IO, ISABELLA INTERNATIONAL FILM WEEK

Nella splendida cornice naturale di Maratea in provincia di Potenza, dal 29 LUGLIO al 3 AGOSTO 2008, IO, ISABELLA INTERNATIONAL FILM WEEK trova il suo nido. Fra mare e montagna una settimana ricca di film, premiere, incontri, feste, musica, deliziosi manicaretti ed ospiti internazionali, ma soprattutto saranno presentati i migliori film e documentari degli ultimi tempi

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CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

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IO, ISABELLA INTERNATIONAL FILM WEEK
 
Nella splendida cornice naturale di Maratea in provincia di Potenza, dal 29 LUGLIO al 3 AGOSTO 2008, IO, ISABELLA INTERNATIONAL FILM WEEKtrova il suo nido. Fra mare e montagna una settimana ricca di film, premiere, incontri, feste, musica, deliziosi manicaretti ed ospiti internazionali, ma soprattutto saranno presentati i migliori film e documentari degli ultimi tempi. Suoni, immagini e sapori di terre lontane approdano al porto di Maratea e per una settimana pervadono l’aria…proprio come in un film! IO, ISABELLA offrirà al pubblico di addetti ai lavori e non, un programma giornaliero di film, un po’ evento, un pò festival, un pò “fiesta”, che ispirandosi liberamente alla vicenda, ai temi ed alla poetica della poetessa Lucana Isabella Morra, si concederà ‘digressioni’ cinematografiche a tema. In luoghi suggestivi, tra i colori e i sapori della terra natale della poetessa, per un periodo di una settimana si terranno proiezioni, presentazioni e incontri, che porteranno a conoscenza del pubblico Lucano, dei numerosi turisti e degli ospiti internazionali della manifestazione, opere cinematografiche inedite, documentari e soprattutto lavori di donne e sulle donne lucane, italiane e del mondo.
 
 
LE SEZIONI DEL FESTIVAL: I DUE PROGRAMMI PRINCIPALI.
 
La spina dorsale di IO, ISABELLA INTERNATIONAL FILM WEEK sono i due programmi principali di film in concorso e documentari a cui di anno in anno verranno affiancati programmi satellite legati a tematiche specifiche:
 
          SHE’S HOT, CHE BAMBOLA! DONNE IN CONCORSO, il programma di film in Concorso. E’ la sezione predominante con lungometraggi, mediometraggi e cortometraggi di ogni genere e format, dai film ai documentari, dalle animazioni ai video digitali. Il miglior film in concorso riceverà l’Onda d’Oro; il miglior documentario riceverà l’Onda d’Oro della categoria, mentre la migliore opera di debutto femminile riceverà il premio I Fiumi di Isabella.
 
          IL FASCINO DISCRETO DEL DOCUMENTARIO è la sezione dedicata al genere del Cinema Non-fiction, da forma di divulgazione scientifica a genere cinematografico indipendente ai film provenienti da ogni nazione un’area dedicata ad un paese specifico. LA SPAGNAè il COUNTRY IN FOCUS dell’edizione 2008. Parallelamente continuerà la serie dedicata alle produzioni provenienti dalla e sulla Cina (Country in Focus dell’edizione 2005) e dall’America Latina (edizione 2007).
 
 
SHE’S HOT, CHE BAMBOLA: donne in concorso
 
La sezione di film in concorso comprende lavori fatti da e sulle donne, film di registi internazionali, nomi noti ed astri nascenti, lunghi, corti, medi, tutti titoli inediti, film classici e digitali, finzione e documentari, ma unicamente lavori che lasciano il segno, di autori da scoprire un attimo prima che diventino famosi. Sembra un paradosso, ma il mondo del Cinema ed in generale dei Media “predilige” il genere maschile; nonostante l’enorme presenza di donne nei corsi di regia delle maggiori scuole di Cinema del mondo, la percentuale di donne che riescono a fare della parte creativa del Cinema la loro professione è molto bassa. Basta guardare le recenti statistiche per avere un immediato quadro della situazione: gli ultimi dati danno la presenza di donne nel ruolo di regista solo al 7% del totale, con un calo del ben il 6% rispetto all’11% registrato nel 2000, e la percentuale di donne cameraman e direttore della fotografia è anche più irrisoria: solo il 2%! Il 21% dei film hollywoodiani distribuiti nel 2004 annoveravano zero donne nelle posizioni di regista, produttore esecutivo, produttore, sceneggiatore, operatore o montatore. Nella storia degli Oscar solo tre donne sono state nominate come miglior regista (Lina Wertmuller nel 1977, Jane Campion nel 1994 e Sofia Coppola nel 2004), mai nessuna ha vinto. Questo è ciò che avviene dietro la macchina da presa. Sullo schermo invece, i film che fanno largo uso di scene di sesso e violenza sono quelli che hanno più successo internazionalmente e che quindi generano i profitti più elevati. Sesso e azione si “traducono” facilmente attraverso culture differenti, poiché non hanno bisogno di appoggiarsi né a sceneggiature complesse e radicate in una singola cultura né sulla qualità della recitazione. Dal momento che almeno il 60% dei profitti proviene dal mercato internazionale, i produttori continuano a favorire i soliti vecchi stereotipi, rendendo quindi improbabile e difficile la realizzazione di film genuinamente “femminili” o che ritraggano la donna in modo realistico ed equo. D’altro canto le stesse autrici si sono ritirate in una ridotta e riduttiva nicchia fatta di piccoli film indipendenti e a soggetti esclusivamente femminili, tanto che è diventato, col passare del tempo, un genere a sé stante. Il fattore che emerge da questi dati e riflessioni è quello di un’effettiva inferiorità della donna. IO, ISABELLA INTERNATIONAL FILM WEEK intende creare un necessario palcoscenico e diventare un punto di riferimento (e non di critica cinematografica o di politica femminista) del Cinema internazionale “al femminile”, che con il tempo riesca a conciliare la parte imprenditoriale e quella artistica del settore, eleggendo a propria base operativa Maratea, uno dei luoghi più suggestivi della Basilicata. La sezione di film in concorso privilegerà le opere (prime) di registe e sceneggiatrici Italiane e internazionali che hanno operato o operano in condizioni sfavorevoli, di minoranza, emarginazione, sottomissione, precarietà, ed hanno elevato l'arte a cui si dedicano ai massimi livelli. L’accesso alla sezione in concorso avviene principalmente per inviti: una commissione di esperti e consulenti internazionali competenti per aree geografiche seleziona le opere in concorso.
 
