Come eravamo, di Sydney Pollack

Uno dei capisaldi del filone romantico che Pollack aveva ripudiato. Ma poi è il film che si è riappropriato del cineasta nel corso degli anni. Mercoledì 8 giugno, ore 21.30, La7D

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Che cos’è un addio? Ci sono molti modi per lasciarsi. Anche dopo un incontro, un bacio appassionato, una notte a letto. Forse per questo Come eravamo, nel filone sentimentale, è tra i film più disperati. Perché non concede tregua, perché nega il futuro già dalle note di The Way We Were di Marvin Hamlish – che aveva ottenuto l’Oscar – che segna già il tempo del rimpianto, che accentua la nostalgia, che appare come la rappresentazione (all’inizio degli anni ’70) di una Hollywood e un cinema che non ci sono più.

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Un set da vecchio musical, la rappresentazione del maccartismo, un viaggio nel tempo da metà degli anni ’30 fino all’inizio degli anni ’60. Con due cuori agli antipodi. Da una parte c’è Katie Molosky, una militante comunista che si innamora di Hubbel Gardiner, uno scrittore di talento che poi va ad Hollywood e non riesce a non cedere ai copromessi.

robert redford barbra streisand come eravamoLa storia d’amore sullo sfondo della Storia come in La mia Africa. Come eravamo era stato concepito su misura per Barbra Streisand e Pollack l’aveva quasi ripudiato dopo i dissidi che aveva avuto con lo sceneggiatore Arthur Laurents (il film si basa sulle sue esperienze autobiografiche). Quest’ultimo aveva infatti scelto il regista dopo aver visto Non si uccidono così anche i cavalli? ma si era ben presto pentito della sua scelta e rimae addirittura inorridito quando vide il primo montato.Ma il suo essere spezzettato (doveva durare più di due ore e si sente) è anche la sua magia. Sembra un film francese recentissimo. Un Desplechin o Assayas piombati nella Hollywood d’inizio anni ’40.

Stavolta non sembra essere un cineasta che si appropria del suo film. Ma, al contrario, un film che si appropria del suo cineasta. E ciò non è dovuto all’enorme successo che Come eravamo ha avuto al box-office ed è diventato tra i capisaldi dei drammi romantici. Inquadrato maggiormente nella filmografia successiva piuttosto che in quella precedente del cineasta, Come eravamo è un film di attimi, di istanti rubati, di ‘destini incrociati’ (come il titolo del bellissimo film realizzato dal regista nel 1999) dove il corpo di Robert Redford (qui alla terza collaborazione con Pollack dopo Questa ragazza è di tutti e Corvo rosso non avrai il mio scalpo) diventa quasi il volto riconoscibile di un cinema vorticoso nella sua trasparenza, che attraversa il tempo e che sembra sempre sfuggente, inafferrabile.

barbra streisand robert redford come eravamoE oggi Come eravamo è ancora attualissimo per come sa raccontare l’incomunicabilità di coppia. C’è lo slancio del desiderio e l’impossibilità della ragione. Ci sono sguardi (il primo sguardo della Streisand su Redford che ha gli occhi chiusi), istanti impercettibili (Hubbel che allaccia la scarpa a Katie) e ogni incontro che potrebbe sempre essere l’ultimo. Con la distanza dei loro dyue mondi che è siderale. Hubbel ha il suo gruppo di amici. Katie non ne ha e punta tutto su di lui. Vorrebbe possederlo, cambiarlo, renderlo migliore. Com’è il desiderio femminile di quasi ogni donna quando conosce un uomo. Lui è attratto e respinto. Non sa dire di no. Ma neanche di sì.

Come eravamo ha dialoghi che pesano sui personaggi come macigni (“Tu non parli, dai lezioni” dice lui a lei), ci sono le dissolvenze su un tempo che passa. I migliori anni della nostra vita. Come la locandina del film di Wyler che si vede. O le maschere come la festa con i travestimenti alla Fratelli Marx. In un film  dove il cinema cerca inutilmente di rendere perfetta una storia d’amore che non funziona. Perché Come eravamo “è la storia di una storia che non va” (come ha detto mia moglie Elena). Che cos’è un addio?

 

Titolo originale: The Way We Were
Regia: Sydney Pollack
Interpreti: Robert Redford, Barbra Streisand, Bradford Dillman, Patrick O’Neal, Viveva Lindfors, Lois Chiles
Durata: 120′
Origine: USA, 1973
Genere: drammatico

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
4.3
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Il voto dei lettori
3.67 (3 voti)
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