Si è spento a 94 anni Sergio Sollima. Celebre per alcuni western politici all’italiana che affrontavano tematiche sociali come La resa dei conti (1967), Faccia a faccia e Corri uomo corri (1968) che avevano colpito anche Quentin Tarantino. Il suo nome resta legato anche alla popolare serie tv Sandokan (1976), uno dei maggiori successi del piccolo schermo degli anni ’70, tratta da Emilio Salgari.

Nato a Roma il 1° aprile 1921, si era diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia ed era stato anche critico cinematografico. Aveva esordito dietro la macchina da presa con un episodio del collettivo L’amore difficile (1962) e poi, con lo pseudonimo di Simon Sterling, aveva realizzato tre film di spionaggio: Agente 3S3: passaporto per l’inferno (1965), Agente 3S3: massacro al sole (1965) e Requiem per un agente segreto (1967).

Dopo la trilogia western che segna un passaggio decisivo nel genere in Italia, ha attraversato altri generi come il noir (Città violenta del 1970 con Charles Bronson), il thriller psicologico (Il diavolo nel cervello, 1972) e il poliziesco (Revolver del 1973 con l’accoppiata Oliver Reed-Fabio Testi). Dello stesso anno di Sandokan è anche Il corsaro nero, tratto sempre da Salgari (Il corsaro nero e La Regina dei Caraibi) e con l’accoppiata Kabir Bedi-Carole André.

Il figlio Stefano è il regista, tra gli altri, di ACAB. All Cops Are Bastards (2012) e delle serie tv Romanzo criminale (2008-2010) e Gomorra (2014-2015).