Il superstite di Paul Wright: la prima clip

Aaron (George MacKay) ne Il Superstite - For Those in Peril

Esordio nel lungometraggio  per lo scozzese Paul Wright con Il superstite – The Those in Peril, una storia segnata dalla tematica della morte affrontata portandosi dietro tutto il peso delle radici. In sala dal 6 marzo

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Invito all'ascolto della lettura e oltre (Apan di Erick Enocksson)

 

Ecco la clip ufficiale in lingua italiana da Il Superstite – For Those in Peril di Paul Wright, film presentato in anteprima mondiale alla Semaine de la Critique (Cannes 66). Il debutto nel mondo del lungometraggio, del regista scozzese, ha ottenuto una lunga

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Aaron (George MacKay), il superstiteserie di riconoscimenti in diversi festival, ultimo approdo risulta la nomination Bafta, nella sezione del miglior debutto di sceneggiatore, regista e produttore inglese .

 

Il viaggio internazionale del film, parte da Cannes con la candidatura al Critics Week Grand Prize (qui i vincitori), attraversa l'Edinmburg International Film Festival garantendo la nomination per il Michael Powell Award for the Best British Feature film (l'excursus delle candidature per il miglior film si completa con il Sidney Film Festival ed il São Paulo International Film Festival) e si conclude, per ora, riportando la vittoria del Douglas Hickox Award (British Indipendent Film Award) e del Best Feature Film, nel contesto dei Bafta of Scotland nel 2013.

 

Il superstite ha poi avuto molte critiche positive. Tra queste il Telegraph, con quattro stelle su cinque, George  MacKay nominato ai Bafta 2014azzarda che potrebbe assicurarsi lo stesso successo di Re della terra selvaggia (In e Out di Sentieri Selvaggi)  di Behn Zeitlin, altra opera prima presentata a Cannes, vincitrice del Gran Premio per la miglior fotografia al Sundance 2012 e candidata a 4 premi Oscar.

 

Così Wright si consolida nel ruolo di regista riconosciuto in Gran Bretagna, e fuori dai confini patri riesce ad erode sempre maggiore attenzione.

 

L'esordio arriva dopo ben tre corti, Believe è pardo d'oro-leopardi di domani, a Locarno 62, (nella competizione internazionale), il successivo Until The River Runs Red è Bafta 2011 per il miglior cortometraggio (l'intervista al regista sul sito ufficiale dei Bafta) e Photos of God è stato nominato per l'orso d'oro (berlinale 60) per il miglior cortometraggio.

 

Si è avvalso, per questo primo lungometraggio, della collaborazione di attori che spiccano nel panorama cinematografico britannico, tra cui George MacKay (Ragazzi miei, Defiance – I giorni del coraggio, Peter Pan) – protagonista principale – che è stato nominato ai BAFTA 2014 nella sezione EE Rising Star Award (diretto ad un attore a scelta tra cinque che abbia dimostrato un eccezionale talento e sia destinato a brillare nel firmamento cinematografico futuro), e per il quale, la collaborazione con Wright costituisce il terzo film, con cui si è presentato nei cinema britannici ad ottobre.

 

Kate Dickie (Prometheus, Red Road, Outcast) interpreta il ruolo di una madre, totalmente compromessa e segnata dalla morte del figlio, com'era accaduto in Red Road.

 

 

Il thriller ambientato nelle oniriche atmosfere scozzesi è incardinato solidamente alla tematica della morte, sulla quale Wright agisce portandosi dietro tutto il peso delle radici. Aaron Aaron alla ricerca del fratello scomparso ne il Superstite - For Those in Peril(George MacKay), dopo un incidente di pesca in cui perdono la vita tutti i suoi compagni compreso il fratello, è l'unico superstite.

 

La tragedia è letta dalla popolazione di una minuscola, quanto 'distaccata' comunità di pescatori (dell'Aberdeenshire, nord-est della costa scozzese), come conseguenza delle responsabilità del ragazzo, sarebbe lui il colpevole secondo una superstizione locale.

 

Il protagonista intento a dimostrare la sua innocenza, ma soprattutto che il fratello non è morto come tutti credono, si reca nello spazio aperto del mare,eElemento magico, che permea la realtà del giovane con elementi metafisici, e che trasla i confini de Il superstite, sempre sfocati, tra la fiction ed il documentario.

 

 

Il Superstite - For Those in Peril Sul The Guardian.com, Mark Kermode, dichiara: "…con il suo sguardo ondeggiante tra vari formati visivi (panoramiche sull'acqua, riprese con il cellulare e super 8) e paesaggi sonori Wright realizza un debutto ipnotico".

 

Fondamentale per la resa è stata la collaborazione con il compositore svedese Erick Enocksson che ha prodotto una colonna sonora tensiva

(qui è possibilile ascoltare Apan del 2011, per il film The Ape di Jesper Gandslandt) e il direttore della fotografia Wendy Cairns che ha impresso l'alternanza di cui sopra (qui sono visibili le foto ufficiali caricate su Instagram dalla Nomad Film Distribution e qui quelle caricate nell'album della pagina Facebook ufficiale).

 

 

Il mare è orizzonte che richiama le esigenze profonde di Aaron riportandole a galla.Il mare, uno dei protagonisti de Il Superstite - For Those in Peril

A questo proposito il regista sostiene: “Il mare è uno dei protagonisti della storia e rappresenta il contrasto tra la paura e il desiderio di andare oltre i propri confini. Il personaggio ne è molto influenzato e durante il film la realtà diventa un forte appiglio per lui. Aaron desidera fortemente che qualcosa accada e vuole sentirsi parte dei cambiamenti della storia del suo villaggio e della sua comunità”.

 

Le onde sono nel loro moto perpetuo, di andare e venire, al contempo passaggio (verso il futuro) e rimozione (del passato).

Il flusso dell'acqua invade la spiaggia e sparge ovunque il desiderio che le cose vengano superate, quello di ritorno cancella i segni della precedente occupazione.

 

Ma Aaron non si ferma all'altalenante avanti e indietro dei flutti, si butta dentro l'acqua con il corpo intero.

Ed è nell'acqua che si annulla la dicotomia fluttuante passaggio/rimozione, l'acqua è solo lo spazio della memoria.Aaron (George MacKay) ne Il Superstite - For Those in Peril 

 

La memoria dell'acqua non si può cancellare, e finchè Aaron è immerso non può gettarsi nel futuro se non affrontando e superando ciò che ha marchiato la (sua) memoria indelebilmente ed a fuoco.

 

Il superstite è frutto del progetto europeo The Tide Experiment, un gruppo composto da diversi attori interessati alla catena distributiva del film. Il principale obbiettivo per il 2013, è stato, portare quattro film, in cinque territori europei (Olanda, Francia, Polonia, Italia, Portogallo), utilizzando modelli di distribuzione Day-and-date (uscita in data simultanea o quasi e Vod). L'esperienza è una delle tre proposte selezionate dalla Commissione europea dopo un invito alla progettazione di strutture volte al miglioramento della circolazione dei film europei nell'era digitale.

 

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