 
IL FASCINO DISCRETO DEL DOCUMENTARIO
 
Anche se le iniziative per la promozione del Documentario si sono moltiplicate in maniera esponenziale – con il grande contributo in Italia dell’associazione DOC/it – il panorama della produzione e distribuzione dei documentari rimane nel nostro paese un mondo sommerso e frammentato, caratterizzato dalla mancanza di un palcoscenico unitario e incisivo per la promozione del genere non-fiction, come è ad esempio è l’IDFA di Amsterdam (www.idfa.nl). IO, ISABELLA – INTERNATIONAL FILM WEEKsi propone di colmare questa lacuna. IO, ISA rappresenta in Italia un palcoscenico internazionale per il cinema Non-fiction, sul quale chiama a raccolta registi, produttori, redattori TV e in generale professionisti dell’Audiovisivo per mostrare al pubblico la vastissima gamma di documentari prodotti nel nostro paese e nel mondo. Il Festival Lucano mira a diventare un punto di riferimento per il Cinema Documentarioe a gettare quelle basi di qualità, consenso e contatti utili alla creazione, nel giro di qualche anno, di un competitivo Film Market internazionale con sede nel cuore della Basilicata.
 
TEMI DELLA SEZIONE
Il Cinema Documentario in tutte le sue forme, da quelle più classiche a quelle più sperimentali, film girati con il grande schermo in mente, esteticamente affascinanti, storie coinvolgenti e dai contenuti importanti. Quando la realtà supera la finzione il Documentario è il luogo privilegiato in cui scoprire storie che lasciano il segno. In anni recenti il genere del Documentario ha esteso enormemente i propri confini. Un tempo “documentario” era sinonimo di “resoconto oggettivo della realtà”, il genere era soprattutto associato ad approfondimenti di servizi giornalistici e divulgazione scientifica. L’apparire sullo schermo di immagini “realistiche” spesso accompagnate dalla voce suadente di un narratore fuori campo, innescavano immediatamente un campanello d’allarme nel cervello dello spettatore, che istantaneamente prendeva per oro colato tutto quello che veniva detto e mostrato. D’altro canto, l’avvento populista del genere del “Reality Show” ha ormai consacrato in scala di massa l’idea che la realtà vista attraverso una telecamera non è poi sempre così realistica, ma invariabilmente un surrogato appetibile per grandi masse di spettatori. Forte di questo concetto di enigmaticità di una realtà sempre più filtrata da dozzine di media, ormai da anni il cinema, la finzione, o meglio le ambiguità di genere tra realtà e finzione, sono entrate nel regno del Documentario che, scostandosi da un genere confinato e costretto nel perimetro del “resoconto oggettivo” si è avventurato nel terreno della narrazione, della sperimentazione, della realistica rappresentazione. Questa sezione si ripropone di mostrare al pubblico le poliedriche facce del cinema Non-fiction, dalle forme classiche a quelle ibride, alle recenti espressioni incoraggiate dal cinema digitale, attraverso un excursus che abbraccia film che hanno gettato le basi del genere fino a documentari “creativi”, che trattano temi “inconsueti”, usando i mezzi al servizio della cinematografia al fine di convogliare la narrazione verso un punto di vista reale ed un prodotto realistico. Questa sezione, che costituisce con la sezione Film in Concorso la spina dorsale della manifestazione, ha come obiettivo la divulgazione e promozione di documentari creativi di ampio respiro, pensati (o di qualità adatta) per il grande schermo, da film che hanno fatto storia a produzioni nuovissime, in modo da sensibilizzare il grande pubblico e allo stesso tempo attirare l’attenzione e soddisfare le esigenze degli addetti ai lavori, in vista della futura istituzione di un Film Market associato al Festival. Documentari inerenti temi specifici saranno programmati anche nelle altre sezioni del Festival.
 
 
 
Il Blog (già ai primi posti nei risultati di ricerca di Google) è per Io, Isabella un mezzo di informazione e divulgazione il cui format è quello classico di un blog per quanto riguarda lo stile e i contenuti, ed una pubblicazione settimanale per quanto concerne l’organizzazione e la linea editoriale. Il blog si avvale di un piccolo gruppo di collaboratori / giornalisti affiliati al Festival ed è, allo stesso tempo, aperto ai contributi dei lettori. Durante la settimana del Festival il cineblog concentra la sua attenzione esclusivamente sull’evento, mentre durante l’anno si occupa di divulgare recensioni, notizie sul cinema e la cultura che vi gravita attorno, reportage da Festival mondiali, interviste e notizie dal mondo dell’audiovisivo. Per ogni notizia concernente il festival, durante lo svolgimento dal 29 luglio al 3 agosto e nel periodo immediatamente precedente, il blog è consultabile all’indirizzo www.ioisabella.blogspot.com.
 
