Mark Neale torna a documentare il campionato di MotoGP, sua vera ossessione cinematografica, in un film che ancora una volta traccia la recente storia della massima categoria di moto su pista e dei suoi protagonisti. Se il suo ultimo lavoro Fastest seguiva nel dettaglio la stagione 2010, Fino all’ultima staccata assume una prospettiva più ampia, pur dedicando l’ultima parte della sua durata interamente alla stagione 2013. Il discorso che Mark Neale porta avanti attraverso la voce fuori campo di Brad Pitt è una vera e propria riflessione intima e generazionale sui piloti che hanno scritto la storia del motoGP.

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Si parte dalla titanica figura di Valentino Rossi, elemento chiave del campionato a partire dal 2002, per poi passare alle “nuove leve” che hanno saputo raccogliere il guanto di sfida lanciato da un irraggiungibile Rossi (Pedrosa, Lorenzo, Stoner e Simoncelli su tutti), fino ad arrivare alla terza generazione del fuoriclasse, rappresentata dal giovane ed irruento Marc Marquez.
Difficile capire fino in fondo la mentalità di questi gladiatori, e Mark Neale cerca un approccio diretto, senza fronzoli. Sono i piloti a parlare, al di fuori della pista, oltre la gara: cosa significhi la rivalità tra di loro, ma anche il bisogno di un constante miglioramento che non si riduce a raggiungere una velocità sempre maggiore ma una simbiosi con la moto, vera e propria estensione del corpo. Non conta neanche lo spettacolo e tutto quello che c’è intorno, come lascia intendere il ritiro di un Casey Stoner all’apice della carriera, ma ormai insofferente verso l’inevitabile circo mediatico puntato sui piloti.

La gara è insomma una lotta contro se stessi, le proprie capacità ed i propri limiti, ma soprattutto, una sfida verso morte. Ed è proprio la morte a creare una voragine nell’esperienza dello sport: il tragico incidente che costa la vita a Marco Simoncelli è un momento di rottura incredibile, che riconduce tutti questi idoli della velocità ad una fragile dimensione umana.

Fino all’ultima staccata è un documentario anche (e soprattutto?) per i non appassionati, perché Neale cattura perfettamente l’essenza della MotoGp senza bisogno di premere sull’acceleratore e rischiare uno scivolone all’ultima curva, raccontando così una semplice storia di sei rivali: terribilmente umani ancora prima che eroi.

Titolo originale: Hitting the Apex

Regia: Mark Neale

Interpreti: Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Casey Stoner, Dani Pedrosa, Marc Marquez

Distribuzione: The Space Cinema

Origine: Usa 2015

Durata: 100′

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