inizioPartita. Battlefield V (e 1) (PS4) – La recensione

Dieci storie. Due guerre. Il dittico Battlefield 1 e Battlefield V si lega in un unico tracciato per portare al centro del mondo ludico i due conflitti mondiali.

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Dieci storie. Due guerre. Accantonati gli scenari distopici degli ultimi capitoli, la saga Battlefield torna nei campi di guerra novecenteschi, confezionando un dittico storico travolgente. La coppia Battlefield 1 e Battlefield V, infatti, si lega in un unico tracciato e portano al centro del mondo ludico i due conflitti mondiali. La Storia, soprattutto quella bellica, ha sempre avuto un posto di riguardo nell’universo degli sparatutto. Decine di titoli di grande valore hanno portato i giocatori a indossare le divise degli alleati o dei sovietici, sempre presi nel tentativo di sconfiggere nazisti o giapponesi. Pur inseriti in questa gloriosa tradizione, questa volta il percorso scelto dagli autori dei due titoli è più ambizioso, un vero e proprio salto in avanti. Se nelle modalità multiplayer,  gli scenari prendono ispirazioni alle grandi battaglie (dalla disfatta di Caporetto alla guerra civile russa, dalla battaglia di Hannut alla liberazione di Rotterdam) sono le campagne single player a segnare una svolta narrativa importante. Accantonata la figura dell’unico protagonista, da accompagnare passo dopo passo, i creatori scelgono di raccontare la prima e la seconda guerra mondiale attraverso flash precisi, piccoli salti temporali e spaziali, per consegnare un quadro storico quasi completo.

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In una narrazione antologica che ricorda una serie Netflix o il piccolo capolavoro di Wu Ming L’invisibile ovunque, Battlefield ci permette di vivere (e la prima persona, mai come questa volta ha un ruolo decisivo) esperienze di guerra non scontate, proiettandoci in avventure lontane dalla gloriosa e istituzionale Storia ufficiale. Se si ha la fortuna di giocare i due titoli uno dopo l’altro, è possibile fare un’esperienza ludica-didattica coinvolgente e inedita. Ci si ritrova così, in poche ore, a combattere con i guerriglieri arabi di Lawrance d’Arabia e tra i partigiani della resistenza norvegese, oppure a soffrire insieme ai tiratori senegalesi sulle spiagge della Provenza o ai soldati australiani di Gallipoli. E ancora si ha la possibilità di vivere tra gli Arditi, i reparti scelti britannici, i soldati della Wehrmacht…Scomodare la microstoria e il professor Ginzburg è, senza dubbio, un’esagerazione. Eppure la decisione di concentrarsi su momenti secondari dei due più grandi eventi del Novecento, mettendo in bella vista le ambiguità, i dolori, le oscene conseguenze di ogni gesto, regala un quadro se non convincente dal punto di vista storiografico, di certo efficiente da quello divulgativo.  Viene quasi naturale dopo qualche partita, continuare la storia nelle pagine di Mario Isnenghi, Antonio Gibelli o George Mosse, in un percorso ludico e storico totale.

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Certo, l’attenzione al dettaglio con cui sono riprodotte arme e divise risponde più al fanatismo nerd degli appassionati (volete mettere il gusto di sparare con un  M97 Trench Gun?) ma è innegabile che la cura con cui ogni avventura è ideata e realizzata lascia sgomenti in più occasioni. E’ impossibile rimanere indifferenti davanti ai paesaggi nordafricani di Under No Flag o all’aurora boreale di Nordlys, solo per citare la qualità di due episodi di Battlefield V.

 

Stracolmo di riferimenti cinematografici (il cammeo di un Lawrence d’Arabia dal sapore Leaniano è emblematico) il dittico Battlefield 1-V è uno spettacolo bellico trascinante e intelligente. In un periodo storico in cui parlare di Guerra, soprattutto dal punto di vista dell’intrattenimento, dovrebbe mettere di fronte a scrupoli morali precisi, EA Dice punta sulla via più rischiosa ma coerente. I due giochi, infatti, mettono gli utenti al centro di un’epica abbacinante ma atroce, li trascinano in orrore senza fine che, come una droga, crea dipendenza. Le parole dei tanti soldati partiti al fronte con il mito della guerra che rende uomini tornano alla mente, gli echi della loro delusione, del loro disgusto e del loro terrore pervadono ogni sequenza ludica. Questa volta il giocatore non è costretto a entrare nel meccanismo alienante dello sparatutto ma, forse per la prima volta, si ritrova a vivere un’esperienza formativa.

 

Requisiti PS4:
– Da utilizzarsi con (consigliato): PlayStation 4 Pro (1 TB)
– Dispositivo di controllo: DualShock 4 Wireless Controller
– Internet: Richiesta connessione internet stabile per scaricare gli aggiornamenti
Voto: 85/100
Tipologia: first person shooter/multiplayer
Produttore: Electronic Arts
Sviluppatore: DICE
Distributore: PlayStation Network

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