"Il cavaliere oscuro. Il ritorno", di Christopher Nolan


Fuori dal controllo di Nolan c'é quasi un melodramma rovesciato, con le ombre di David S. Goyer (presente forse ben oltre il soggetto per il quale risulta accreditato) con Anne Hathaway tra Sciarada e Michelle Pfeiffer

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il cavaliere oscuro il ritornoForse il vero regalo al film di Christopher Nolan è stato fatto dal David Letterman Show, con il finale uscito di bocca al conduttore davanti a una stupita e divertita Anne Hathaway, che in Il cavaliere oscuro. Il ritorno, percorre (quasi) da sola un film a parte, tra l'elasticità di Maggie Cheung in Irma Vep, la Catwoman 'burtoniana' di Michelle Pfeiffer ed Audrey Hepburn di Sciarada. Stavolta è lei la figura mutante davanti a un im/mobile Bruce Wayne, fuggiasco da 8 anni, dopo la morte di Harvey Dent. Ora però c'è un pericolo maggiore che minaccia Gotham City e rischia di distruggere la città.

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Certo Nolan, nel corso del tempo, ha cercato di appropriarsi completamente di Batman, di muoverlo come una sua pedina nei tortuosi labirinti mentali come Memento e Il cavaliere oscuro. Lascia dissolvere Christian Bale per poi riappropriarsi del suo volto frantumando invece la maschera, accumula suoni come per spingere al massimo il suo già incontrollabile delirio visivo che mostra gli evidenti limiti proprio nelle scene d'azione, con tutta la parte iniziale in aereo che appare subito sbiadita davanti un qualunque film della saga di 007 o Mission: Impossible. Inoltre il suo controllo vuole essere totale, immagini già delineate come per orientarle secondo la disposizione di chi le ha costruite nella mente dello spettatore. Ma nella trilogia di Batman (in Batman Begins e qui ancor più che in Il cavaliere oscuro, forse in collisione con la Warner) qualcosa va fuori controllo, malgrado le smisurate ambizioni in cui si cerca anche il confronto aperto con Kubrick, evidente nella scena del ballo tipo Eyes Wide Shut dove viene negato però qualunque 'girotondo' da Schnitzler.
 

anne hathaway e christian bale in il cavaliere oscuro il ritornoIn Il cavaliere oscuro. Il ritorno le torture mentali di Nolan si alterano in quello che diventa un autentico spettacolo della distruzione, di un cinema che all'improvviso viene fatto esplodere (Gotham City e la scena dello stadio sono forse metafora delle architetture reali e/o immaginate del cinema del regista inglese) e che ingloba. In tutto questo movimento vorticoso, dove le immagini dall'alto o le spaccature che si creano nelle strade danno forma a una verticalità abissale abbastanza seducente e inconsueta per il cinema di Nolan (e che si esplicita in tutta la sequenza del pozzo, al tempo stesso più irritante della prigionia videoclip di Fuga di mezzanotte ma anche abbagliante nella disperata ricerca di luce proprio come bisogno fisico). Bruce Wayne/Batman. Il doppio viene negato. Lui un po' vampiro, un po' cavaliere errante da western costretto a riprendere in mano la sua tuta così come il cowboy stanco la pistola. La maschera ha i suoi strappi, non quelli fisici bellissimi di Spider-man 2 nel momento culminante in cui cerca di arrestare la metro che corre all'impazzata ma rispetto all'ultimo Amazing Spider-Man o The Avengers c'è un tormento autentico, toccante che negli ultimi film tratti dai fumetti era evidente soltanto nell'ottimo X-Men. L'inizio.

Ed è per questo che forse il film ha delle tracce di un melodramma che poi viene rovesciato, con le lacrime di Tom Hardy che anche solo per un istante riportano alle cicatrici e alle zone d'ombra della maschera di Mickey Rourke di Johnny il bello. La sensazione è spesso simile. Che Nolan abbia maggiori capacità nel preparare le scene più imponenti e che poi sprechi una buona parte della loro tensione proprio nel momento in cui si esplicita. Ma gli spettri di Inception qui prendono forma. E' come se Joseph Gordon-Levitt e Marion Cotillard abbiano voluto riprendersi (più di) qualcosa dal film precedente. Autentiche figure contrapposte. Quasi il detective e la dark-lady, schermi noir di un cinema in cui le ombre sembrano appartenere a David S. Goyer (nei credits tra gli autori del soggetto, in realtà forse c'è molto di più), tra Blade e Dark City.

E Letterman ci ha messo del suo, creando un'attesa che poi ha preso alla gola trasformando forse Il cavaliere oscuro. Il ritorno in qualcosa di diverso da quello che poi è.

Titolo originale: The Dark Knight Rises

Regia: Christopher Nolan

Interpreti: Christian Bale, Michael Caine, Gary Oldman, Anne Hathaway, Tom Hardy, Marion Cotillard, Joseph Gordon-Levitt, Morgan Freeman

Distribuzione: Warner Bros. Pictures

Durata: 164'

Origine: USA, 2012

 

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    11 commenti

    • Apprezzo molto questo sito…trovo sempre spunti e visioni interessanti…non capisco peró l'eccessivo intellettualismo di certe recensioni. In questa per esempio: non viene illustrata e commentata la trama e il suo sviluppo. Non vengono illustrate e commentATE certe scelte narrative e tecniche del regista…non viene dato un giudizio complessivo all'opera…non dico che tutte le recensioni debbano contenere questi elementi ma a volte quelle di SS. Mi sembrano vacue e completamente scollegate dai film commentati…recensioni come queste Mi sembrano solo dei vagheggiamenti filosofico-culturali uniti a un pizzico di seghe mentali messe abbastanza a caso… Ma dovevo capirlo quando ho letto il termine bellissimo associato a spider man 2….

