta. Mancano i contenuti speciali ma la qualità complessiva è soddisfacente. Le immagini riservano una resa più che buona, quasi senza graffi o spuntinature, e il bianco e nero ha una definizione elevata capace di mettere in risalto molti dettagli sia sui primi che sui secondi piani. Una lieve grana compare nelle scene più scure, comunque decisamente poche rispetto a quelle girate in piena luce che appaiono perfettamente bilanciate. La traccia sonora è quella originale monofonica; i dialoghi, nonostante i molti anni della pellicola, risultano sempre chiari e comprensibili, ma anche le musiche (a tratti un po’ squillanti sulle note più alte) offrono una resa complessivamente sufficiente.
 
 
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