Festival dei Popoli 58 – A Firenze il cinema e il reale

Dal 10 al 17 ottobre, torna il festival internazionale dedicato al documentario

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Pronti. Dal 10 al 17 ottobre, la 58ª edizione del Festival dei Popoli di Firenze. Il festival internazionale dedicato al documentario cambia date e periodo, ma conserva formule e impianto. E soprattutto prosegue la sua missione: esplorare le infinite e mutevoli forme del rapporto tra il cinema e il reale. Un programma ricco, 82 lungometraggi per una settimana di proiezioni, incontri, dibattiti. Ad aprire il festival, la sera del 10, alle 21:30 al cinema La Compagnia, l’anteprima italiana di Dancer, il film di Steven Cantor dedicato al celebre Sergei Polunin, stella giovane e controversa della danza internazionale. Poi, il programma si articolerà lungo due binari fondamentali: il Concorso Internazionale, oltre 21 titoli in anteprima italiani tra lungometraggi, medi e corti, che saranno valutati dalla giuria composta da Sebastian Mez (Germania), Andréa Picard (Canada) e Madeline Robert (Francia) e il Concorso Italiano, sei film in anteprima mondiale. Si tratta di Aperti al pubblico di Silvia Bellotti, Arca Hotel di Gabriele Licchelli e Santiago Raphael Priego, L’ultima Popstar di Claudio Casazza, Stefano Zoja e Carlo Prevosti, Le allettanti promesse di Chiara Campara e Lorenzo Faggi, The Remnants di Paolo Barberi e Riccardo Russo, Via della Felicità di Martina di Tommaso. La prospettiva, per il film della vincitore della sezione, è quella della distribuzione in sala, con la collaborazione della Fondazione Sistema Toscana e la pubblicazione in home video, grazie alla partnership con CG Entertainment.

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Accanto alle sezioni competitive, il festival presenterà una retrospettiva su Kazuhiro Soda, la prima in Europa dedicata al regista giapponese (classe 1970) e ai suoi Observational Films, serie che sarà integralmente presentata ai Popoli e che – come assicurano i curatori – rappresenta “uno straordinario ritratto sociale del Giappone contemporaneo”, raccontato finalmente da prospettive inedite: il sistema politico e le campagne elettorali, la condizione dei pazienti psichiatrici, la disabilità fidica e psichica, il lavoro dei pescatori di ostriche nel Giappone post-Fukushima… Soda sarà protagonista anche di una masterclass aperta al pubblico, che si svolgerà in due giornate, il 15 e il 16.

Tra le novità di quest’edizione, ci sarà un percorso tematico sui “sogni e incubi del potere contemporaneo”, Effetto Domino / 100 anni di John Fitzgerald Kennedy, una libera indagine sullo statuto e l’iconografia dei leader, sull’immaginario nella produzione di consenso e sul rapporto tra potere e popolo. In particolare, quattro film della sezione sono dedicati a JFK, e si tratta di quattro documentati realizzati da Robert Drew & Associates agli inizi degli anni ’60: Primary, Adventures on the New Frontier, Crisis: Behind a Presidential Commitment, Faces of November.

Tra gli eventi speciali, oltre all’apertura di Dancer e la chiusura affidata a This is Everything: Gigi Gorgeous, il nuovo film di Barbara Kopple incentrato sulla figura di Gigi Lazzarato, attrice, modella e youtuber transgender, da segnalare Postcards from the verge di Sebastian Mez, sulle guerre in Medio Oriente Radio Kobani di Reber Dosky, sull’avventura radiofonica di una giovane giornalista curda. E poi Le Venerable W. di Barbet Schroeder, già visto in anteprima all’ultimo Festival di Cannes, proprio come lo straordinario Visages, Villages di Agnès Varda e JR, che segna anche la collaborazione tra il Festival dei Popoli e l’Istitut Français, insieme all’omaggio dedicato ad Alain Cavalier con la proiezione del suo Le Filmeur e del nuovo lavoro di Vincent Dieutre, Frère Alain – EA5. E ancora la musica, come già negli scorsi anni passati tra Fela Kuti e James Brown: We are X di Stephen Kijak, il doc sugli X Japan, la band heavy metal nipponica, Monterey Pop di D. A. Pennebaker, sul concerto di Monterey del 1967. E infine tutta una serie di altri appuntamenti collaterali, con Doc at Work – Campus, una selezione di lavori e progetti provenienti da varie scuole di cinema, Meridiano Zero, in collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

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