FILM IN TV: "Dune" di David Lynch

"Dune" è un kolossal che scopre nuove dimensioni e che crea inquietudini profonde; é la conferma dello stile di David Lynch che si manifesta all'interno di un genere specifico (la fantascienza) dopo avere già contaminato e letto in maniera personalissima il fanta-horror e il dramma d'epoca vittoriana. Sabato ore 3:55 Italia 1.

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Avrebbero dovuto realizzarlo Ridley Scott o Alejandro Jodorowsky, il film tratto dalla saga fantascientifica di Frank Herbert ambientata sul pianeta Dune. Poi, come spesso capita nel mondo del cinema, le cose sono andate diversamente e la regia é stata affidata all'allora emergente David Lynch, reduce all'epoca da un lungometraggio di esordio cult (Eraserhead-La mente che cancella) e dal successivo The Elephant man candidato a ben otto nominations agli Oscar del 1980. Dune é un viaggio all'interno di un pianeta, nell'oscurità e nel mistero di un luogo colpito dalla siccità e che, proprio nell'eterna siccità, gli spietati invasori vorrebbero relegare. E' un kolossal che scopre nuove dimensioni e che crea inquietudini profonde; é la conferma dello stile di David Lynch che si manifesta all'interno di un genere specifico (la fantascienza) dopo avere già contaminato e letto in maniera personalissima il fanta-horror e il dramma d'epoca vittoriana. Dune é uno dei film ingiustamente più misconosciuti (dalla critica) di Lynch che ha portato in un'ambientazione fantascientifica ben precisa il suo alto potenziale visionario. L'acqua, elemento così prezioso e raro sul quel pianeta, si espande in gocce dilatate sullo schermo e fa diventare il film (che ha trovato uno dei suoi estimatori proprio nello scrittore Frank Herbert – prestatosi anche come consulente per dipanare l'intricata struttura narrativa del film) un oggetto che sembra necessitare di uno spettatore disponibile a "nuove visioni". Le luci, le scenografie che sembrano dipinte, testimoniano la complessità dell'operazione. I vermi enormi che strisciano sotto la sabbia del deserto sono un'invenzione del mago degli effetti speciali Carlo Rambaldi ma sembrano al tempo stesso dipinti su una tela da un artista in continua sperimentazione. E si sa che Lynch, oltreché regista, é anche fotografo, pittore, disegnatore di strisce di fumetti. Le immagini di Dune sono avvolte in colori bui, gli interni sono dominati dall'oscurità che avvolge i grandi scenari, i personaggi oppressi che abitano il pianeta sono costretti a indossare tute speciali, a rimanere ingabbiati in quei "contenitori" di corpi umani, studiati affinché possano venire riciclati i liquidi del corpo. E altri esseri producono piaghe e bubboni a partire da quel disgustoso e crudele barone a capo dei tiranni. Sorprendente e depistante, Dune é un kolossal con un cast davvero eterogeneo in cui si trovano attori dalla lunga e significativa carriera cinematografica (Max Von Sydow, Silvana Mangano), cantanti in splendida forma (Sting), nomi legati dal tempo al cinema di Lynch, come Jack Nance (era il protagonista di Eraserhead e in Dune interpreta il ruolo di Nefud) e Kyle MacLachlan che diventerà un corpo ben riconoscibile nelle opere successive del regista (da Velluto blu al Twin Peaks televisivo e cinematografico).

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DUNE di David Lynch (USA 1984); con K. MaClachlan, S. Mangano, J. Ferrer, M. Von Sydow; sabato ore 3:55 Italia 1.

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