    • Infatti, Sentieri Selvaggi parla di tutto tranne che di cinema e lo fa anche male. Gente come Emiliani (che chissà che bei soldini ha preso per questo articolo alla faccia di tanti italiani che non riescono ad arrivare alla fine del mese) andrebbe arrestato per truffa, mandato in galera ma poi deve essere buttata via la chiave

    • Spiderman 2 e'un film molto bello.Punto.La trilogia di batman nelle mani di Nolan e'una meraviglia per gli occhi e la mentePunto..Batman returns di Burton,e'l'unico film su un supereroe dei fumetti,perche'di questo stiamo parlando,FUMETTI,che centra completamente l'obiettivo.Punto.Sono critiche e sensazioni soggettive,ma ho come la sensazione che Nolan e Michael Mann siano diventati la stessa persona.Sono uscito dal cinema e avevo una maledetta voglia di rivedermi Collateral.Poi invece ho rivisto The Heat.E il deja vu' mi e'salito a palla.Mi piace questa trilogia,ma su un livello prettamente intellettuale,e quindi oltre al buon divertimento,la penso esattamente come Cronemberg.Sorry.

    • E per la cronaca,la scena di ballo di cui sopra,non ricorda Eyes Wide Shut,ma e'un dichiarato omaggio alla scena con Pfiffer e Keaton del citato Batman Returns.Alle volte non occorre andare cosi'lontano………….

    • EPICO, IMMENSO, 2 ore e 40 tese ed emozionanti!!!!
      Detto questo, la recensione di Simone Emiliani è una boiata pazzesca!
      La cosa che mi dispiace di più e che si trova all'interno di magazine che io stimo moltissimo!
      La domanda è, ma di cosa diavolo parla la recensione e dove vuole andare a parare? Letterman, Fuga di mezzanotte, Kubrick non c'entrano niente!!! Perchè piuttosto non ci si è limitati a parlare del film in sè, invece di cercare sempre questi rifermenti esterni (come gran parte dei critici fanno) che poi neanche ci sono?!?!
      PARLATE DI CINEMA QUANDO SCRIVETE, PARLATE DEL FILM CHE AVETE APPENA VISTO E SOPRATUTTO PARLATENE IN MODO TALE CHE LA GENTE CHE LEGGE POSSA CAPIRVI!!!

    • Lucio il bello

      preferisco Simone Emiliano a questi commendi insipidi e pregiudizievoli. Ma perchè li pubblicate!? Censurate Censurate!

    • Film mediocre. Nolan è uno sopravvalutato. Se The Mad ha tutte queste cose interessanti da dire, la scrivesse lui la recensione con i rigerimenti che vuole. Mi raccomando senza Letterman eh. E che si parli di CINEMA eh. Così magari la sostituiscono e pubblicano la sua al posto di quella di emiliani

    • Lucio il bello

      ma se pubblicano la recenzione di The Mad, Emiliano gli restituisce pure li sordi che s'è preso?

    • Roberto di IAC

      cioè ancora scene d'azione scadenti in un film di Nolan? Ma perché non le fa girare a qualcun altro?

    • Lucio sinceramente non sono commenti insipidi e pregiudizievoli…non voglio fare il professorone.. Critico solo certi collegamenti e certi voli pindarici molto tirati per i capelli e a parer mio velleitari quando magari parlare un pó piú della sostanza del film non sàrebbe male. Per esempio in questa recensione: le divagazioni su letterman, la teorica citazione kubrikiana di eyes wide Shut ( é invece una esplicita citazione al secondo Batman di burton, ed é palese) mi sembrano un pó inutili.. Poi non voglio insegnare il mestiere a nessuno. Nessun pregiudizio nei confronti di un sito che amo e che seguo continuamente

    • Su di un piano prettamente visivo il film è perfetto. Nolan controlla tutto, anche troppo. Attori centratissimi, montaggio dinamico, colpi di scena. Ma che cosa ha a che fare tutto questo con Batman ? Per me è la storia che non funziona… E' tutto troppo eccessivo, troppo fuori misura, per un (super) eroe che si è sempre caratterizzato rispetto ai suoi consimili per la sua umanità… Gotham semidistrutta e la solita bomba al neutrone che sta per esplodere, e tutto questo ci si chiede "a che pro"? Cosa ci guadagna Bane, quale nuovo mondo deve nascere, se fuori Gotham tutto resta uguale ? E poi che ci fa Wayne in fondo a quel pozzo per venti minuti di film? Bellissima idea, ma non è questo Batman, almeno non per me… Nolan è un grandissimo regista, ma non è riuscito a restituirci nè il Batman di una volta (quello ingenuo alla Burton) nè quello postmoderno di Miller. Mi sono detto che se al posto di Batman ci fosse stato un Jason Bourne qualunque, il film avrebbe funzionat …