Kenneth Branagh: “Molte donne sapranno identificarsi con la mia Cenerentola”

kenneth branagh sul set di cenerentola

Da oggi il regista è in sala con Cenerentola, una sfida garbata che fino a questo momento gli era mancata. Nel corso di questo incontro parla di questa sua versione dove c'è stato il passaggio dela protagonista da ragazza a donna, sottolinea la contrapposizione dello sfondo umano sull'elemento fantastico e ricorda che agli attori ha dato da leggere Il Principe di Machiavelli.

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

kenneth branagh sul set di cenerentolaMagia e modernità, raccontati con l’estro visivo Kenneth Branagh. Questo è il mix perfetto e romantico, che il regista e attore inglese ha saputo confezionare nel suo nuovo lavoro, Cenerentola (in sala dal 12 marzo), e già di tendenza in un certo senso.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

C’è voglia di favola? Forse sì, ed il cinema è il luogo giusto per poterle vivere, strizzando l’occhio alla contemporaneità, tanto difficile, ma che a tratti sembra rispecchiarsi nel suo racconto.

Una sfida “meditata” come dice lui, ma che si colloca in un percorso netto, che come autore e interprete, lo ha visto sempre protagonista e ad alto livello. Dietro la macchina da presa con Enrico V, Frankenstein, Molto rumore per nulla, Hamlet, indiscutibili ed eccellenti rielaborazioni, passando dalla mitologia di Thor, o fino a camuffarsi da (quasi) Oscar in Marilyn nel suo “eroe” di gioventù, Sir Laurence Olivier.

Branagh raramente sbaglia, e forse Cenerentola è la sfida “garbata” che tanto gli mancava

 

 

Che differenza c’è dalle altre Cenerentole?

In questo caso sono partito dall’idea classica della storia, portando però l’aspetto visivo ad un linguaggio più moderno, questo grazie anche al lavoro che è stato fatto da Dante Ferretti nelle scenografie, e ovviamente nei costumi che ha curato Sandy Powell. Volevo raccontare la dinamica umana, rimanendo fedele, diretto, ma mescolando sfumature, evidenziando la forza e il riscatto, due elementi attuali. Ecco perché penso che molte donne sapranno identificarsi con la nostra Cenerentola. 

 

 

kenneth branagh sul setUna favola contemporanea allora?

Ogni generazione, lettore, o spettatore si pone nei confronti di quello che vede spesso in maniera soggettiva. Per me, a questo punto della mia carriera, parlare di Cenerentola certo era anche un tentativo di avvicinarmi all’attualità. Lei è una vittima passiva, una donna in attesa del suo amore, che riesce a rovesciare le situazioni, trasformandosi, diventando moderna. Qui la sfida era utilizzare elementi universali, la scrittura, o più “astratti” come i sentimenti, e dall’interno rivoluzionarli. Essere gentili non vuol dire non essere sexy, deboli, privi di sofisticatezza, o peggio ancora di personalità. Questo film insegna a persistere, ad essere competitivi, anche nel mostrare la propria gentilezza, a costo di pagarne il prezzo.

 

 

Da Hamlet a Thor, da opere letterarie ai supereroi, fino a questo lavoro. Qual è l’interesse creativo che ti spinge a muoverti?

Di fondo vedo sempre uno schema che si ripresenta e che mi attrae. In Thor era la parabola del figliol prodigo, il passaggio dall’età adolescente ad adulto, anche qui si potrebbe dire che c’è stato questo viaggio, da ragazza a donna. Mi piace contrapporre lo sfondo umano sull’elemento fantastico, perché riesce a darmi un’osservazione più precisa e innesca altri collegamenti. Non è un caso che agli attori abbia dato da leggere Il Principe di Machiavelli, o Marco Aurelio.

 

 

E forse anche al mondo “shakespeariano”, che tu conosci molto bene..

A me piace meditare. Erano anni che ci stavo pensando, ma non volevo solo raccontare, cercavo un modo di ma fare breccia utilizzando l’ironia, dandogli importanza, come nella vita. Shakespeare è sempre stato attendo alla narrazione, rivolgendosi anche a storie apparentemente semplici, scrivendo La Tempesta, forse anche delle favole, nel senso che guardava a questa forma, di puro intrattenimento. I messaggi sono molto profondi, qui ho fatto leva unicamente sul mio background, rispettando i personaggi e quello che volevano condividere.  Se vuoi, Lily e Richard potrebbero essere tranquillamente due nuovi Romeo e Giulietta, e chissà che non succederà..

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array