 
GLI EVENTI SATELLITE DELL’EDIZIONE 2008:
 
          MARTEDI 29 LUGLIO – PORTO DI MARATEA – ORE 21
SERATA INAUGURALE CON COCKTAIL DI BENVENUTO SUL VELIERO “NORTH STAR” DI 20 MT. E PRIMA VISIONE, ALL’ARRIVO AL PORTO DI MARATEA, DEI DUE CORTOMETRAGGI DI BADY MINK (AUSTRIA) E DEL FILM “LE RING” (CANADA), ENTRAMBI IN CONCORSO PER L’ONDA D’ORO.
 
          MERCOLEDI 30 LUGLIO – P.ZZA DEL GESU’ – FIUMICELLO DI MARATEA
DANZA, MUSICA E CINEMA SI FONDONO IN UNO SPETTACOLO SULLA RARISSIMA PROIEZIONE DI "SNOW WHITE", LA PRIMA BIANCANEVE GRANDE SCHERMO SU CUI WALT DISNEY SI ISPIRO' PER IL CARTOON PIU' FAMOSO DEL MONDO DOPO AVERLO VISTO DA ADOLESCENTE.
La copia di Snow White (1916) è stata recentemente ritrovata negli Archivi degli Studi Disney a Burbank, e restaurata con il contributo di Isabella Rossellini. Il programma cinematografico è in collaborazione con il Grand Palais di Parigi e il Musée de Beaux-Arts di Montreal.
 
DANZA/KIHYE NAM
l’altra metà della mela.
Variazioni sul tema della “prima volta” (cinematografica) di Biancaneve. Proiezione a tempo di musical di‘Snow White’ (Usa, 1916).
MELA ROSSA
progetto di Mario Serenellini
Musiche e canzoni originali Kihye Nam e Mario Serenellini
eseguite dal vivo con accompagnamento di strumenti-giocattolo
Su grande schermo, montaggio di estratti da Biancaneve e i sette nani di Walt Disney, Snow White di J. Searle Dawley, Roarr… (MGM), La syrène du Mississipi diFrançois Truffaut,Casting e Solo un bacio… di Guido Manuli.
 
link scaricabile:
 
          GIOVEDI 31 LUGLIO – FIUMICELLO DI MARATEA – ORE 21
PRIMA ITALIANA DI MEGANE (GIAPPONE)
Al termine cena GIAPPONESE a base di Sushi offerta agli spettatori.
 
          VENERDI 1 AGOSTO – PORTO – ORE 21
PRIMA ITALIANA DI “I LOVE HIP HOP IN MOROCCO” (DOCUMENTARIO USA-MAROCCO).
AL TERMINE TALK SHOW E CONTEST FREE STYLE INTERNAZIONALE CON ARTISTI HIP-HOP PROVENIENTI DA TUTTA ITALIA
 
          SABATO 2 AGOSTO – FIUMICELLO – P.ZZA DEL GESU’ – ORE 21
OMAGGIO DI “IO, ISABELLA” A MICHELANGELO ANTONIONI.
CINEMA / ELENA FIORENZANI / Michelangelo: Les Vues Parallèles.
A Maratea, ad un anno dalla scomparsa di Michelangelo Antonioni, i materiali che Elena Fiorenzani ha registrato l’anno scorso a Parigi in occasione della personale e del master class al primo Festival du Cinéma Italien/Nouvel Air, all’Espace Pierre Cardin.
Testimonianze (Jeanne Moreau, Giorgio Gaslini),
Interviste a registi italiani di nuova generazione, variamente legati al cinema di Antonioni, e un personale omaggio della giovane filmmaker.
 
          DOMENICA 3 AGOSTO – VILLA TARANTINI – ORE 21 – CERIMONIA DI PREMIAZIONE + Beppe Barra Jazz Quartet.
Si assegneranno le 3 ONDE D’ORO che Io, Isabella dona al migliore film con regista donna dell’anno, al miglior documentario creativo (premio aperto anche agli uomini), alla migliore opera prima di regista donna dell’anno.
 
 
I VINCITORI DELLA SCORSA EDIZIONE
 
Onda d’Oro per la Sezione SHE, a ’S HOT, CHE BAMBOLA! DONNE IN CONCORSO
 
STORM OF EMOTIONS della regista Yael Klopman
(Israele, 2006. Documentario, 106’  prima italiana)
Sinossi: Il ritiro di Israele dalla striscia di Gaza nel 2005 visto con gli occhi semplici della regista che cattura ogni emozione dell’operazione più difficile e sofferta dello stato di Israele.
 
Motivazione della giuria: “film non-fiction coraggioso, offre una testimonianza unica seguendo passo per passo il difficile e democratico processo del disimpegno dai territori della striscia di Gaza. Un film che, usando il linguaggio del documentario in maniera precisa e attenta, entra senza intrusione o retorica nei risvolti umani della vicenda lasciando al mondo una testimonianza unica nel suo genere e mostrando la questione Israeliana come mai nessuno ha avuto il coraggio di fare! La regista Yael Klopman ha dimostrato valore e bravura nel restituire in immagini, e senza prendere parti, un passaggio difficile della storia di una nazione”.
 
 
Si aggiudica l’Onda d’Oro Provincia di Potenza per la sezione IL FASCINO DISCRETO DEL DOCUMENTARIO,  il documentario
 
THE GREAT GLOBAL WARMING SWINDLE del regista Martin Durkin
(Uk, 2007. Documentario, 74’)
Sinossi: La risposta definitiva a UNA SCOMODA VERITA’ di Al Gore. Questo film attacca le comuni teorie sull’effetto serra generato dall’uomo, con il supporto di accademici e scienziati, il documentario sottolinea come le campagne contro le emissioni di carbonio possano nuocere allo sviluppo del Terzo Mondo.
 
Motivazione della giuria: “documentario ben calibrato, il regista non ha avuto paura di andare controcorrente, usando tecniche e dialettica eccellenti, senza dimenticare l’ingrediente accattivante del sottile umorismo che, nonostante l’argomento serissimo, riesce a guidare il pubblico attraverso il film, catturandone l’attenzione fino all’ultimo istante”.
 
