"Indovina chi", di Kevin Rodney Sullivan

Ma quel ragazzo è un bianco! L'America è cambiata, i neri ricchi hanno gli stessi miti dei bianchi, e storcono il naso di fronte alle differenze di colore della pelle. Ma è solo Hollywood.

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Senza pretese diverse da quelle commerciali, Hollywood ritorna sul tema dello scambio interrazziale all'interno della commedia. Lo spunto nasce da un classico come Indovina chi viene a cena, aggiornato ad un contesto sociale che, negli Stati Uniti, è sempre meno wasp e molto, molto più afro. La sorpresa manifestata dalla coppia Tracy/Hepburn, in un 1967 in cui l'apartheid era di fatto ancora una realtà negli USA, presenta però solo alcune analogie con la reazione dell'odierna coppia nera Mac/Jones, alla vista del pallore di un giovanotto che l'innamorata primogenita Theresa porta in casa. Il film di Kramer, nonostante semplificazioni e buonismi, era infatti imbevuto dello spirito del cambiamento che, non solo in tema di scontro razziale, già da qualche anno smuoveva le coscienze di buona parte degli Stati Uniti. Indovina chi, invece, neanche ci prova ad uscire allo scoperto, ed evita con attenzione di mettere realmente in discussione miti ormai appartenenti sia ai bianchi che a molti neri – produttività, successo, coronamento delle aspirazioni personali, denaro – modificando semplicemente i punti di vista e utilizzando canoni narrativi dal sicuro potenziale comico (come il ribaltamento dei ruoli) o sentimentale (come il "segreto inconfessabile").
A favore del lavoro di Sullivan e collaboratori bisogna computare quello che in altre occasioni può essere inteso come un disvalore: e cioè un grado elevato di equilibrio, nel contemperare esigenze di botteghino senza avvertire la necessità di contaminare un genere che funziona anche in assenza di eccessi verbali o situazionali. Sciolto ma anche credibile nella gestione dei personaggi, Sullivan evita inoltre di cadere nelle trappole della situation comedy televisiva, permettendo all'intera fisicità degli attori – specialmente dei due protagonisti maschili – di contribuire alla creazione della verosimiglianza cinematografica e, quindi, all'adesione dello spettatore alla narrazione.

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Titolo originale: Guess who
Regia: Kevin Rodney Sullivan
Interpreti: Bernie Mac, Ashton Kutcher, Zoe Saldaña, Judith Scott, Hal Williams, Kelle Stewart
Distribuzione: Twentieth Century Fox
Durata: 106'
Origine: USA, 2005

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