I FILM IN TV – Film della settimana: DARKMAN di Sam Raimi

Cinema della mutazione, corpi mascherati e/o sfigurati in un horror/fantastico tenebroso ma anche di struggente romanticismo. Sam Raimi prima del dittico "Spiderman" in uno degli esempi più dinamici, fantasiosi e umanisti del cinema iperrealista hollywodiano degli anni '80 e '90. Sabato 16/7 ore 22.50 Italia 1

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Sam Raimi prima del dittico su Spiderman. Ancora corpi mascherati o sfigurati (Alfred Molina in Spiderman 2), ma anche traiettorie oscillanti all’interno dello spazio metropolitano. In Spiderman 1 e 2 è New York, in Darkman è Los Angeles. Ma già da questo film si afferma prepotentemente la genialità di uno dei migliori cineasti hollywoodiani degli ultimi vent’anni che combina effetti macabri da puro horror come in La casa e La casa 2 recuperando anche frammenti dal genere negli anni Trenta come i freaks di Browning o i film della Universal, con forme di fantascienza con effetti da sparizione (l’entrata/scomparsa dal campo visivo come L’uomo invisibile). La cinefilia di Raimi però non è mai accademica ma sanguigna come quella di Tarantino.

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Protagonista del film è un giovane scienziato, Peyton Westlake (Liam Neeson) che sta portando a termine una ricerca sulla pelle artificiale. Un giorno la sua fidanzata Julian (Frances McDormand), un avvocatessa, dimentica nel suo laboratorio un documento scottante. Un organizzazione criminale, per ottenerlo, tortura ferocemente Peyton e manda a fuoco l’edificio dove lavora. Lo scienziato resta sfigurato ma sopravvive e decide di vendicarsi assumendo di volta in volta le sembianze dei gangster che lo hanno ridotto in quelle condizioni.

 

Autentico cinema della mutazione quello di Raimi, pieno di icone che riprendono forma come, per esempio, il fantasma dell’Opera, ma anche opera di una densità dark avvolgente dove, come nei due Spiderman, le forme visive del fiumetto sembrano prendere forma corporea. Al tempo stesso però Darkman è anche un film di un disperato romanticismo che posa lo sguardo sulla sofferenza individuale (fisica e mentale) e che si mostra complice con il tragico isolamento del protagonista come hanno fatto Lynch con The Elephant Man e Bogdanovich con Dietro la maschera. Uno dei film più importanti, più significativi del regista statunitense e uno degli esempi più dinamici, fantasiosi e umanisti del cinema fantastico/iperrealista hollywodiano degli anni Ottanta e Novanta.

 

 

 

DARKMAN, di Sam Raimi
con  Liam Neeson e Frances McDormand

USA 1990 (96′)
Sabato 16 luglio ore  22.50 Italia

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