 
Per la sezione PRIMIZIE: SHE’S HOT FIRSTLING EDITION, miglior opera prima è:
 
TAKE YOUR LIFE (Nimm Dir Dein Leben) di Sabine Michel
(Germania, 2005. Fiction, 100’ prima italiana)
Opera prima surrealista che intreccia le storie di uno strano villaggio con quelle di una ragazza che in cerca del suo uomo scomparso trova invece un ragazzo speciale.
 
Motivazione della giuria: “opera prima originale, sia nella sceneggiatura che nella direzione, la giovane regista tedesca usa al meglio le risorse a sua disposizione e le mette a frutto in quest’opera surreale, ben girata e ben bilanciata, che non cade mai di tono”.
 
MENZIONI SPECIALI A:
 
 – Anna Biller per la bravura e l’originalità dei suoi film.
“La Biller dimostra un talento fuori dal comune nella sua ricerca estetica e nel suo stile. Una regista a tutto tondo, come non se ne ricordano da tempo”.
 
– Maria Victoria Andino per “El Secreto de la Sangre”
“Talento argentino di cui speriamo sentir parlare; nel suo film di diploma dimostra cura negli aspetti fondamentali dell’opera cinematografica, prima tra tutte la fotografia”.
 
– Karen Gehres perBegging Naked”
“La regista insegue una storia umana, riuscendo a renderla universale nel suo bel documentario”.
 
 
COLLABORAZIONI
 
Bird Eye view Festival, Londra (UK)
Dubai Film Festival, Dubai (Libano)
Locarno Film Festival, Locarno (Svizzera)
Casa del Cinema, Roma (Italia)
Anec-Agis Lazio, Roma (Italia)
Submarine, Amsterdam (Olanda)
MBVision, Pontedera (Italia)
Animadrid, Madrid (Spagna).
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LISTA DEI FILM
“IO, ISABELLA – INTERNATIONAL FILM WEEK” 2008
IN ORDINE ALFABETICO
 
 
AUTISM THE MUSICAL di Tricia Regan
Documentario | USA | 2007 | prima italiana
 
Negli anni 80 l’autismo era un malattia che poteva classificarsi come rara: l’incidenza era di 1 su 10.000 soggetti, oggi è di 1 su 150.
AUTISM THE MUSICAL confuta le tristi statistiche insieme ad una donna che mossa dall’ottimismo aiuta un gruppo di bambini autistici a tradire i decorsi prospettati dalle diagnosi attraverso la scrittura, la recitazione e la messa in scena del loro musical. Nell’arco di sei mesi la regista Tricia Regan cattura le difficoltà e i trionfi della loro vita familiare. Il film rappresenta una chiamata alle armi portando all’attenzione del pubblico il disatro di una moderna epidemia, tutto mentre celebra il modo in cui lo spirito umano può vincere ogni avversità.
 
Tricia Regan ha collezionato premi prestigiosi soprattutto per il suo eccezionale lavoro come direttore della forografia. Lavora per i maggiori canali statunitensi (ABC, Fox, NBC, MTV e TLC). AUTISM THE MUSICAL è il suo primo lungometraggio da regista.
 
 
CHICAGO 10 di Brett Morgen
Documentario/Animazione | USA | 2008 | 110 min | prima italiana
 
Scritto e diretto da Brett Morgen (The Kid Stays in the Picture), CHICAGO 10 presenta la storia contemporanea in un modo assolutamente inedito, mixando l’animazione con straordinari reperti d’archivio. Il film ripercorre gli eventi che hanno portato al famoso Chicago Cospiracy Trial del 1968, un processo inscenato contro 8 attivisti, presunti cospiratori, usati come capro espiatorio dal governo americano che aveva represso con la forza una dimostrazione contro la guerra in Vietnam tenutasi durante la Convention Democratica del 1968. Sulla colonna sonora della musica della rivoluzione, adesso come allora, Chicago 10 rappresenta la storia dei giovani che hanno preso posizione contro un governo armato ed oppressivo.
 
Brett Morgen è uno dei più talentuosi registi e produttori di cinema non-fiction della nostra epoca. Nominato all’Oscar nel 1999 per il suo On the Ropes, ad ogni nuovo film conferma la sua classe di regista e pioniere del genere documentario. La sua filmografia include The Kid Stays in the Picture, Nimrod Nation, The Sweet Science e On the Ropes.
 
 
DOES YOUR SOUL HAVE A COLD? Di Mike Mills
Documentario | USA | 2007 | 82 min. | Prima Europea
 
Il concetto di “depressione” quale malattia mentale e l’uso di anti-depressivi è stato introdotto solo recentemente in Giappone. Questa nuova consapevolezza è sopraggiunta grazie alla diffusione delle pubblicità di case farmaceutiche occidentali, che includono lo slogan “La tua anima ha il raffreddore?”. Il soggetto particolare e lo stile inconfondibile del regista fanno di questo documentario un’esperienza più che una semplice “visione”.
 
Mike Mills è un regista, grafico e artista noto nel mondo per il suo lavoro da pioniere nel campo dei video musicali per gruppi del calibro di AIR, Pulp, Everything but the Girls, Les Rythem Digitales, Moby e Yoko Ono. Mills è co-fondatore insieme a Roman Coppola del Directors Bureau. Come regista è conosciuto per lo stile inconfondibile di documentari quali Paperboy del 2001. Mills ha collezionato premi in quasi tutti i più importanti festival del mondo.
 
 
DUNYA & DESIE di Dana Nechustan
Feature Film | Olanda | 2008 | 94 min.
 
