inizioPartita. Java EE è stato ceduto per risorgere dalle proprie ceneri

Java EE, l’acronimo con il quale viene sovente indicata la Java Platform Enterprise Edition, è stato ceduto da Oracle alla Eclipse Foundation…

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Java EE, l’acronimo con il quale viene sovente indicata la Java Platform Enterprise Edition, è un insieme di specifiche e di funzionalità ampiamente utilizzate nella programmazione web, sviluppate in linguaggio di programmazione Java.

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I software che implementano Java EE sono detti, in linguaggio informatico, Referencing Runtimes Java EE e si tratta di applicazioni utilizzate per aggiungere micro-servizi di tipo business (anche di natura complessa) ad una determinata pagina-web e/o per il salvataggio di informazioni nei database collegati, con il vantaggio di poterle mantenere ben separate dalle funzionalità che si occupano della visualizzazione di quella stessa pagina-web. In questo senso, se si desidera modificare o aggiornare un servizio business implementato tramite Java EE ed associato ad una specifica web-page, non occorrerà modificare in toto il sorgente di quella pagina, ma solo il codice del servizio interessato dalla rettifica. Con notevole risparmio di tempo e lavoro per i programmatori, e con la sicurezza di proporre all’utenza servizi sempre aggiornati e/o in grado di effettuare l’auto-update.

Un esempio di applicazioni di questo tipo sono quelle dell’Agenzia delle Entrate (…per la dichiarazione dei redditi) che si basano proprio sulla Java EE, ed, in particolare, sul componente JVM (Java Virtual Machine) della stessa; per chi non avesse dimestichezza con queste applicazioni, esse sono in grado di verificare l’esistenza di una versione più recente del software e, nel caso, procedono all’eventuale auto-update. In tal modo l’utente ha la garanzia di utilizzare sempre l’ultima versione dell’applicazione, senza la preoccupazione di dover eseguire in autonomia complesse procedure di aggiornamento.

L’insieme delle specifiche di Java EE è nato a suo tempo sotto l’egida di Sun Microsystems, e successivamente è stato sviluppato e portato al successo da Oracle, che, tuttavia, nell’ultimo periodo ha manifestato un certo disinteresse verso questa piattaforma.

Alla fine il gigante del software ha deciso di abbandonare la partita, pubblicando in chiaro all’inizio del mese di settembre scorso tutti i sorgenti di Java EE su GitHub. Sembrava il primo atto di una dismissione annunciata.

Successivamente, i diritti sulla proprietà intellettuale sono invece stati girati alla Eclipse Foundation, una scelta fortemente caldeggiata da IBM e Red Hat. Ecco il testo dell’annuncio del 12 settembre di Oracle che spiegava la scelta di effettuare un passaggio di consegne il quanto più possibile indolore.

Con la cessione alla Eclipse Foundation, il nome della piattaforma è mutato in Eclipse Enterprise for Java. Gli addetti ai lavori sperano che il cambio di nome sottintenda la volontà di impegnarsi in un miglioramento del software rispetto agli standard odierni, dato che lo stesso non veniva adeguatamente aggiornato da parecchio tempo.

Inoltre, gli stessi si augurano che gli attuali sviluppatori sappiano fattivamente rispondere alle necessità della comunità, adattando il software alle richieste attuali. Solo così Java EE potrà forse risorgere dalle proprie ceneri come l’araba fenice…

 

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