inizioPartita. MS Paint: un altro pezzo di storia del software in pensione

Microsoft ha annunciato che la sua storica applicazione per computer-grafica – MS Paint – non sarà più acclusa nel pacchetto di programmi forniti in bundle con il suo sistema operativo Windows 10…

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Microsoft ha annunciato il 24 Luglio scorso che la sua storica applicazione per computer-grafica, conosciuta ai più come Microsoft Paint (abbreviato in MS Paint), dal momento del prossimo rilascio della Windows 10 Fall Creators Update, non sarà più acclusa nel pacchetto di programmi forniti in bundle con il suo sistema operativo Windows 10.

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Non si tratta, tuttavia, come nel caso di Adobe Flash, di una morte annunciata in anticipo. In realtà, il noto software traslocherà verso i tranquilli lidi del Windows Store, da dove potrà essere scaricato gratuitamente, anche se, a livello tecnico, non riceverà più aggiornamenti; queste ultime precisazioni sono state rilasciate con un secondo comunicato del 27 Luglio, dopo che una specie di sommovimento popolare aveva preso a bersaglio l’azienda di Redmond, ritenuta rea di aver frettolosamente depennato il povero Paint dall’elenco dei programmi utili; il malumore montante aveva convogliato un flusso crescente di proteste verso il sistema di contatto del sito-web per il supporto al pubblico di Microsoft.

La cosa è apparsa piuttosto strana ai più attenti osservatori dell’universo costituito dall’utenza internettara, dato che la nota applicazione non sembrava, a dire il vero, aver mai goduto di grande popolarità tra i fruitori del web.

La sua prima versione (MS Paintbrush) fu introdotta con la prima release di Windows (Windows 1.0) nel lontano 1985, e derivava dall’acquisto effettuato da Microsoft dei diritti commerciali di un software di ZSoft Corporation (il semisconosciuto PC Paintbrush).
Una release migliorata del programma, ri-denominata MS Paint, divenne poi disponibile nel pacchetto di software allegati a Windows 95 e Windows NT, e da quel momento nessuno riuscì più a schiodarla dal bundle di applicativi collegati al noto sistema operativo targato Microsoft. Inoltre, nonostante le innumerevoli critiche che sono sempre piovute addosso da più parti al povero Paint, nessuno ne ha mai ufficialmente e storicamente richiesto la dismissione.

Critiche derivanti soprattutto dal fatto che MS Paint, pur disponendo di numerose funzionalità, non ne aveva mai approfondita nessuna: in tal senso, per ognuno degli ambiti operativi del noto software, erano disponibili sul mercato dei prodotti nettamente più performanti (ad es. Corel Draw per il disegno, Adobe Photoshop per il fotoritocco, ecc…), con i quali non poteva in alcun modo competere.
Questo, tuttavia, solo se lo si paragonava ai diretti concorrenti presi singolarmente per specifico campo di utilizzo…
In effetti, nonostante non eccellesse particolarmente in alcuna area ben determinata, MS Paint ha sempre proposto un discreto ventaglio di funzioni utili, unito alla classica semplicità di utilizzo dei suoi controlli, cosa che lo rendeva e lo rende ancora adesso abbordabile anche all’utente più inesperto.

In quest’ottica, pur dovendo subire le critiche degli utilizzatori esperti che non vi trovano la soddisfazione ultima ai propri bisogni creativi, MS paint si è sempre rivelato uno strumento facile da impiegare ed utile, dato che, in ultima analisi, riusciva e riesce ancora ad espletare egregiamente lo sporco lavoro per cui era stato pensato.

Certamente, anche chi lo ha criticato aspramente, vi avrà indubbiamente fatto ricorso più di qualche volta in mancanza di opzioni migliori.

L’essere legato a doppio filo con la famiglia di sistemi operativi Windows gli ha poi permesso di raggiungere una platea davvero vasta, un po’ com’è successo anche ad altri software adottati dall’OS con le finestre (Explorer, Media Player, ecc…).

Dopo trentadue anni passati dentro gli hard-disk di mezzo mondo, sembra però arrivato anche per MS Paint il tempo della pensione… e, fortunatamente per i suoi utilizzatori, il passaggio a nuovi applicativi di computer-grafica risulterà poco traumatico, dato che rimarrà lì, nel Windows Store, disponibile comunque per chi ne avesse bisogno.
Potremmo definirlo come il “giusto riposo del guerriero”; se meritato o no, lo decideranno i nuovi acquirenti di Windows…

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