Dunya & Desie è una commedia, un road-movie che diverte e scalda il cuore. Tratto da una fortunatissima serie televisiva Olandese, segue due amiche per la pelle: Dunya – marocchina cresciuta in Olanda, ma secondo i precetti mussulmani – e Desie, Olandese fin nel midollo. Il giorno del suo diciottesimo compleanno Dunya viene a sapere che la sua famiglia l’ha promesso in sposa ad un suo cugino in Marocco; controvoglia parte con la sua famiglia per incontrare il fidanzato. Contemporaneamente Desie rimane incinta e si intestardisce nel proposito di conoscere il suo vero padre che, guardacaso, vive proprio in Marocco. Le due amiche partono alla volta della stessa meta, un paese straniero che non potrebbe essere più diverso da Amsterdam. Subito si trovano in situazioni assurde e ridicole che le spingono al confronto ed a prendere delle decisioni che cambieranno ad entrambe la vita.
 
Dana Nechushtan si laurea in sceneggiatura nel 1994 all’Accademia Nazionale Olandese di Film e Televisione. Dopo una lunga e fortunata carriera come regista televisiva, debutta nel Cinema con il film Total Loss. Il suo ultimo film Nachtrit (prima italiana a Io, Isabella IFW 2007) ha vinto 2 Golden Calfs all’ultimo Nederlands Film Festival. Dana ha diretto già 3 stagioni della fortunatissima serie televisiva Dunya & Desie da cui il film omonimo prende il “la”.
 
 
EL TREN DE LA MEMORIA di Marta Aribas e Ana Pérez
Documentario | Spagna | 2005 | 85 min | prima italiana
 
Spagna, anni 60. Due milioni di spagnoli lasciano il paese costretti dal bisogno. Destinazione: Francia, Germania, Svizzera e Olanda. La metà sono immigrati illegali che viaggiano senza un contratto o una promessa d’ingaggio, per l’80% analfabeti, si trovano davanti a un muro impenetrabile di difficoltà, differenze culturali e di lingua.
 
Marta Aribas e Ana Pérez sono entrambe nate a Madrid, laureate rispettivamente in giornalismo ed arti visive all’università di Madrid nel 1987. Da allora hanno lavorato per la televisione pubblica scrivendo e dirigendo documentari e programmi di ricerca sociale. El Tren de la Memoria è il loro primo documentario lungometraggio.
 
 
EVERY SEVENTH PERSON by Elke Groen & Ina Ivanceanu
Documentario | Lussemburgo/Austria | 2006 | 75 min | prima italiana
 
Nel mondo una persona su sette è un contadino Cinese. Tra il 2002 ed il 2005 le registe Elke Groen ed Ina Ivaceaneau hanno realizzato numerose interviste in tre villaggi cinesi, documentando la vita di tutti i giorni – senza la minima censura di qualsiasi tipo. Allo stesso tempo gli abitanti dei villaggi hanno girato dei cortometraggi sul loro ambiente di vita, sui loro sogni e speranze. I corti sono diventati parte integrante del film e il risultato è un eccezionale documentario che entra nel profondo della vita Cinese, lontano dai grandi centri urbani e industriali – una vita tra socialismo e consumismo, dove i villaggi diventano terreno di esercitazione per la democrazia e l’auto-determinazione.
 
Elke Groen ha studiato architettura e fotografia a Vienna. I suoi film hanno collezionato importanti premi e partecipato a numerosissimi Festival internazionali che includono Vision du Réel a Nyon e il Pesaro Film Festival.
Ina Ivanceanu ha studiato “African and Development studies” a Vienna e Leida; ha compiuto numerosi viaggi di ricerca in Africa, Asia ed Europa dell’Est. Divide la sua vita professionale tra il lavoro scientifico e l’attività di giornalista nel campo della cultura.
 
 
FOOTBALL UNDERCOVER di Ajat Najafi e David Assmann
Documentario | Germania/Iran | 2007 | 86 min. | prima italiana
 
Teheran nell’Aprile del 2006: la prima amichevole ufficiale tra la nazionale di calcio femminile ed una squadra locale Berlinese si tiene alla presenza di oltre 1000 donne, sfegatate appassionate di calcio. L’atmosfera nello stadio è elettrica, carica dell’energia di queste donne. Un gruppetto di uomini si aggira oltre i cancelli dello stadio per cercare di sbirciare al di là delle inferriate: gli uomini sono banditi dallo stadio. Un anno intero di duro lavoro da parte di entrambe le squadre ha reso possibile l’incontro, ma dopo aver superato innumerevoli ostacoli, le ragazze finalmente scendono in campo. Il desiderio di auto-determinazione e uguaglianza sono fortemente presenti sul terreno di gioco: il cambiamento non è un’utopia.
 
Ayat Najafi vive in Iran ed ha studiato set design a Teheran. Nel 2001 ha realizzato alcuni cortometraggi che lo hannoportato ad essere selezionato per il Berlinale Talent Campus. FOOTBALL UNDERCOVER è il suo film di debutto.
David Assman ha frequentato le scuole tra Berlino, Gerusalemme e Santa Monica. Dal 2001 ha intrapreso la carriera di regista, avendo già avuto esperienza come montatore, DJ e presentatore radiofonico. FOOTBALL UNDERCOVER è il suo film di debutto.
 
 
FREE RADICALS di Bady Minck:
 
Being and Nothingness (Das Sein und das Nichts /L'être et le Néant)
Animazione | Austria / Luxembourg | 2007 | 10 min
Parte della collezione Free Radicals
 
Being and Nothingness traduce un pezzo musicale in uno visuale ed esamina il ruolo degli esseri umani in questa performance di suoni e luce. Il prologo mostra il direttore d’orchestra Beat Furrer arrangiare un pezzo di Schuman che diventerà il tema musicale del film. Man mano che le note si susseguono sullo schermo, i musicisti del Klangforum Wien Ensamble appaiono e scompaiono a seconda del loro contributo acustico. Il risultato è una coreografia di suoni e un balletto di corpi che traduce la trascendenza della musica, in un misto di presenza e assenza che commemora l’instabilità dell’essere.
 
