"Fallo!", di Tinto Brass

Solite atmosfere boccaccesche avvolgono i sei episodi del film. Colto per l'ennesima volta in fallo, Tinto Brass ormai è virtualmente un cinecologo dell'erotismo fasullo. Ammiccante al mercato del video, il regista ha definitivamente rinnegato il suo passato di estrema fascinazione.

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Si fa fatica, paradossalmente, a catalogare le ultime opere di Tinto Brass. Porno soft, erotismo amatoriale o semplicemente grottesche importazioni di nordica memoria, in cui c'è sempre l'idraulico  e una casalinga di turno. L'onestà intellettuale dell'autore, che ha sempre ribadito le sue pretese filmiche, certamente lasciano ulteriormente l'amaro in bocca a chi lo ha conosciuto battente altri territori. Esploratore visivo di raffinata poesia, Brass sembra aver accantonato le sue voglie cinefile. Bagliori di speranza riusciva a regalare Senso 45,  ma erano solo eiaculuzioni precoci. Colto per l'ennesima volta in fallo, Brass ormai è virtualmente un cinecologo dell'erotismo fasullo. Ammiccante al mercato del video, il regista ha definitivamente rinnegato il suo passato di estrema fascinazione.  Auspicabile sarebbe, a questo punto, che cominciasse a realizzare porno tout-court. L'erotismo è un'accozzaglia di corpi e membri fittizi in cui il sesso non corrode ossessivamente, non eccita "perversivamente", ma semplicemete annoia. È quella noia lontana anche dall'indifferenza figlia dei nostri tempi. Il rigetto psico-fisiologico, per  superfluo consumo immaginifico e reale, non si sviluppa con l'inutilità di questo cinema. Solo la noia attecchisce, quel sentore diffuso che manifesta la delusione di un istante svanito tra palpate e scorrerie "spinte" nel baratro dell'inespresso. Nelle solite atmosfere boccaccesche le donnine di Brass si dimenano attraverso sei episodi. Questa volta il supporto visivo manca anche di quella impalbabilità scenografica che dava quanto meno al suo cinema un taglio di distintivo ricordo. Brass è un voyeur, come un'ombra che si dilegua nelle trame sfigurate delle sue storie.

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Regia: Tinto Brass
Sceneggiatura: Tinto Brass, Carla Cipriani, Massimiliano Zanin
Fotografia: Federico Del Zoppo
Montaggio: Tinto Brass
Scenografia: Carlo De Marino
Costumi: Maria Luigia Battani
Interpreti: Maruska Albertazzi (Anna), Sara Cosmi (Cinzia), Angela Ferlaino (Raffaella), Federica Palmer (Rosy), Raffaella Ponzo (Katarina), Silvia Rossi (Stefania), Tinto Brass (voyeur)
Produzione: Ugo Tucci, Roberto Di Girolamo per Italgest Video
Distribuzione: Italgest Video
Origine: Italia, 2003
Durata: 90'   

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    Un commento

    • Film critici sono moralisti ipocriti. Tutti si comportano come donne religiose. Secondo loro, non ci può essere nessun film erotici con merito artistico. Entrambi Tinto Brass come il polacco Walerian Borowczyk il furono perseguitati dalla critica cinematografica ipocrita e pedante. Fallo! è divertente e creativo come un romanzo di Boccaccio, questo è innegabile. Ma literatuta è permesso di essere erotico, non al cinema. Che idiozia. Tinto Brass è per film come Pietro Arentino per la letteratura.