DVD – "Versus" di Kitamura Ryhuei

Primo lungometraggio di Kitamura, giovane autore cult. Una storia ai limiti dell'assurdo che mescola horror e action movie anni '80, chanbara e arti marziali, fantasy e gusto per il demenziale. Ma, oltre alle indiscutibili capacità tecniche, sembra non esserci nulla. In DVD da Gargoyle Video

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Titolo originale: Id.

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Anno: 2000


Durata: 119'


Distribuzione: Gargoyle Video


Genere: Azione/Horror


Cast: Tak Sakaguchi, Hideo Sakaki, Chieko Misaka, Kenji Matsuda


Regia: Ryuhei Kitamura


Formato DVD/video: 1.78:1


Audio: Dolby Digital 5.1 italiano, DTS italiano, Dolby Digital 2.0 italiano, Dolby Digital 2.0 giapponese


Sottotitoli: italiano


Extra: Speciale XVersus; Interviste ai protagonisti; Trailer originale; Credits

IL FILM


 


Probabilmente il nome di Kitamura a molti non dirà nulla. Ma questo giovane regista giapponese (classe 1969), specializzato in film d'azione, con risvolti fantasy e horror (Alive, Aragami, Azumi, Godzilla Final Wars, Love Death) è riuscito a imporsi come autore cult anche in Occidente, grazie al suo cinema ipercinetico, molto spesso low budget. Versus è il suo primo lungometraggio, girato con pochissimi soldi, con un cast di giovani attori (molti dei quali alle prime armi) e una troupe ridotta. Una storia ai limiti dell'assurdo. Due detenuti in fuga e una gang di spietati yakuza, nel bel mezzo di una foresta, si ritrovano a combattere contro un esercito di zombie ed esseri dai poteri soprannaturali. Tutto perché proprio in quella foresta si apre una della porte dell'Inferno, via d'accesso dal regno dei morti alla Terra. Kitamura risparmia sulla location e mescola di tutto: zombie e horror splatter, arti marziali e sparatorie a profusione, fantasy, chanbara e gusto per lo sberleffo ironico. Immagini che da un lato guardano all'action movie hongkonghese e a John Woo, dall'altro a Matrix e a Tarantino, si rifanno al fantastico giapponese, all'horror e al cinema d'azione americani anni '80. Con un occhio ai manga e ai videogames. Un enorme calderone, che qualche critico patito per le etichette potrebbe definire "postmoderno". Il problema, però, è che una riflessione realmente postmoderna dovrebbe anche comportare un "discorso sul mezzo". Discorso che a Kitamura sembra non interessare affatto. L'intento, piuttosto, come il regista ha più volte dichiarato, è tracciare una via giapponese all'action movie (che in Asia ha i suoi territori prediletti in Corea e ad Hong Kong) e al tempo stesso riproporre un tipo di cinema d'intrattenimento che sembra essersi perduto. Dimenticando che la maggior parte dei modelli a cui s'ispira, pur rientrando nei canoni dell'entertainment, rispecchia una visione del mondo. Ecco il punto. Kitamura è abile, la sua regia nelle scene d'azione è movimentata e avvolgente, il suo cinema ruota intorno ai corpi, traccia linee cinetiche mirabolanti. E così è d'apprezzare il distacco autoironico, lo spirito ludico, divertito, con cui si guarda all'enorme massa di materiali. Ma quello che manca è  l'uomo, il minimo segno di una riflessione personale. E' uno stile cieco, in cui le forme non si traducono in un senso né crescono intorno a un nucleo emotivo, ma si susseguono in un gioco fine a se stesso. Kitamura è un quasi un altro Frankestein. Raccogli brandelli di cinema e ne cuce i corpi ormai in decomposizione. Ma il suo "mostro" è senza vita. 

IL DVD


 


La Gargoyle, giovane casa di distribuzione specializzata nell'horror, recupera questo primo lungometraggio di Kitamura. E lo pubblica in un'edizione degna di nota. Già a partire dalla grafica di copertina si può cogliere una certa cura, confermata poi dai bei menù interattivi (sebbene preceduti da un trailer decisamente troppo lungo). Buona la qualità delle immagini. Nonostante i pochi mezzi con cui il film è stato girato, il riversamento in digitale garantisce una risoluzione soddisfacente. La nitidezza del quadro e la pulizia delle immagini esaltano soprattutto l'indiscutibile capacità di Kitamura di coniugare spettacolo e leggibilità nelle scene d'azione. Quattro le opzioni audio presenti: l'originale giapponese in Dolby Digital 2.0 e 192 Kbps di flusso dati e ben tre tracce con il doppiaggio in italiano, in DTS, Dolby Digital 5.1 (448 Kbps di flusso dati) e in DD 2.0 (192 Kbps). Purtroppo il doppiaggio non sempre è all'altezza, come spesso accade per i film orientali che entrano nel mercato italiano direttamente in Home Video. Per questo rimane comunque preferibile la scelta della versione originale, considerata anche la puntualità dei sottotitoli in italiano. Ben curata la sezione "extra". Si parte con uno speciale "XVersus" (12'34"): un collage d'interviste raccolte da Pier Maria Bocchi, in cui gli esperti di cinema orientale Matteo Di Giulio e Stefano Locati,  il critico Mark Shilling e i registi Choi Equan (Corea del Sud), Leste Chan (Taiwan) e Rico Maria Ilarde (Filippine) ragionano sull'horror movie giapponese e sugli sviluppi del genere nel resto dell'Oriente. Locati, tra l'altro, si sofferma su alcune informazioni riguardo Kitamura e Versus. Ma per saperne di più occorre andare alle "Interviste" (37'44"), in cui lo stesso Kitamura e alcuni degli attori e membri della troupe (tra cui l'action director Shimomura) parlano della genesi del film, degli influssi, di scelte di regia e particolari di lavorazione. Kitamura, in particolare, ribadisce il suo amore per l'action movie anni '80 e per registi come Raimi, Carpenter, Romero, oltre a proclamare con fierezza la propria indipendenza rispetto allo studio system nipponico. A chiudere le interviste, una piccola sorpresa: un intrigante cortometraggio, Nervous, presentato come A side story of Versus. Per concludere il bel trailer originale (1' 50") del film.


 


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