Seems To Be (Schein Sein / Être paraître)
Animazione | Austria / Luxembourg | 2008 | 8 min. | prima italiana
Part of the film collection Free Radicals
 
Una meditazione sulle certezze dell’essere e le perpetue illusioni, una ricerca circolare nel tempo e nello spazio. La dimensione spaziale della musica senza tempo di Morton Feldman è letteralmente “tradotta” nel film. Il film “danza” sul piano delle ambivalenze e delle giustapposizioni tra immagini e musica.
 
Bady Minck lavora come artista e regista tra il Lussemburgo e Vienna, dove esplora i terreni di contaminazione tra musica, film e arte. I suoi film sono un ibrido tra finzione, documentario, animazione e sperimentazione. I suoi lavori sono stati presentati in mostre e retrospettive (Biennale di Venezia, Centre Pompidou Paris, Kunsthalle Wien, National Gallery of Art Washington, Lincoln Center New York etc.); i suoi lavori commerciali includono film del calibro di Wallace & Gromit e film per la Diesel.
 
 
GIRLS IN GUYVILLE di Anneloor van Hemstra
Documentario | Olanda | 2007 | 23 min
 
Le gemelle tredicenni Paola e Yvette hanno un grande sogno: diventare calciatrici professioniste. Si allenano ogni giorno per tutta la giornata, parlano solo di calcio, guardano le partite in TV, leggono i giornali sportivi e addirittura lo sognano la notte. Nel documentario le vediamo alle prese con la preparazione per una partita molto importante: se gli scouts nazionali le vedranno e le valuteranno bene le due gemelle potranno entrare nel Campionato Nazionale per ragazze.
 
 
GOD MAN DOG by Singing Chen
Fiction film | Taiwan | 2007 | 119 min.
 
Storie taiwanesi sull’ingrata condizione umana. Una giovane madre in crisi matrimoniale teme di non provare abbastanza affetto per il figlio appena nato. Un uomo alcolizzato prova a non soccombere di fronte alla sua dipendenza, mentre sua moglie tenta la fortuna in un concorso a premi e la figlia adolescente si ribella allo stato delle cose. Un autotrasportatore di statue religiose privo di una gamba adotta un ragazzo senza dimora, campione nel divorare spaghetti in competizioni organizzate. Tutti si rivolgono ai propri Dei per lenire le rispettive sofferenze, finché un drammatico incidente stradale non metterà un po’ d’ordine alle rispettive esistenze. In un’ipotetica scala gerarchico-esistenziale che partendo da Dio arrivi sino al cane, l’essere umano, come recita il bel titolo internazionale di questo Liu lang shen gao ren/God Man Dog, si trova nella scomoda posizione di mezzo, con tutti i disagi che tale situazione comporta.
 
Singing Chen è una delle più talentuose registe taiwanesi della generazione nata negli anni 70. La sua opera si caratterizza per l’estetica e la velocità di regia, che favorisce temi legati all’arte e alla cultura. Oltre a regia e sceneggiatura per il cinema si dedica anche a comporre musica, ciò risulta in film dall’impeccabile ritmo e stile musicale. Tutti i suoi lavori hanno collezionato premi internazionali e Il suo film per la televisione The Wedding (2003) ha collezionato ben 6 “Golden Bell Awards”.
 
I LOVE HIP HOP IN MOROCCO di Jennifer Needleman e Joshua Asen
Documentario | USA/Marocco | 2007 | 80 min | prima italiana
 
La storia comincia con un gruppo di artisti hip hop marocchini che condividono lo stesso sogno: organizzare un concerto di professionisti per il pubblico della loro città. Sfortunatamente incontrano forti resistenze nella loro società e anche le risorse sono scarse. Con l’aiuto dei registi americani richiedono dei fondi all’ambasciata statunitense e incominciano il cammino verso “I Love Hip Hop in Morocco”, il primo festival hip hop del Nord Africa. Il film riflette i pensieri e i sogni del mondo arabo con le sue immagini di gente vera che esprime senza censure le proprie opinioni sull’America e l’Islam.
 
Il sodalizio creativo tra Jennifer Needleman e Joshua Asen è nato negli trascorsi alla Brown University. Una volta laureati Jennifer ha lavorato come giornalista per il Brooklyn Daily Eagle, mentre Josh è stato PR per Roc-a-fella Records. Nel 2004 Jennifer inizia un Master in sceneggiatura e Josh parte con una borsa di studio per il Marocco. Insieme girano, producono, montano e dirigono il loro documentario di debutto I LOVE HIP HOP IN MOROCCO e fondano Rizz Productions Inc.
 
