FILM IN TV: "Frank Costello faccia d'angelo" di Jean Pierre Melville

"Non c'è solitudine più profonda di quella di un samurai, se non quella di una tigre in una giungla". Questa potrebbe essere l'epigrafe che marchia gli ultimi attimi del lupo solitario Frank Costello, ma che segna indelebilmente tutti i dannati eroi di Jean Pierre Melville. Mercoledì 5/10 ore 1:55 Rete 4.

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Un' appartamento immerso nelle tenebre, una figura staziona nel buio fumando una sigaretta, come unica compagnia ha un uccellino in gabbia che non osa nemmeno cinguettare.  Sdraiato sul letto c'è un lupo solitario, pronto in ogni momento a colpire la sua preda, una killer gelido dalla faccia d'angelo: Frank Costello (Alain Delon). Poche parole, gesti misurati, sicuri, lenti, freddi movimenti compiuti come rituali da ripetere all'infinito in attesa dell'attimo in cui si gioca tutto. Assoldato per far fuori il gestore di un night Costello porta a termine la missione lasciandosi dietro qualche traccia e i forti sospetti della polizia. Abbandonato da chi aveva comprato il suo infallibile revolver, si troverà a doversi guardare le spalle dai pedinamenti della polizia e da chi lo vuole far fuori perché si porta dietro troppi segreti. Le Samurai, questo il titolo originale del film di Jean Pierre Melville, è tratto dal romanzo Ronin di Joan McLeod – riportato sul grande schermo nel 1998 da John Frankenheimer.  Frank Costello, faccia d'angelo è il secondo capitolo della personale quadrilogia nera del regista  parigino che trova nell'algida interpretazione di Alain Delon la perfetta maschera del sicario a pagamento. L'universo melvilliano è una notte senza fine, popolata da figure che vivono ai margini della società, defilate, silenziose costrette a fuggire dal proprio destino in un continuo labirinto senza fine. Pronte ad affrontare le fregature del loro stesso gioco, che in pochi chiamerebbero vita, pregustando ogni infinito attimo come se fosse l'ultimo. Impermeabile, cappello, sigaretta e sempre una pistola in tasca pronta a far fuoco. Niente sentimenti, poche parole, ogni gesto è consumato con un interminabile calma, ogni nervo è saldamente tenuto sotto controllo, ogni passo falso potrebbe costare il fallimento, e come afferma lo stesso Costello " Io non perdo mai".  Una creatura che solo un regista profondamente americano, o come dicono oltralpe l'Americain, come Melville poteva tratteggiare e scolpire così profondamente con uno stile crudo, essenziale, a tratti un vero e proprio compendio del genere noir metropolitano.

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FRANK COSTELLO FACCIA D'ANGELO di Jean Pierre Melville
con Alain Delon, Nathalie Delon, Francois Perier
Francia/Italia 1967 (107')
Mercoledì 5 ottobre Rete 4


  

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