FESTIVAL DI ROMA 2012 – "Filmo le tradizioni che muoiono" – Incontro con Alexey Fedorchenko

Coloratissimo incontro per il film russo in concorso Spose celesti dei mari della pianura, alla presenza del regista e del nutritissimo cast femminile che ha accompagnato a Roma uno dei film sin ora più applauditi in sala stampa. Tra cinema e credenze mitologiche, Alexey Fedorchenko vuole “filmare le tradizioni che stanno scomparendo, filmare i riflessi che ancora oggi ci sono nella società russa”

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Coloratissimo incontro per il film russo in concorso Spose celesti dei mari della pianura, alla presenza del regista e del nutritissimo cast femminile che ha accompagnato a Roma uno dei film sin ora più applauditi in sala stampa. Tra cinema e credenze mitologiche, Alexey Fedorchenko intende filmare ciò che resta di antiche tradizioni della profonda Russia:

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Già in Silent Souls c'era un'attenzione forte ai riti e alle tradizioni, ha molta importanza nella sua vita quest'aspetto?

Si. ma non sono tanto riti, quanto resti di credenze mitologiche che mi interessa filmare come oggi sono conservate, interpellate. Insomma i riflessi che quelle credenze antiche hanno ancora oggi nella nostra società.

Quindi un interesse antropologico?

Le tradizioni muoiono. Stanno morendo inevitabilmente con la globalizzazione, in fondo non c'è possibilità di sopravvivenza. Io cerco di filmarle prima che il tempo le faccia scomparire del tutto.

Lo sceneggiatore: vivo da tutta la vita sulle rive del Volga, dove sono rappresentate diverse nazionalità e si sente il peso vivo delle tradizioni tramandate dagli antichissimi villaggi della zona. non so se si possa parlare di sparizione di queste culture, forse si, ma molto lenta però.

Il cast è quasi totalmente al femminile, come si è trovato con tutte queste donne?

Ho sempre ottimi rapporti con le attrici, confesso che c'è un intimo piacere a girare un film quasi interamente al femminile.

 

Al produttore del film: come è stato produrre un film così particolare? Ci sono possibilità di vederlo nelle sale italiane?

Beh penso che un produttore deve essere attento e partecipe quando un autore come Alexey propone un progetto simile, la cultura del proprio popolo deve essere al centro di una produzione, chi non ha mai letto un romanzo non dovrebbe fare il produttore. Saremmo onorati di mostrare il film in Italia, consideriamo il vostro popolo attento e culturamente adatto a capire la cultura russa e il suo cinema. ci sono varie proposte di case distributive italiane, le vaglieremo con interesse.

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