 
KICKING IT di Susan Koch
Documentario | USA | 2008 | 48 min | european premiere
Nell’estate del 2006 migliaia di persone hanno partecipato alla “Homeless World Cup” (il mondiale dei senza tetto) a Città del Capo in Sud Africa. L’evento ha dato e dà a uomini e donne senza tetto una chance per cambiare la propria vita attraverso la partecipazione ad una competizione internazionale di street soccer. Vincere o Perdere non importa, la posta in gioco è la vita.
Narrato da Colin Farrell, il documentario segue sette “giocatori” alle prese con le difficoltà della loro vita randagia: alcool, droga e la dura lotta per essere considerati degli esseri umani. Kicking it! mostra il potere genuino dello sport, lontanissimo dalle logiche “di mercato” che oramai caratterizzano il calcio e lo sport che conosciamo.
Colin Farrell dichiara: “E’ troppo chiedere un tetto sulla testa, un posto da poter chiamare casa o il semplice senso di appartenenza ad una comunità? Questi diritti fondamentali dell’essere umano sono solo un sogno per oltre 1 miliardo di uomini e donne senza tetto. Troppi di noi vivono al limite dell’accettazione, esistono al di là della linea di rispetto sociale, tanti che non sono senza speranze, ma spesso senza aiuto. Il documentario Kicking it! Presenta la realtà di un mondo in cui i figli perduti della società ritrovano se stessi attraverso lo sport. Attraverso il semplice e bellissimo gioco del calcio la complicata lotta per dare un senso ed uno scopo all’esistenza è vinta da oltre 20mila senzatetto nel mondo. Il calcio così diventa un poema che batte nei cuori di coloro che lo giocano, un linguaggio universale capace di istigare grandi cambiamenti. Kicking it! È una vera e propria “chiamata” alla possibilità di tali cambiamenti: ora è il nostro turno di ascoltare e agire! Sono in tutta modestia onorato di far parte di questo progetto e del messaggio che veicola, che è molto più importante di quanto la maggior parte di noi possa immaginare”.
Susan Koch è vincitrice di Emmy e Peabody awards. Ha prodotto e diretto documentari e programmi per televisioni e distribuzioni mondiali quali ABC, NBC, HBO, MTV, Discovery Channel e National Geographic. Ha collaborato con Barbara Straisand per due pluri-premiati documentari. Susan mantiene anche un forte impegno nell’ambito della giustizia sociale ed è nel direttivo della Commissione per le donne e i bambini rifugiati.
 
LA CORONA by Amanda Micheli & Isabel Vega
Documentario | USA | 2008 | 40 min | prima italiana
 
Le concorrenti sono sicarie, guerrigliere e ladre. La seconda classificata si scioglierà in lacrime per non aver vinto la corona di reginetta e si asciugherà le lacrime con la mano tatuata. Invece la vincitrice raggiante, nel suo abito da sera tempestato di gioielli, verrà incoronata dalla miss uscente, ma non sarà invitata in un tour per la stampa o presentata come un modello per le ragazzine: sarà invece scortata nella sua cella. Questo è un concorso di bellezza come nessun’altro al mondo, che si svolge ogni anno nella prigione femminile di Bogotà in Colombia. La Corona è stato nominato all’Oscar 2008.
 
Amanda Micheli ha un’esperianza decennale sia come regista/produttrice che come direttore della fotografia. Tra la miriade di premi Micheli ha vinto l’Oscar per il miglior film documentario con Just for a Ride, sulle cowgirls del circuito professionale dei rodei. Amanda Micheli ha lavorato come DOP e produttrice al documentario Thin di Lauren Greenfield, prodotto dall’americana HBO e in concorso a IO, ISABELLA IFW 2007. Il suo lavoro commerciale include vari spot per Apple, Nike e Adobe.
 
Isabel Vega si è trasferita dalla Colombia agli Stati Uniti ancora bambina e si è laureata in Film Studies alla Wesleyan University. Ha lavorato come montatrice, assistente alla regia e producer per HBO. Il suo film di debutto First Kiss (2005) è stato selezionato al Tribeca Film festival. Successivamente ha collaborato anche con Morgan Spurlock (Super Size Me).
 
 
LE RING di Anais Barbeau-Lavalette
Feature Film | Canada | 2007 | 87 min | prima italiana
 
E’ venerdì sera e Jessy, 12 anni, vaga per le strade, sputa le pillole che gli hanno passato e urla slogan per sostenere i suoi eroi: i wrestler locali. Jessy ha un’infanzia dura, ma non se ne accorge perchè tutti i suoi coetani nel suo quartiere hanno lo stesso tipo di vita. In questa periferia degradata della ricca Montreal la realtà è come un pugno nello stomaco che offre poca speranza di miglioramento. Nel caos della sua vita familiare, ragazzo perde la sua innocenza, ma perfino nel momento in cui è inchiodato al tappeto, Jessy trova la forza di cambiare il suo destino.
 
Anais Barbeau-Lavaletteè nata a Montreal e si è laureata all’Institut Nationale de l’Image e du Son (INIS). Dal 2000 ha realizzato numerosi cortometraggi e documentari, molti dei quali girati in Honduras e Africa, 15 di essi sono scaturiti durante un programma di viaggio delle Nazioni Unite. Le Ring è il suo lungometraggio di debutto.
 
 
LOST COLONY by Astrid Bussink
Documentario | Scozia/Olanda | 2008 | 72 min | prima italiana
 
Il più antico laboratorio del mondo è stato quasi distrutto dalla lotta per l’indipendenza nell’incantevole Repubblica di Abkhazia (ex Unione Sovietica). Nonostante tutto i dipendenti del laboratorio non si arrendono e cercano in ogni modo di inventarsi qualcosa per restaurare la gloria dei tempi passati. THE LOST COLONY segue i loro sforzi condotti, contro ogni probabilità, con illimitata confidenza e incrollabile caparbietà.
 
Astrid Bussink ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Enschede in Olanda e detiene un master in Cinema dell’Università di Edimburgo. Durante il Master ha realizzato The Angellmakers (prima italiana ad Io, Isabella IFW 2006) che le è valso, tra i numerosissimi premi, il premio alla miglior opera prima dell’IDFA e una nomination ai Grierson Awards. THE LOST COLONY è il suo primo lungometraggio.
 
 
MEGANE di Naoko Ogigami
Feature film/Commedia | Giappone | 2007 | 106 min | prima italiana
 
Una commedia rinfrescante come una granita sulla spiaggia in un caldo pomeriggio d’estate. Su di un’isola giapponese dove il cielo è un pò più blu e le curve sinuose della spiaggia si perdono nell’oceano, c’è un piccolo hotel. Taeko, un giovane donna molto seriosa, la prima e unica cliente della stagione, trascina la sua enorme valigia a rotelle, ignara che laggiù i suoi bisogni saranno minimi. Lo staff la accoglie buffamente e in un battibaleno si ritrova assorbita dalle usanze, la cucina e le stranezze del personale. Saranno sani o malati mentali? E lei ritroverà se stessa? Zen nell’animo, delicato nella trama e diretto con grande stile, Megane offre allo spettatore le gioie e delizie di uno Shangri-La, con contorno di sushi.
 
