I documentari di TODOMODO

Alphaville Cineclub propone, dal 2 al 5 aprile 2009, la rassegna dedicata ai lavori di un gruppo di filmaker indipendenti

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Alphaville Cineclub
Roma Via del Pigneto 283
i documentari di TodoModo
2/5 aprile ‘09
 
 
Alphaville Cineclub propone, dal 2 al 5 aprile 2009 compresi alle ore 21.00, nella sua sede di Via del Pigneto 283, la rassegna ‘I documentari di TodoModo – il cinema del presente’, dedicata ai lavori di un gruppo di filmaker indipendenti da tempo attivi in Italia con una variegata produzione di documentari sin dal 2001, spesso vincitori di importanti festival di settore.
 
TodoModo è composto da Claudio Di Mambro, Luca Mandrile , Umberto Migliaccio e Marco Venditti.
 
In alternativa alle diffuse rappresentazioni di claustrofobici scenari di finzioni domestico-esistenziali,il collettivo intende proporre sguardi documentari di più ampio respiro su una realtà storico sociale multiforme ed in continua trasformazione. Al di là di ogni illusorio tentativo di fedele documentazione o riproduzione del reale, l’obiettivo è di riuscire a interagire con i protagonisti delle storie che si raccontano. TodoModo ha all’attivo numerosi lavori documentari che, per quanto diversi tra loro, condividono la stessa attenzione per personaggi o vicende storico-sociali considerate marginali o che rischiano di scomparire dalla memoria collettiva.
 
La rassegna prevede una selezione di lavori del gruppo scelti tra la produzione 2001/2008, introdotti dagli autori che incontreranno il pubblico anche a fine visione.
 
Si inizia giovedì 2 aprile con la serata “Ritratti d’artista” che prevede la proiezione di “Nico d’Alessandria, un delirante insuccesso” (2001). Il medio metraggio è un ritratto-documentario dedicato a Nico d’Alessandria, regista indipendente dell’underground roma no (1941-2003), autore di “L’imperatore di Roma”, ‘l’amico immaginario’, ‘Regina Coeli’. Qui racconta la sua visione del cinema, il rapporto con delirio e follia, il suo incontro con l’attore Victor Cavallo, da lui diretto ne “l’amico immaginario”. Il documentario ha vinto in quell’anno il GenovaFilmFest ed il Maremmadocfest.
 
A seguire verrà proiettato “La morte mi fa ridere, la vita no! Piero di Livorno” (2004), documentario girato in miniDV e super8 che racconta, attraverso le testimonianze di una dozzina di amici, la storia dei rapporti tra Livorno e Piero Ciampi (1934- 1980), cantastorie anarchico maledetto degli anni settanta, indimenticabile per la sua musica ed i suoi testi. Questo ritratto appassionato di un uomo e della sua città è stato secondo premio al 23° BellariaFilm Festival Anteprima 2005.
 
Venerdì 3 aprile, serata dedicata alla scuola, è prevista la proiezione de “I malestanti trent’anni dopo”(2003), lavoro autoprodotto che segue di trent’anni il noto sceneggiato “Diario di un maestro” di Vittorio de Seta , protagonista Bruno Cirino, straordinario esperimento di didattica alternativa in una scuola del quartiere periferico di Roma ,Tiburtino III.
La troupe di TodoModo ha ritrovato 12 dei 16 protagonisti del lavoro di De Seta, oggi quasi tutti quarantacinquenni e, con il sostegno dello stesso De Seta, li ha ripresi ed intervistati per conoscere il seguito delle loro esperienze di vita.
I malestanti (neologismo inventato da uno degli alunni del falso maestro Bruno Cirino in opposizione ai benestanti dei quartieri ricchi della città) è diventato anche un libro che ospita interviste a Vittorio De Seta , Callisto Cosulich ed al direttore della fotografia Luciano Tovoli , da cui saranno tratte letture a cura dell’attore Ciro Damiano .
A seguire si potrà vedere il documentario “Insideout”, risultato finale di un laboratorio cinematografico tenutosi da febbraio a maggio 2004 in orario extrascolastico, presso l'Istituto Statale d'Arte Roma 2, la stessa scuola nella quale trent’anni prima Vittorio De Seta aveva girato il film Diario di un maestro.
Oggi un gruppo di ragazzi e ragazze tra i 14 e i 19 anni raccontano in prima persona, attraverso un utilizzo consapevole degli strumenti audiovisivi, diversi aspetti della loro vita al di fuori del tempo scolastico: creatività, rapporti familiari, droghe, incontri con coetanei stranieri e in particolare Rom sono alcune delle tematiche che compongono il quadro delle esperienze in continuo divenire proprio di ragazze e ragazzi di questa fascia d’età. Primo Premio TekFestival 2005.
 
Sabato 4 aprile, per la giornata dedicata alla memoria ed ai luoghi, potremo assistere alla visione di tre documentari. “Ma l’amor mio non muore” (2007) racconta, attraverso le diverse storie di vita, l’esperienza di ribellione e di lotta vissuta da una generazione cresciuta interamente durante il ventennio della dittatura fascista.
Chi sono e come vivono oggi i protagonisti di allora, come leggono gli avvenimenti di quegli anni anche alla luce dei continui tentativi revisionistici e più in generale di fronte al crescente rischio dell’oblio?
Alla fine essere partigiani e partigiane non vuol dire solamente aver vissuto un’esperienza di 20 mesi di guerra civile, tanto che gli echi di quella storia risuonano ancora oggi sia nelle vite dei protagonisti di allora che nelle contraddizioni della contemporaneità.
“Pontos” (2008) descrive l’Isola di Ponza attraverso tre storie, ognuna introdotta da poesie di Franco De Luca , scrittore isolano. Il racconto di una comunità, attraverso i suoi abitanti ed i suoi emigranti, diviene punto di analisi dei più significativi processi di trasformazione che la globalizzazione sta esercitando sulle nostre società. Analizzando il locale si cerca di trovare chiavi di lettura valide per una situazione più generalizzata.
Chiude la serata la proiezione del medio metraggio “ Sempre allo stesso modo”.
 
La rassegna termina domenica 5 aprile con la serata denominata “ Vite ai margini” dove verranno proiettati quattro documentari brevi prodotti dalla TodoModo in diversi periodi , tra cui spicca “ Valeria, La reina de la noche” (2001); Valeria è stata il primo transessuale operato in Spagna nel 1985. Ballerina di flamenco all'inizio della sua carriera, oggi vive a Ibiza dove gestisce un locale di appuntamenti, l'Acquario. Esuberanza e senso degli affari hanno trasformato Valeria nella Reina de la Noche , una vera e propria istituzione sull'isola, simbolo di dissolutezza e libertà sessuale. Criticabilissima, poiché guadagna sfruttando le altre, Valeria non si nasconde dietro facili ipocrisie e mostra generosamente tutta la sua complessa personalità.
In allegato il programma delle quattro giornate.
Saranno presenti gli autori.
Introduzione a cura di Patrizia Salvatori e Simone Ghelli.
 
 
3393618216/ 3388639465
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