Il Corvo 3

Il terzo episodio della saga de "Il Corvo", diretto dall'esordiente Nalluri, mette in scena un film senza corpo, formato da immagini già viste, già percepite

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Analisi di un flop. Clamoroso fiasco al botteghino in Usa, arriva in sordina in Italia il terzo episodio della saga de "Il Corvo", diretto dall'esordiente Nalluri, shooter senza originalità, che mette in scena un film senza corpo, formato da immagini già viste, già percepite, che Nalluri trasforma e monta insieme in un film che ne rievoca tanti altri senza rivederne nessuno. "Il corvo 3" è, in questo senso, un film senza anima, cioè senza sguardo, segno forse di una mancanza di coraggio che accomuna molti registi anonimi della Hollywood contemporanea. Del primo Corvo, con la sua particolare messa in forma di un immaginario gotico postmoderno, rimane una traccia mestica che solo ogni tanto fa capolino nel film. Il resto si sviluppa senza sviluppo, senza creazione, come se il corpo vuoto una volta incarnato dall'icona Brandon Lee fosse solo un guscio ormai privo di vita. Se la regia è creazione di realtà, Nalluri è lontano anni luce dal fare regia. Ogni sequenza del film, ogni dialogo (compresi quelli di un Fred Ward redivivo e visibilmente stanco), sembrano più che altro pallide ombre di un cinema che Nalluri tenta inutilmente di evocare, come nella sequenza dell'uccisione del poliziotto da parte di Alex Corvis (sic!), in cui il tutore dell'ordine sorprende due ragazzine al volante di un auto e, fermatele, comincia a molestarle chiedendogli favori sessuali. La mente corre immediatamente alla scena apparentemente simile de "Il cattivo tenente" di Ferrara, ma lo scarto è evidente e la differenza salta agli occhi: quanto in Ferrara è gesto che non rimanda se non alla disperazione della mancanza di senso, in Nalluri è solo forma vuota, mimesi automatica, ripetizione priva di senso. Il film procede in questa direzione, per accumulo di inquadrature-ricordo, quasi che l'immagine fosse solo un pretesto – ridotta com'è al ruolo di cliché – per accompagnare la colonna sonora, ricca di brani nu metal che travalicano lo schermo, offrendosi prepotentemente alla percezione, senza un perché. Non c'è niente di più spaventoso del nulla che si offre come parodia di una visione.IL CORVO 3 – THE SALVATION
Titolo originale: The Crow 3 – Salvation
Regia: Bharat Nalluri
Sceneggiatura: Chip Johannesen
Fotografia: Carolyn Chen
Montaggio: Luis Colina, Howard E. Smith
Musica: Marco Beltrami
Scenografia: Maia Javan
Costumi: Chris Aysta
Interpreti: Kirsten Dunst (Erin Randall), Eric Mabius (Alex Corvis), Jody Lin O'Keefe (Lauren Randall), William Atherton (Nathan Randall), Fred Ward (capitano di polizia), Debbie Fan (Barbara Chen), Grant Shaud (Walsh), David Stevens (Tommy Leonard), Dale Midkiff (Vincent Erlich), Bill Mondy (Phillip Dutton)
Produzione: Alessandro Camon, Jeff Most, Edward R. Pressman per Edward R. Pressman Film Corporation/Fallen Bird Productions/IMF Internationale Medien und Film/Jeff Most Productions
Distribuzione: Eagle Pictures
Durata: 102'
Origine: Usa/Germania 2000

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