Naoko Ogigami è forse la più brava e talentuosa regista Giapponese contemporanea, al suo quarto film si conferma maestra nel bilanciare in maniera eccellente lo stile, l’impianto narrativo e un cast composto dai più grandi attori giapponesi.
 
 
NO BIKINI di Claudia Morgado Escandilla
Fiction film | Canada | 2007 | 9 min.
 
Robin ci porta indietro nel tempo, ai giorni gloriosi della sua infanzia, quando un bel giorno riuscì a farsi passare per un maschietto e ad entrare nella squadra di nuoto della sua città. Un’esperienza che l’ha segnata per il resto della vita.
 
Claudia Morgado Escandilla è nata a Santiago del Cile e si è laureata con lode nel 1991 presso la Concordia University di Montreal, facoltà di Cinema. Da allora ha prodotto scritto e diretto un numero di cortometraggi che hanno vinto vari premi, tra i quali il Teddy Award a Berlino (1996) per il suo film Unbound.
 
 
ONE DAY di Ditte Haarløv Johnsen
Documentario | Danimarca | 2007 | 30 min | prima italiana
 
Lei è bellissima ed è anche forte. Ha 36 anni e arriva dall’Africa occidentale. Vive alla periferia di Copenhagen. Lavora come prostituta. Ogni mese manda soldi alla sua famiglia in Africa, le manca molto. Crede in Dio. Mangia e fuma molto più di quanto non facesse prima…e fuori piove.
 
 
OUT OF ORDER di Lucia Vannucchi
Documentario | Spagna | 2008 | 4 min | prima italiana
 
Una donna stanca della monotonia quotidiana un bel giorno segue lo strano istinto di lasciare scritto sulle pareti di un ascensore il suo stato d’animo: “Non ne posso più”. Pochi giorni dopo, tornando nell’ascensore vede che qualcuno ha risposto al suo messaggio, comincia un’originale corrispondenza che sfocerà in un’altrettanto strana sorpresa.
 
 
SHADOW OF THE HOLY BOOK di Arto Halonen
Documentario | Finlandia | 2007 | 90 min | prima italiana
 
Perchè le più grosse multinazionali mondiali traducono la Ruhnama, un assurdo libro di propaganda governativa del Turkmenistan? Shadow of the Holy Book mette a nudo l’immoralità delle multinazionali che si mettono in affari con la dittatura Turkmena, aiutandola a nascondere gli abusi perpetrati a danno di diritti umani e libertà di stampa.
 
Arto Halonen ha diretto numerosi film e documentari. Nel 2005 il Minnistro dell Cultura Finlandese gli assegna il prestigioso FInland Prize, riconoscenza massima nel campo delle Arti e la Cultura. Halonen è fondatore e direttore di DocPoint – Helsinki Documentary Film Festival.
 
 
SI J'AVAIS UN CHAPEAU di Arnaud Bouquet e Anais Barbeau-Lavalette
Documentario | Canada | 2005 | 52 min | prima italiana
 
In ogni angolo del pianeta i bambini vivono modeste esistenze, vite segnate da povertà, malattia, discriminazione e violenza. Hanno ancora diritto a sognare? Un film lungo un viaggio dalla periferia povera di Montreal alla Tanzania flagellata dall’AIDS, passando per l’India oppressa dal fondamentalismo islamico e la palestina devastata dalla violenza giornaliera; lungo il cammino Anais Barbeau-Lavalette e Arnaud Bouquet hanno dato ai bambini un cappello e una telecamera in modo tale che potessero immaginare e girare una loro storia. Un documentario che è anche una favola per credere ancora nella bellezza del mondo. Nel film appare Yasser Arafat poco tempo prima che morisse.
 
 
TAXI TO THE DARK SIDE di Alex Gibney
Documentario | USA | 2007 | 106 min
 
Vincitore dell’Oscar come miglior documentario, il film altro non è che un’inchiesta nello sprezzante abuso di potere dell’amministrazione Bush. Un thriller che esamina il mistero dell’assassinio di un tassista afgano nella base aerea di Bagram e nel frattempo rivela la riprovevole politica di detenzione e interrogazione dei prigionieri che condona la tortura e l’abrogazione dei diritti umani. La domanda di fondo, che muove tutto il film è: “Cosa succede quando un pugno di uomini usano i poteri dell’esecutivo in tempi di guerra per minare i principi fondanti di una democrazia?”
 
 
UP THE YANGTZE! Di Yung Chang
Documentario | Canada | 2007 | 93 min
 
Una lussuosa nave da crociera risale lo Yangtze – navigando la famosa via d’acqua cinese nota solo con il nome di “Fiume” (“The River”). Lo Yangtze sta per essere trasformato dalla più grande diga idroelettrica della storia. Sulle rive del fiume una giovane donna saluta la sua famiglia mentre l’acqua, che andrà ad inondare le terre, sale sempre più verso la loro piccola casa. La diga delle tre gole – simbolo contestato del miracolo economico cinese – fornisce un background epico al documentario, un film drammatico in verità, sui paradossi del sogno cinese del 21mo secolo.
 
Yung Chang ha una laurea in produzione cinematografica dalla Montreal’s Concordia University. Ha perfezionato gli studi a Meisner e New York. Chang è conosciuto per il suo incredibile senso narrativo, e la cura delle immagini cinematografiche. UP THE YANGTZE è il suo primo film lungometraggio.
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