FILM IN TV: "Schegge di follia" di Michael Lehmann

Di follìa proprio non ce n'è nell'opera per immagini che segna l'esordio alla regia di Michael Lehmann. Tutto al contrario: un ferreo cinismo calcolatore abbatte con noncuranza tutti i valori di una società nata per esplodere. Venerdì 28 luglio ore 1:35 Raitre.

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Che ruolo può avere la morte in un mondo malato come quello che J.D.  vorrebbe cancellato? Forse può risolvere il problema delle differenze sociali, che rendono impraticabile la sana convivenza tra differenti prototipi della specie umana. Oppure può aiutare una ragazzina dal carattere troppo debole a liberarsi di quel peso che le impedisce di essere sé stessa fino in fondo. O ancora può regalare un'anima nuova e fresca di bucato a chi non ha mai neppure scoperto di averne una. In ogni caso l'assenza di qualcuno può procurare più benefici di quanti ne sia in grado di generare la sua presenza. Addirittura riesce a far germogliare solidarietà dove prima c'era solo autentica  e reciproca indifferenza. I media sono lì ad attendere, per rendere di dominio pubblico il tanto privato sapore di una tragedia, già valanga ancor prima di scendere a valle.  

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Di follìa proprio non ce n'è nell'opera per immagini che segna l'esordio alla regia di Michael Lehmann. Tutto al contrario: un ferreo cinismo calcolatore abbatte con noncuranza tutti i valori di una società nata per esplodere. La ribellione giovanile? Superata. La famiglia? Un'idea che fa fatica a diventare realtà. La vita? Una continua quanto effimera ricerca della popolarità. Scuola e chiesa si contendono l'educazione delle giovani folle, rivelandosi entrambe inadeguate. L'amore sembra essere diverso. Sembra avere il potere di cambiare chi ne viene rapito, ma non è che un illusione di cui liberarsi il prima possibile. Il disinganno regna sovrano, facendosi largo tra i ritmi sonori e le capigliature voluminose degli anni '80.


Se non fosse per quegli abiti un po' fuori moda e l'aspetto acerbo di Winona Ryder (Veronica) e Christian Slater (J.D.). Se non sapessimo che Shannen Doherty (Heather Duke) ancora non ha idea del sucesso che le pioverà addosso dall'interpretazione del personaggio di Brenda Walsh nel cult tv  Beverly Hillls 90210, ci cascheremmo. Potremmo pensare di essere davanti ad un'interpretazione ironica e dissacrante, anche se a volte sopra le righe, del tempo presente di cui siamo testimoni. Gli elementi ci sono tutti: la ricerca di un senso nel mucchio di banalità di cui la società si fa portavoce, il carattere onnipotente dei mezzi di comunicazione di massa, il potere coesivo di una tragedia all'interno di una comunità (un esempio fra tutti la strage dell'11 settembre). E invece no, possiamo stare tranquilli. È solo un vecchio film impertinente, da godere fino all'ultima carica di dinamite.

Titolo originale: Heathers


Regia: Michael Lehmann


Interpreti: Winona Ryder, Christian Slater, Shannen Doherty, Lisanne Falk, Kim Walker


Origine: USA, 1989


Durata: 102'


Venerdì  28 luglio ore 1:35 Raitre

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